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sabato, marzo 31, 2007
Je t'adore... anyway


Agli amici di Muccassassina: questa che vedete sopra è la tessera Arcigay.
Sembra vetusta e voi siete sicuramente abituati a vedere la UnoClub (quella verde con il pegaso), ma al contrario di quello che pensate questa è valida e - a guardare il sito Arcigay - è quella ufficiale e quella che attualmente rilasciano (non esiste nemmeno più la distinzione tra tessera unoclub e tessera socio).
Non credevo, poi, che l'omosessualità scadesse in contemporanea con la scadenza di una tessera.
Sì, sono permaloso: sentirmi dire, che stavo fingendo, che in realtà sono etero, dopo anni che vado a Mucca, sinceramente mi ha dato un pò fastidio. Probabilmente il volontario scherzava, ma non essendo chiaro se fosse così o meno, credo di avere un briciolo di diritto a prendermela.
Un bacio a Stefano!
Al volontario alla fila tessere, no! Andreas Martini, c'hai ragione, è proprio un cagacazzi che ama la polemica (contro tutti e tutto, anche contro l'adorata Mucca, quando non fa il suo dovere! ;)

PS: spero si deduca l'ironia con cui ho scritto questo post!

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posted by Andreas Martini @ 10:00 AM   0 comments
venerdì, marzo 30, 2007
Il Governo della fiducia sta per diventare maggiorenne
Oggi sul decreto per le liberalizzazioni il Governo Prodi ha festeggiato la diciassettesima fiducia in un anno. Mi chiedo quando spegnerà la diciottesima candelina, quando festeggerà la maggiore età. Chissà forse diventerà maturo, pronto ad affrontare l'Italia solo con le sue forze, proprio con la fiducia sulle unioni civili. Sempre se ci arriva e sempre se non sarà proprio quella l'occasione in cui con le proprie gambe tornerà tristemente a casa! Sconfitto nella peggior maniera per colpa nostra ma anche a discapito nostro. Auguri Prodi!

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posted by Andreas Martini @ 7:46 PM   0 comments
Video: Mastella contestato alla Sapienza dal collettivo Sui Generis.

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posted by Andreas Martini @ 4:09 AM   0 comments
Arcigay non può tacere ora!
Roma, 29 MAR - "Da cittadino, da cattolico distratto e confuso, da giornalista appassionato dei temi legati ai diritti e alle liberta' individuali, dico che la nota della Cei e' condivisibile parola per parola. La nota della Conferenza episcopale italiana e' un testo efficace, serio, moderno, responsabile, condivisibile perfino da parte di chi ha una fede complessa e articolata. Non provo quindi nessuno imbarazzo, dopo aver presentato la manifestazione sui Dico a piazza Farnese il 10 marzo scorso, a partecipare con convinzione e curiosita' al Family Day del 12 maggio. Il mio vuole essere anche un piccolo e modesto omaggio a questo Papa che ha il senso dell'urgenza e della dramaticita' di questo momento per la storia dell'umanita': del resto nella nota della Cei i vescovi invitano il parlamento a intervenire sul codice civile e quindi fanno un apertura significativa ed evidente a tutte quelle persone che hanno scelto liberamente la loro sessualita'". Lo dichiara Pierluigi Diaco, giornalista radio e tv, editorialista del Foglio, nonche' conduttore della manifestazione sui Dico di piazza Farnese che si e' svolta a Roma il 10 marzo scorso. "Ho presentato quella manifestazione con lo scopo che fosse un appuntamento sereno, civile e senza proclami anticlericali. Non so se ho contribuito all'obiettivo che mi ero prefissato, ma quello che so e' che questo paese ha bisogno di dialogare e di sentirsi unito. Le divisioni lacerano e distruggono la politica". (Gaynews - Il Velino)

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posted by Andreas Martini @ 12:23 AM   1 comments
giovedì, marzo 29, 2007
Lettera aperta ad Alessandro Zan - La risposta
Esattamente dieci giorni fa, io e l'amico blogger FireMan abbiamo scritto una lettera aperta ad Alezzandro Zan, sia in quanto coordinatore nazionale della manifestazione Diritti Ora!, sia in quanto membro del Segreteria Nazionale di Arcigay.
Era una lettera aperta perchè pubblica ed anche perchè ritenevamo di poter rappresentare non solo il nostro pensiero ma anche quello di altri, che però non si erano presi la briga di scrivere direttamente e personalmente.
A giudicare dalle adesioni non è stato un gran successo o quanto meno ci siamo illusi di poter rappresentare il pensiero di molti. Onestamente credo di no per vari motivi: perchè non puntavamo al successo tant'è che appena scritta l'abbiamo pubblicata ed inviata, senza cercare troppi sostegni; perchè quanto meno io l'ho fatto senza l'aspettativa di un largo consenso essendo convinto che nella nostra comunità, per quanto nella rete ci siano validissime eccezioni, l'interesse verso la politica, sia quella del paese sia quella interna al movimento, è bassissimo. Forse è giusto così, forse si può essere interessati ma non coinvolti, partecipi ma non militanti. D'altronde come potrei io, "attivista free lance" (come mi definisce simpaticamente Stefano di Queerblog), dire che non è possibile. Lo è, ne sono convinto, ma lo può essere solo tenedo un occhio puntato sul movimento inteso come insieme di tutte le associazioni glbt. Ovvero posso, come gesto più semplice di impegno nella battaglia per i diritti civili, scendere in piazza e partecipare alle varie manifestazioni ma non posso farlo senza pensare che c'è un manifesto politico e soprattutto un organizzazione che l'ha stilato. Ci sarebbe da fare un discorso a parte sulla necessità di partecipare anche solo per dimostrare forza, per fare numero, detto in maniera spicciola.
E' vero anche il contrario di quello che ho detto: le associazioni devono saper rappresentare le istanze di tutti i glbt non solo dei "soci" e dei militanti. E devono saper fare autocritica o anche autoelogi se mai arrivasse occasione per farlo.
Ho detto questo convinto, insieme a FireMan, che l'Arcigay da anni necessita di un "esame di coscienza", soprattutto ora, dopo il "caso Diaco".

Ed eccomi arrivato al punto: come ha risposto Zan alla nostra lettera. Al contrario di quanto può sembrare Zan ha risposto e sono colpevolmente in ritardo nel riportare quanto mi ha detto. Ne chiedo scusa in primisa a Fabio che ha fatto benissimo a scrivere un post al riguardo senza aspettare che ne arrivasse prima uno mio.
Inizialmente ho ricevuto un'email in cui Zan mi chiedeva un recapito telefonico e datoglielo mi ha contattato venerdì scorso.
E' stata una telefonata cordiale ma non c'era nessun presupposto perchè non lo fosse. Le critiche che gli muovevamo erano circoscritte e, credo, ben argomentate. Sostanzialmente ha dichiarato che si deve ammettere, a posteriori, che sulla scelta di Diaco c'è stata "inegnuità". Avevano ricevuto la sua disponibilità, e quella di alcuni altri artisti, a condurre la manifestazione. L'unica condizione è che condividessero il manifesto e che comunque facessero una conduzione da moderatori ovvero gestendo gli interventi ma non esprimendo posizioni personali. E, salvo l'intervista ad Avvenire, sembrava che Diaco veramente lo condividesse. Mi ha anche parlato del "caso Cecchi Paone" e dell'invito che gli fu fatto, dopo la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, di non esacerbare i toni anticlericali poichè è al governo che si chiede di legiferare non al Vaticano. E come non essere d'accordo? Ma io questo lo dissi già subito dopo, sentendomi rispondere che avevo scritto "castronerie", che avevo in qualche modo difeso la "censura" di Arcigay. Ma questo è un altro discorso.
Nel merito della critica che io e Fabio abbiamo fatto a Zan, cioè riguardo alla mancanza di una sua presa di posizione mi ha raccontato che lui aveva già pronto un comunicato stampa inviato a tutti i circoli ma che Lo Giudice ha voluto bloccare preventivamente. In un'email per i circoli (che ringrazio Zan di avermi girato) ha scritto che voleva, il presidente uscente (finalmente!) di Arcigay, vedere se l'intervista di Diaco avrebbe avuto risonanza o meno. Risonanza, come era nelle speranze della presidenza Arcigay, non ce l'ha avuto e quindi hanno voluto evitare di gonfiare troppo la notizia. Hanno voluto cioè evitare l'autogol: a quel punto molte più persone avrebbero notato gli errori di Arcigay nelle gestione dell'organizzazione.
Questo è grave. Perchè tantissimi gay hanno letto l'intervista che io ho pubblicato in anteprima e che poi ha fatto il giro di tutti i più grandi siti tra cui Gaynews, Gay.tv e Gay.it e loro (a parte il Cassero che è si il circolo storico di Arcigay ma la cui lettera aperta a Diaco è a nostro avviso e come abbiamo scritto non è sufficiente) non hanno sentito il bisogno di fare autocritica. Non hanno sentito il bisogno di rivolgersi e di spiegare a noi che stavamo lì sotto al palco, a noi che siamo maggiormente offesi dalle parole di Pierluigi Diaco, perchè hanno scelto quel personaggio. Hanno preferito insabbiare. Ha concluso la sua chiamata dicendomi che Arcigay si è presa l'impegno, per le prossime manifestazioni, di affidare la conduzione solo a personalità del mondo gay.
Noi avevamo chiesto a Zan di valutare, a partire dal suo caso particolare, quanto realmente Arcigay rappresenti la comunità gay italiana. Questo non l'ha fatto ed io, purtroppo, perchè era già passata una settimana ed ero quasi convinto che non chiamasse più, non sono stato pronto a richiederglielo.
comunque, quanto meno a me, rimangono pochi dubbi sulla questione rappresentatività. Ne riparleremo.


To be continued...

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posted by Andreas Martini @ 12:30 AM   3 comments
lunedì, marzo 26, 2007
Giovani insurreazionalisti gay contestano Mastella
Roma, 26 mar. - Piccola contestazione stamattina alla facoltà di Giurisprudenza dell'università La Sapienza di Roma all'arrivo del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, invitato all'ateneo per un convegno sulla riforma del sistema giudiziario.Appena giunto presso la facoltà, una ventina di studenti del collettivo di Giurisprudenza e del collettivo 'Sui generis' degli studenti gay, lesbiche e transessuali, hanno accolto Mastella con fischi e qualche 'buuu', dispiegando uno striscione che diceva 'Dai Dico alla pace, questa è la giustizia che ci piace'.Gli studenti hanno intrattenuto il ministro per qualche minuto, chiedendo il suo appoggio per i diritti alle coppie omosessuali."Per me la famiglia è la famiglia tradizionale - ha risposto Mastella - sui Dico, dico no. Mi dispiace ma la mia opinione è questa". (Apcom-Gaynews)

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posted by Andreas Martini @ 6:25 PM   3 comments
Mastella e le sue surreali manie di frocia persecuzione
Dopo aver sospettato che dietro l'allarme bomba nella sede del suo parito ci fosse un fantomatico "Movimento Insurrezzionalista Frocio", ora Mastella ne spara un'altra: è convinto che il complotto diffamante contro di lui sia dovuto alla sua contrarietà ai DiCo:

«Questo fantomatico incontro con Lele Mora, queste chiacchiere sul politico in
barca con il transessuale e il fatto che qualcuno abbia fatto trapelare l'idea
che quel politico sia io...». «Penso che ci sia chi sta lavorando per
mettermi in difficoltà. Guarda caso da quando sono diventato scomodo
politicamente per la posizione sui Dico. Pensi che effetto farebbe... proprio io
che faccio tanto il puro con la famiglia poi faccio le cose più sconce a livello
personale...». (Corriere.it)


S'è detto che i gay sono malati, io di malato vede solo una cosa: la mente di Clemente Mastella!

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posted by Andreas Martini @ 10:03 AM   1 comments
domenica, marzo 25, 2007
Auguri Europa!/2
Noi combatteremo insieme il terrorismo, la criminalità organizzata e l'immigrazione illegale. I diritti civili e di libertà li difenderemo anche lottando contro i loro nemici. Razzismo e xenofobia non dovranno più avere una chance.


Dalla "Dichiarazione di Berlino". Sia questo un monito non solo per i paesi membri, come la Polonia, dove la libertà ed i diritti civili sono ancora una prerogativa di pochi, ma anche per la nostra cara vecchia Italia, ultimo baluardo cattomofobo dell'Europa occidentale!

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posted by Andreas Martini @ 4:45 PM   3 comments
sabato, marzo 24, 2007
Cerimoniere sale sul pulpito e bacia il collega: "Ti amo"
AVEZZANO - E' salito sul pulpito e ha dichiarato il proprio amore, con tanto di bacio in bocca, al collega cerimoniere, assistente dell'officiante durante la messa vespertina. L'insolito "coming out" è accaduto qualche giorno fa ad Avezzano, nel santuario della Madonna della Pietraguaria.

La preghiera dei fedeli era appena terminata quando sul pulpito è salito uno dei due cerimonieri. "Ringrazio il parroco per avermi dato questa possibilità, poter fare gli auguri al mio amico", l'altro cerimoniere che gli stava accanto. "Ti amo", e poi quel bacio che ha pietrificato i fedeli, rimasti increduli, e un lungo abbraccio.

La chiesa è gestita dai cappuccini, che cercano subito di minimizzare. "Non c'è nulla di strano a dire ti amo a una persona dello stesso sesso. Dio, infatti, è amore", è la versione ufficiale proposta da uno dei padri. Ma quando gli è stato fatto osservare che alcuni fedeli hanno parlato di un bacio dato sulla bocca il cappuccino si fa sbrigativo: "Non stavo celebrando io, non ho visto se il bacio è stato dato su una guancia o altrove, su questo non saprei proprio cosa dire".

Per la sua dichiarazione, il cerimoniere ha scelto un'occasione pubblica e sacra. Eppure non tutti i fedeli della chiesa di Avezzano hanno apprezzato. Qualcuno ha lasciato il luogo sacro mentre la messa era ancora in corso e altri si sono detti "impietriti" e "scossi". La coppia che sta facendo già parlare molto di sé non sarebbe di Avezzano, ma si sarebbe trasferita in città da qualche mese.



Che notizia da favola!

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posted by Andreas Martini @ 7:52 PM   1 comments
venerdì, marzo 23, 2007
Auguri Europa!
Cominciano oggi le celebrazioni dei 50 anni della firma dei Trattati di Roma: il 25 marzo 1957 al Campidoglio è nata la Comunità Europea.
I sei paesi fondatori sono il Belgio, la Francia, l'Italia, il Lussemburgo, l'Olanda e la Repubblica Federale tedesca.

Cinquanta anni dopo l'Unione Europea conta 27 paesei membri:
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Tra i sei paesi fondatori l'Italia è l'unica a non avere una legislazione sulle unioni civili gay.
Il Belgio le regolamentava già dal 98 e dal 2003 c'è la piena parificazione attraverso il matrimonio gay. La Francia nel 1999 ha istituito i PaCS (è ora in considerazione l'estensione del
matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso). In Lussemburgo è in vigore dal 2004 la partnership registrata . In Olanda ci sono le unioni civili dal 98 e dal 2001 il matrimonio. In Germania l'istituto giuridico della convivenza registrata è stato introdotto nel 2001.

Nell'Europa dei 15 l'Italia non era la sola, ma in compagnia di Grecia, Irlanda e Austria.
Tra nuovi membri dell'Unione Europea a 25 solo la Repubblica Ceca e l'Ungheria (ma in maniera molto blanda) riconoscono le coppie gay.

Questo quadro desolante lo potete approfondire alla voce Unioni Civili su Wikipedia.

Con desolazione, auguri Europa!

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posted by Andreas Martini @ 2:03 PM   2 comments
giovedì, marzo 22, 2007
Grazie!
Questo post di ringraziamento va alla Redazione di Gaynews che pubblicando e diffondendo il video ha così commentato il lavoro mio e di Daw:

E' dal popolo di Internet, e purtroppo non dalla militanza organizzata, che arriva la prima risposta alle innumerevoli notizie di questi giorni che insisterebbero sulla possibilità di curare gli omosessuali.


Che mi permetto di utilizzare anche come risposta alla polemica - a senso unico! - in cui mi ha messo in mezzo Elfobruno. Una polemica in cui volendo o nolendo entrerò e spiegherò perchè l'ho definita "a senso unico". Lo farò però con più calma e rilassatezza. A quel punto, forse, comincerò anche un'altra polemica, con qualcun'altro. Per ora scelgo di non dargli soddisfazione. Perchè lo sappiamo qualcuno ci gode quando gli fanno polemica contro.

Grazie ancora a Gaynews!
posted by Andreas Martini @ 8:54 PM   1 comments
mercoledì, marzo 21, 2007
Paziente di Nicolosi: la terapia per exgay non funziona!
Il dibattito sui DiCo e più in generale sulle coppie di fatto e sui diritti per gay, lebische e trans ha riperto un'annosa questione: l'omosessualità è una malattia?
Le parole della Binetti, che a Tetrix su La7 ha affermato che l'omosessualità e una devianza, e la pubblicazione in Italia di un libro di Jospeh Nicoloso, psichiatra americano teorizzatore della "teoria riparativa" per i gay che vogliono "guarire", hanno dato il la a vari articoli poco critici e, a seconda del linguaggio e dello stile usato, più o meno omofobi.
Su questo blog mi sono occupato dell'articolo apparso su La Stampa, sul blog dell'amico Daw (su iniziativa di un altro blogger liberale, il Megafono) ci si è occupati dell'articolo di Claudio Risè apparso su "il Domenicale", rivista liberale diretta da Marcello Dell'Utri.
Entrambi parlano delle teorie di Nicolosi, del Narth e di altre associazioni che attraverso la fede illudono, gay afflitti dalla loro condizione ed incapaci di accettarla, sulla possibilità che si possa diventare eterosessuali.
Come l'APA (American Psychiatric Association) e l'OMS, né io né Daw, crediamo che tutto questo sia scientificamente possibile. Non avendo a disposizione casi di italiani che si sono sottoposti a questa terapia e sui quali questa abbia fallito, abbiamo deciso di tradurre la testimonianza di Daniel Gonzales di Exgaywatch per dimostrare la non scientificità delle terapie riparative.



Naturalmente ringrazio DAW che si è occupato di tutta la realizzazione del video.
Un grazie speciale a Daniel che si è dimostrato molto disponibile e che ci ha messo a disposizione il video ed i testi.

Un grazie (e le scuse per non averlo fatto prima) a Teo, insostituibile collaboratore e "moral supporter" direttamente Yale (mica cazzi!). Thanks buddy!

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posted by Andreas Martini @ 2:35 PM   6 comments
Eurobarometro, 2006
Dall'Eurobarometro 2006 :

Question: For each of the following propositions, tell me if you...
Option: "Homosexual marriages should be allowed throughout Europe":
Answers: Agree

Italy: 31%

Technical Specification (pag. 64)
interviste: 1006
periodo: 7/09 - 5/10/06

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posted by Andreas Martini @ 11:42 AM   1 comments
martedì, marzo 20, 2007
"La Stampa" non si smentisce
Dopo l'articolo sull'ex-gay "guarito" grazie alle teorie di Jospeh Nicolosi ed alle preghiere in cui l'autrice non dà alcun giudizio critico di queste "terapie di conversione" e lascia quindi intendere che condivide l'ideologia di omosessualità come patologia e, nonostante le numerose lettere, tra cui la mia, in cui si chiedeva di interrompere una serie di preoccupanti articoli omofobi, "La Stampa" ricade nello stesso errore e questa volta, se caso mai fosse possibile, in maniera più grave.
In un intervista ad una coppia di ultrasessantenne di Genova oltre ad evidenziare la loro affermazione "non siamo folkloristici", il giornalista Alberto Mattioli sottopone una domande ai due gay genovesi carica di omofobia e transfobia:

Appunto: non è sbagliato rivendicare un’esigenza normale esibendo personaggi che normali non sono affatto? Non sarebbe meglio che a dire sui Dico fossero Giudici e Cerisola piuttosto che Luxuria?

Mi sconcerta che su un quotidiano come "La Stampa" si riescano a pubblicare queste parole cosi discriminanti. Ma sono troppo stanco per scrivere ancora. Mi sconcerta che i due gay all'antica, pur dicendo di stimare Luxuria non hanno contestato la domanda così come posta.
Strano poi che nè Luxuria nè una qualsiasi delle associazioni GLBT abbiamo protestato contro il quotidiano di Giulio Anselmi.

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posted by Andreas Martini @ 12:45 PM   2 comments
lunedì, marzo 19, 2007
Perdiamo consensi
Secondo un sondaggio della Demos-Eurisko per Repubblica.it siamo al minimo storico di consensi per le unioni civili: con punte del 63,8% del settembre 2005 e 63% del giugno dell'anno scorso ora siamo scesi al 50.3%. Pochissimo sopra la maggioranza. E si badi bene che nella domanda non è nemmeno specificato che sono comprese le coppie omosessuali anche se si sa che i maggiori beneficiari saremmo noi.
Un dato allarmante? Sicuramente lo deve essere per il nostro movimento. Questa è l'ennesima dimostrazione che abbiamo e stiamo tuttora sbagliando molto dal punto di vista politico, se per politico si intende la capacità di raccogliere consensi tra la gente comune. Ed il sondaggio arriva proprio a pochi giorni dalla manifestazione di Piazza Farnese. Ecco perchè non si può proprio ignorarlo.

Ma chissà, si diceva che la classe politica era distante dalla popolazione, molto più avanti su certi temi etici e non, ora che il divario scende (meno della metà del parlamento è favorevole alle unioni civili) può darsi che qualcosa la otterremmo.

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posted by Andreas Martini @ 10:37 AM   8 comments
sabato, marzo 17, 2007
Lettera aperta ad Alessandro Zan
Da quattro chiacchiere su messenger è nato tra FireMan ed Andreas un confronto sulla manifestazione di sabato scorso e su quanto successo dopo che ci ha portato a scrivere questa lettera ad Alessandro Zan.

Caro Alessandro Zan,
abbiamo partecipato alla bellissima manifestazione di sabato scorso a Piazza Farnese, di cui tu sei stato coordinatore nazionale.

Tra le tante polemiche che l'hanno seguita, quella che ci ha colpito, ed offeso di più, è quella fatta da Pierluigi Diaco, co-conduttore della manifestazione.
In un'intervista ad Avvenire, ha espresso posizioni personali sui Dico e sulle unioni civili che, ci sembra,
non coincidano né con quelle del movimento e della maggioranza dei partecipanti alla manifestazione, né tantomeno con lo spirito con cui la manifestazione era stata indetta. Anzi si può dire siano l'opposto essendo molto vicine a quelle del centrodestra, dei teodem e dell'Udeur: Diaco infatti afferma che sia diritto delle coppie convinventi vedersi riconosciuti determinati diritti ma semplicemente utilizzando il codice civile e non creando una legislazione ad hoc, che impegni il Governo.

Nella stessa intervista, Diaco ha inoltre espressamente fatto riferimento ad una riunione organizzativa con te e con l'altra conduttrice, Delia Vaccarello, dalla quale possiamo dedurre la tua piena aderenza alla sua linea di conduzione: una conduzione "equilibrata" e rispettosa delle posizioni della Chiesa, al punto di essersi egli stesso vantato di aver zittito i fischi contro Mastella, Andreotti e la CEI.

Non crediamo di dover giustificare a te il significato di quei fischi, anzi vogliamo pensare che se fossi stato in mezzo a noi ti saresti unito al nostro coro.

Sinceramente ci saremmo aspettati che a condurre quella manifestazione ci fosse stato qualcuno in grado di capire e di difendere le nostre posizioni, anche quelle più duramente anticlericali, e non qualcuno come l'ipocrita Pierluigi Diaco.

Abbiamo letto con piacere la presa di posizione del Cassero di Bologna con la quale invitano Diaco a tenersi lontano dalle prossime manifestazioni di piazza organizzate dall'Arcigay e dal movimento GLBT, ma riteniamo che non sia sufficiente.

Ci aspettiamo, anzi consideriamo quasi doverosa, una tua presa di posizione che smentisca quanto letto su Avvenire; altrimenti ci sembra lecito continuare a pensare che tu, e tutta l'organizzazione, abbiate concordato e avvallato la linea scelta da chi si è impegnato a condurre una kermesse sui diritti civili per le coppie di fatto, in particolare per quelle gay, per poi dichiararsi, da cattolico liberale, contrario al pieno riconoscimento delle unioni civili e prendendo quindi le distanza dalla manifestazione stessa. Ci chiediamo e ti chiediamo se eri o no a conoscenza di queste sue posizioni.

Ad ogni modo ci sembra che tu abbia commesso degli errori di valutazione, di gestione e di impostazione della conduzione.
In mancanza di una tua precisazione, che possa toglierci ogni dubbio sulla capacità tua e di Arcigay di rappresentare la comunità GLBT e le sue istanze, riteniamo che tu non possa più essere nostro portavoce in eventi del genere e che tu debba riconsiderare la tua presenza nella segreteria nazionale dell'Arcigay.

Andreas Martini

Fabio I. aka FireMan
Per adesioni lasciare un commento o spedire un email (vedi nel profilo) a me o FireMan.

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posted by Andreas Martini @ 2:53 PM   7 comments
giovedì, marzo 15, 2007
Diaco, lo schizofrenico democristiano, infiltrato della Chiesa a Piazza Farnese
Pierluigi Diaco: vi spiego il mio disagio su quel palco

Ha riascoltato per alcuni giorni il disagio provato in piazza Farnese e ora lo tira fuori tutto d'un fiato. Replicando a Cecchi Paone, dissociandosi (di nuovo) dagli slogan contro la Chiesa e rivendicando il merito di aver mantenuto la manifestazione pro Dico "nei binari della serietà". Ma per Pierluigi Diaco, il conduttore di Onorevole Deejay su Rtl e Temporale su Sky Canale Italia 813, le polemiche di sabato scorso dimostrano ancora un'intrinseca debolezza dei sostenitori del disegno di legge governativo sui Dico, "che non sarà mai approvato se non ritroveranno un canale di dialogo con la Chiesa".

Cos'ha provato quando Cecchi Paone se ne è andato da piazza farnese, accusando lei e l'Arcigay di essere succubi del Vaticano e della Cei?
Disagio e tristezza, ma ho anche capito che ero stato ingannato. Cecchi Paone non si era presentato alle prove ed è arrivato poco prima del momento in cui avrebber dovuto salire sul palco, giusto in tempo per polemizzare e andar via. Un gesto isterico, condito da insulti, ma non solo questo.

Qual è il retroscena?
Cecchi Paone non ha accettato l'impostazione della manifestazione. Alessandro Zan aveva concordato con me e la collega Delia Vaccarello una conduzione equilibrata, l'unica che avrei accettato perché è nelle mie corde e nella mia formazione. Da cattolico, non potevo certo condurre una manifestazione contro la Chiesa, tant'è vero che quando sono partiti striscioni e slogan contro Mastella, Andreotti e la Cei li ho zittiti. Secondo noi, la manifestazione doveva esprimere rispetto verso tutte le posizioni e questo giustifica anche il patrocinio del comune di Roma. Cecchi Paone la vedeva diversamente, ma non si è neppure presentato alla riunione organizzativa per parlarne. Ha semplicemente spento il cellulare e qualche ora dopo si è presentato in piazza per creare il caso.

L'addio di Cecchi Paone è la metafora di un dialogo impossibile?
Dimostra che una parte del movimento gay sbaglia tutto, incattivendosi contro la Chiesa, che invece ha il diritto di proporre la sua dottrini alla quale è dovuto grande rispetto.
L'atteggiamento di Cecchi Paone, che è mosso da una grande passione civile anche se il suo outing è coinciso con la sua campagna elettorale per le europee, ripropone una posizione gay macchiettistica, che pretende di cambiare l'Italia e non porta ad alcun risultato. Sabato molti fischiavano l'Unione e la Margherita, cioè gli unici a poter decidere se trasformare i Dico in legge. Quel che è peggio, i fischi alla Chiesa demoliscono la speranza di un rispetto reciproco. Chi si comporta così difende la propria ideologia, non i diritti.

I Dico sono un diritto?
Si possono riconoscere alcuni diritti agli individui che convivono. su questo sono d'accordo, ma è sufficiente utilizzare il codice civile. Non condivido la scelta di impegnare il governo in questo provvedimento, preferirei che la soluzione scaturisse dal dibattito del Parlamento, proprio per svuotarla di significati troppo ideologici.

Crede veramente che si possa ragigungere un accordo in Parlamento?
Solo ritrovando un dialogo con la Chiesa, che per gli italiani rappresenta molto, sia come istituzione che come realtà fatta di uomini, di associazioni, di volontariato. Il dibattito cammina sulle gambe del rispetto reciproco e ci sono molti personaggi che seguono questo registro, fortunatamente, da Veltroni a Berlusconi, dalla Serafini alla Santanchè, da Fassino a Rutelli. In mezzo c'è mastella, ingiustamente fischiato sabato, Il Guardasigilli è stato l'unico a difendere la parte più nobile della storia di un Paese che cresce dialogando, la storia democristiana. Da cattolico liberale, dò un consiglio a Grillini: se vuole davvero arrivare ai Dico pensi a una nuova proposta con chi fa politica con il buon senso.

(intervista di Paolo Viana su Avvenire)

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posted by Andreas Martini @ 12:12 PM   6 comments
In anteprima
20.48 - Ansa - Diaco su "Avvenire": per le coppie di fatto basta il codice civile.

Si Pierlugi Diaco, quello che ha presentato la manifestazione di sabato scorso, Diritti Ora, ha rilasciato questa dichiarazione.
Non c'è bisogno di altre parole di commento.

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posted by Andreas Martini @ 12:13 AM   0 comments
mercoledì, marzo 14, 2007
Curiosità dal mondo
Niente nozze etero per protesta omo

(Apcom - Metro) - USA Un parroco evangelico di una chiesa di Amherst, Massachussetts, ha deciso di mettere al bando tutti i matrimoni tra coppie eterosessuali, una singolare protesta contro la messa al bando da parte della Chiesa Anglicana dele nozze tra gay e lesbiche. Divisa la sua comunità tra chi lo appoggia e chi no.

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posted by Andreas Martini @ 10:50 AM   0 comments
martedì, marzo 13, 2007
Cambio moglie, la7, la prima coppia gay!

E' più di una volta che posto in diretta sul programma tv che sto seguendo.
Oggi guardo Cambio Moglie su La7. Per la prima volta partecipa una coppia gay!



Direi che per due coppie gay non siamo pronti.... si tradirebbero sicuramente! :-)


A fine trasmissione si può dire che pur non avendo visto molte puntate è stata la più bella di questo ennesimo reality targato Endemol? Si, si può dire!

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posted by Andreas Martini @ 11:07 PM   1 comments
Prodi a Matrix e i DiCo a Porta a Porta, tra gli ospiti naturalmente Mastella. Ed il solito Cecchi Paone isterico. Ho visto un pò di tutti e due i programmi. Poi ho preferito spegnere. Che tristezza!
posted by Andreas Martini @ 12:40 AM   2 comments
lunedì, marzo 12, 2007
La penso come Capezzone
(La Stampa) - Daniele Capezzone: "Io a piazza Farnese ho visto tanta timidezza", "Tre mesi fa era iniziato un percorso, certo lento e farraginoso, di varie proposte di legge sulle unioni di fatto in Parlamento, e Prodi l'ha stoppato con un fermi tutti, faccio io. Poi ha prodotto un compromesso al ribasso. Poi ha incanalato quella proposta di legge ridicola su un binario morto. Poi s'è smarcato. E vogliamo sostenere che se l'Italia non avrà diritti per le unioni di fatto non è lui il responsabile?"

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posted by Andreas Martini @ 7:58 PM   0 comments
domenica, marzo 11, 2007
Cecchi Paone lascia, come Mastella. Uno è buffone però, l'altro no.
Non è arrivato prestissimo. Vari altri ospiti erano già lì da un pò. Ha rilasciato subito qualche intervista e poi subito ha fatto capolino sul palco. La prima parte della conduzione della manifestazione toccava a Pierluigi Diaco e Delia Vaccarello e quindi all'inizio si è mantenuto defilato. Diaco, chiarendo che lo scontro tra di loro era stato un pò gonfiato dalla stampa e che pur se distanti nelle loro idee le rispettavano a vicenda, vedendolo sul palco dietro ai numerosi politici e presidenti delle associazioni glbt ha annunciato che la seconda parte della manifestazione l'avrebbe gestita lui, Alessandro Cecchi Paone.
Il dibattito-talk show prosegue e quando sul palco gli ospiti si stanno avvicendando, Diaco, con una voce simile a quella di Pippo Baudo quando in diretta dal palco del Teatro Ariston annuncia la morte di Claudio Villa, da la brutta notizia: Cecchi Paone, per protesta, ha lasciato la manifestazione. La piazza rimane per lo più silenziosa, quasi interdetta, qualcuno prova a far salire il coro "buffone" ma Delia Vaccarello li ferma. Mastella è un buffone, mica Cecchi Paone.
Il dubbio sulla defezione di Cecchi Paone rimarrà fino alla fine, anche perchè molte spiegazioni dal microfono non ne danno, Diaco ripete solo il suo elogio all'ex conduttore di Azzardo, un uomo libero.
Poco prima di lasciare la manifestazione vado a salutare gli amici nel backstage e curioso cerco di captare qualche discorso per soddisfare il mio grande desiderio di capire. Si sa la cuorisità è donna... e frocia. Perchè Cecchi Paone ha sbattuto la porta e se n'è andato?
Quello che sento lo conferma poi un lancio Ansa: ha ricevuto pressioni affinchè non criticasse il Vaticano e, per protesta, ha lasciato il palco.
Pressioni da chi? Dall'organizzazione. Da un palco che ospita tre ministri, vari sottosegretari e numerosi politici della maggioranza (e solo uno dell'opposizione, Benedetto della Vedova) non si potevano fare troppi discorsi anticlericali. C'era già stato infatti il bellissimo, quasi commovente, intervento di don Franco Barbero che tutti abbiamo accolto con un lungo applauso e tanti "santo subito". Don Franco, sospeso a divinis, aveva tutto il diritto anzi quasi il dovere di sputtanare una chiesa fatta, per lo più, di pedofili ed omosessuali gravemente affetti da omofobia interiorizzata. Cecchi Paone no. Ed è giusto così.
Se Ratzinger, come diceva la Jena su La Stampa, si è incantato anche Cecchi Paone non scherza!

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posted by Andreas Martini @ 1:07 PM   7 comments
venerdì, marzo 09, 2007
Io ed il mio boy ci saremo!

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posted by Andreas Martini @ 8:45 PM   1 comments
Mastella, lascia anche la poltrona di Ministro
Gustatevi l'apertura del TG5 delle 13.30 in cui vedrete o rivedrete le simpaticissime vignette di Vauro e il berlusconiano abbandono della trasmissione di Mastella:




Confrontate poi questo video con quello di Berlusconi che lascia la trasmissione dell'Annunziata. Notate le accuse che Silvio fa a Lucia e quelle che Clemente fa a Michele.
E poi ragionate con me se non sia il caso che il Sindaco di Ceppaloni torni dalla parte giusta: la CdL!

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posted by Andreas Martini @ 4:18 PM   0 comments
Mastella al Family Gay
Non ne sapevamo nulla ma stanno organizzando il Family Gay. E Mastella vi parteciperà!




Naturalmente è un lapsus del giornalista di Repubblica. Infatti leggendo la notizia si legge Family Day e questa è veramente un manifestazione in programma, voluta dai Cattolici per dire no alle Unioni Civili.

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posted by Andreas Martini @ 10:18 AM   3 comments
giovedì, marzo 08, 2007
Santoro, promosso!
E' in onda Annozero il programma di Michele Santoro. Si parla di omosessualità.
Per ora si sta dimostrando una bella puntata, con un buon punto di vista sull'omosessualità e tutto ciò che le ruota intorno.

Update: Mastella che abbandona la trasmissione ed il faziosissimo (che bello!) Santoro che punta il dito contro l'arroganza dei politici che non sanno confrontarsi con il popolo... Favoloso!

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posted by Andreas Martini @ 9:46 PM   3 comments
Vorrei la Fondanela sul palco del 10 Marzo

Quanto vorrei che la manifestazione di sabato cominciasse con il rito propiziatorio di Momo!
Quanto vorrei che dalle casse risuonasse la Fondanela con la piazza che esegue il rito che tanta fortuna ha portato al DopoFestival!

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posted by Andreas Martini @ 2:49 PM   2 comments
mercoledì, marzo 07, 2007
"Per noi gay i Dico sono umilianti"
Sono omosessuale, sto con la mia compagna da quasi7 anni. Abbiamo acquistato casa, mutuo di 30 anni, 1.440 euro al mese. Ingegnere, entrambe apprezzate in due grandi aziende italiane nelle quali contribuiamoad alzare il Pil del Paese. Da un mese sto riflettendo sui“Dico”. Che mi sembravano e mi sembrano oggi una presa in giro. Diritti rimandati a decisioni di altri enti.
Anni per ottenere qualcosa che chi si sposa ha con una sola firma. Penso che il movimento omosessuale abbia sbagliato ad allearsi con le convivenze eterosessuali, perché è vero che per una coppia eterosessuale i Dico sono, come dice il Papa, una forma di deresponsabilizzazione, perché permettono di scegliere tra due forme, una impegnativa e vincolante (il matrimonio), e un’altra che non lo è. Ma noi omosessuali, invece, non possiamo scegliere. Credo che fare questa legge rischi di diventare una discriminazione: certificare, scrivere, documentare, che il nostro amore vale di meno.

Noi paghiamo le tasse, abitiamo in mezzo a voi, andiamo alle riunioni di condominio, apriamo le porte degli ascensori alle vecchiette dei palazzi dove abitiamo. Ci accudiamo nella malattia.
Tutte le cose banali che succedono nelle famiglie. Chiedo: è davvero questo pezzo di carta a minare la Sacra famiglia? Noi ci sentiamo, ora, in Italia, come gli ebrei al momento della promulgazione delle leggi razziali. Discriminati senza logica e motivo.

Credo che pericolo per la famiglia sia la pedofilia dei padri sui figli/e, i figli che ammazzano
i genitori per soldi, che privi di valori copulano sui banchi di scuola. Da quali famiglie normali sono nate queste depravazioni?
Sento la mancanza di Pasolini, che sapeva abbattere le ipocrisie con le parole, farci vedere nudi, come siamo. Le battute volgari di certi senatori a vita mostrano che è la Sacra famiglia oggi a essere nuda. Noi, omosessuali d’Italia, sappiamo che il cinismo politico avrà la meglio. Credo che i Dico saranno accantonati. Siamo anche disposti ad aspettare che questa briciola ci venga data dopo. Però, le offese no. Noi siamo vestiti di dignità. Quella che sta mancando al Parlamento codardo. La discriminazione ci impedisce di essere organizzati, e il governose ne sta approfittando. Il 10 marzo (alle ore 15 a piazza Farnese a Roma) ci sarà una manifestazione che deve essere grande. Agli amici eterosessuali chiedo: mettete questo sulla vostra pelle. Tutti questi no. E sentite quanto bruciano. E stateci accanto. Noi siamo una comunità che siete abituati a vedere colorata. Oggi siamo in lutto. Stateci accanto il 10 marzo.



Questa è una lettera-appello di Cristiana Licata (scrittrice) apparsa su Metro (p. 20). Ci sono delle frasi forti, che ho evidenziato. A molti (per lo più eterosessuali) suonerà addirittura esagerato paragonare la nostra situazione a quella degli ebrei ai tempi della promulgazioni delle leggi razziali. Forse è esagerato anche per me. Ma allo stesso tempo, vivendo io sto con difficoltà la situazione politica attuale, non trovo del tutto sbagliato il paragone con gli anni 30 del secolo scorso.
Inutile dire quanto abbia apprezzato e condiviso le parole di Cristiana Licata.

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posted by Andreas Martini @ 11:22 AM   4 comments
martedì, marzo 06, 2007
Allarme bomba nella sede dell'UDEUR
Ogni giorno prendo il tram proprio lì, davanti alla sede dell'UDEUR. Ogni giorno penso a qualche azione dimostrativa. Più che altro ho sempre sperato di incrociare Clemente per urlargli qualcosa ma niente pur essendo il suo ministero a due passi. Niente mai visto.

Vabbeh qualcun'altro ha pensato ad un'azione intimidatoria. Certo Ricollegarla alla posizione dei campanili sui DiCo è veramente surreale!

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posted by Andreas Martini @ 6:42 PM   0 comments
Barack o Hillary?
Non mi toccherà scegliere ufficialmente ma... ci piace sognare guardando quanto è più verde l'erba del vicino....

Tra Barack Obama o Hillary Rodham Clinton ad ora, ma forse nemmeno in futuro, saprei chi scegliere, sicuramente il Clinton Bill non mi è piaciuto molto, ma le ultime dichiarazioni informali della consorte candidata mi hanno fatto molto piacere:

"I am proud to stand by your side.... I want you to know that this is exactly the kind of partnership we will have when I am president," Clinton told the group. "I want you to know that just as you always have an open door to my senate office, you will always have an open door to the White House and together we can continue this journey." (365gay.com)

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posted by Andreas Martini @ 10:34 AM   3 comments
lunedì, marzo 05, 2007
Cesare ci Salvi/2
(ANSA) Tra una polemica e l'altra, infatti, i Dico martedi' iniziano l'esame in Parlamento, insieme ad altri 9 provvedimenti sempre sulle unioni civili. Un iter che si preannuncia in salita, anche perche' il presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama Cesare Salvi esclude di voler prendere come riferimento il testo del governo, troppo ''pasticciato''.

Un commento che i super tecnici dei due ministeri che hanno lavorato al progetto non hanno gradito: ''Tutto puo' essere perfettibile - affermano Renato Balduzzi, consigliere giuridico del ministro delle politiche per la Famiglia (Universita' di Genova) e Stefano Ceccanti, capo dell'Ufficio legislativo del ministro per le Pari Opportunita' (Universita' di Roma La Sapienza) - ma perfettibile non e' sinonimo di pasticciato''. Libero ovviamente Salvi di scegliere un altro modello di riferimento, aggiungono poi i due esperti, basta che rispetti ''i limiti del modello previsto dal disegno di legge del governo''. Insomma, il testo Bindi-Pollastrini e' stato il punto di caduta per la maggioranza e dunque non ci si puo' spingere oltre, a meno che non si voglia far saltare il banco, e' il monito fra le righe.


Ma il governo sui DiCo non cade. Rutelli dixit.

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posted by Andreas Martini @ 11:29 AM   1 comments
Impegni che non si sovrappongono
Rutelli: «I Dico non sono la priorità»

Il vice premier su Rai Tre: «Su questo argomento non cade il governo»

«È un tema che piace tanto ai giornali, ma per gli italiani oggi è più importante l'economia». Polemica Binetti-gay: «Un po' ingenua»

Gli italiani, secondo il leader della Margherita, hanno ben altre preoccupazioni: lavoro ed economia. Come dargli torto? Solo che vedo così distanti, per le tematiche trattate, i due impegni che non vedo perchè non si possano portare avanti contemporaneamente. A maggior ragione se si considera che aumento dell'occupazione e crescita dell'economia non si ottengono con un DDL, le unioni civili e addirittura il matrimonio gay, si!

Il governo poteva cadere sui DiCo, ma il senatore Silvestri (Verdi-PdCI) ha preferito rimanere nell'ombra. Silvestri chi?

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posted by Andreas Martini @ 10:05 AM   0 comments
domenica, marzo 04, 2007
10 marzo: adesioni, defezioni e bastoni tra le ruote
Un commento sulle opinioni della Binetti non lo faccio. E' giusto che Grillini & Co. rispondano, io invece preferisco l'indifferenza.

Dallo stesso articolo di Repubblica.it vi copio-incollo:

Sul fronte della partecipazione al raduno del "10 marzo", si sono registrate adesioni e defezioni all'interno del centrosinistra, segno che la risi di governo (ufficialmente sulla politica estera, in realtà sulle coppie di fatto), ha lasciato il segno. E anche azioni di disturbo. Opposte le posizioni dei due ministri che hanno firmato i Dico: Rosy Bindi rinuncerà perché "è tema del suo ministero della Famiglia", Barbara Pollastrini, invece, ci sarà "se riuscirà a tornare in tempo da New York". Cesare Salvi, Ds, presidente commissione Giustizia del senato "non ritiene conveniente esserci per evitare polemiche", mentre Paolo Ferrero, Prc, ministro della Solidarietà sociale, non vuole fare "due parti in commedia". È Paolo Hutter, infine (nel '92, come consigliere comunale a Milano, unì per la prima volta 10 coppie gay), a denunciare il tentativo dei comunisti italiani di mettere i bastoni fra le ruote al comitato organizzatore, tutto il movimento gay nazionale più Arci e Cgil: in concomitanza con piazza Farnese, il Pdci ha organizzato a Milano una manifestazione sullo stesso tema.

Ma ne riparleremo del 10 marzo perchè, per lo meno a me, ci sono cose che non quadrano.

P.S. parlano della Binetti anche all'estero Left In Prodi Coalition Push For Civil Union Bill

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posted by Andreas Martini @ 4:00 PM   1 comments
giovedì, marzo 01, 2007
Io gay ex ciellino
Dopo aver letto l'articolo "Ero gay: i preti mi hanno guarito", ho scritto al direttore de "La Stampa".
Ecco la mia lettera:

Gentile Direttore,
le scrivo a proposito del vostro articolo sulla testimonianza di un ragazzo ex gay "convertitosi" all'eterosessualità; grazie alle teorie di Jospeh Nicolosi ed alla religione cattolica.
Sono un ragazzo di 25 anni, "normale", tranquillo, con relazioni affettive durature e con le piccole grandi ansie tipiche di ogni essere umano a qualsiasi età. Sono gay. Accettare la mia diversità non è stato facile, come non lo è stato, immagino, per la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze omosessuali. Arrivato a Roma per studiare, a 19 anni quando le incertezze, le paure e le difficoltà erano ancora tante, ho cominciato a frequentare Comunione e Liberazione. Per caso, per amicizia. Mi ci sono trovato bene e sono rimasto partecipando con impegno, passione, entusiasmo e, naturalmente, fede. Ho partecipato alla messa, recitato rosari e cantato le lodi al Signore quasi tutti i giorni, fatto via crucis, anche da chierichietto, e mi sono accostanto ai sacramenti. Nella confessione ho parlato della mia omosessualità solo una volta, in seguito no perchè per me bastava confessare gli atti impuri, la fornicazione. A distanza di anni non frequento più il movimento, ma ho ancora molti amici che frequento tuttora. Loro non sanno. Perchè dirlo impone coraggio e, questo, nonostante tutti i coming out già affrontati, i gay pride ed altre manifestazioni, con loro mi manca. Loro sapranno, perchè non voglio più mentirgli. Mi sono allontanato dalla Chiesa ed è inutile, credo, spiegarle il perchè. Vede tutte quelle messe, tutta quella Bibbia e sono ancora gay, al contrario dell'exgay di cui ha parlato il suo giornale. E lo sa perchè? Perchè io è la maggior parte dei gay abbiamo accettato con serenità il nostro diverso orientamento sessuale. Conoscevo le teorie di Nicolosi, che comunque non vedo come possano essere su degli appunti di filosofia e che non reputo scientifiche, e quindi trovare qualcuno che le abbia seguite ed eseguite non mi sembra affato impossibile.
Quello che però mi ha spinto a scriverle è stato l'atteggiamento del suo giornale. Secondo me non si è chiarito che coloro che si avvalgono delle terapie del Narth e del gruppo Chaire sono persone con gravi difficoltà ad accettare e vivere serenamente la propria omosessualità, lo dice lo stesso Nicolosi. Non si è chiarito che il processo può arrecare danni ancora più gravi alla personalità di chi vi si sottopone. Non mancano di certo prove per dimostrarlo. Anche mia madre, portandomi dallo psicologo, voleva che io cambiassi, diventassi etero. E non è stato di certo lo psicologo a dirle che non si può. Il terapeuta ha solo specificato che dovevo volerlo io e che comunque si sarebbe trattato di un processo difficile e doloroso. E' giusto che tutte le teorie, anche quelle che non si condividono, vengano diffuse ed è quindi giusto che il suo giornale attraverso questa testimonianza lo abbia fatto. Forse qualche gay insofferente avrà trovato una strada, ma credo che quantomeno dovute sarebbero state delle precisazioni per non offendere chi insofferente non è.
Con stima
Andreas Martini
N.B. Tutto ciò che ho scritto nella lettera corrisponde a verità. Si, sono stato molto vicino a Comunione e Liberazione. Ed in parte lo sono tuttora, per amicizia.

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posted by Andreas Martini @ 2:00 PM   10 comments
Arcigay, cambio al vertice
Dopo quasi 10 Arcigay si appresta a cambiare vertice. Era ora! I gay sono in prima linea a chiedere il cambio della classe politica, però si porta dietro lo stesso rappresentate ufficiale dal 1998!

Senza aver ancora operato la mia scelta, che per altro rimarrà ininfluente perchè non sono iscritto a nessun circolo Arcigay quindi non voterò, vi invito a partecipare all'incontro milanese in cui si presenteranno la loro candidatura Ezio Menzione e Luca Trentini.


DIRITTI
IN MOVIMENTO TOUR
TAPPA #01


Mercoledì 7 Marzo 2007 | ore 18.00 / 20.00
Milano, Libreria Babele | www.libreriababele.it


Presentazione della mozione DIRITTI IN MOVIMENTO
per il XII Congresso Nazionale Arcigay - Milano, 11-12-13 Maggio


Intervengono:

# Ezio Menzione, Candidato Presidente
# Luca Trentini, Candidato Segretario
# Maurizio Cecconi, Consigliere dell'Arcigay "Il Cassero"

Le salaci domande saranno poste da:

# Giovanni Dall'Orto, storico e giornalista


++++++++++++++++++++++++++

Ezio Menzione, avvocato penalista difensore di Ovidio Bompressi al "Processo Sofri", segue da molti anni le cause legate al G8 di Genova del 2001. Nel corso degli anni ha affrontato quotidianamente il tema dei diritti civili, con particolare attenzione ai diritti degli omosessuali. Su quest'ultimo fronte ha pubblicato due libri, Manuale dei diritti degli omosessuali, presentato da Stefano Rodotà, che costituisce un caposaldo della riflessione sulla condizione omosessuale e sui diritti negati in ragione dell'orientamento sessuale e Diritti dei gay. Istruzioni per l'uso : una guida pratica per lesbiche e gay.

Luca Trentini, Presidente del Comitato Provinciale Arcigay Orlando di Brescia, attivista, ha organizzato la manifestazione bresciana contro gli episodi omofobici e lesbofobici avvenuti nella sua città e che tanta eco hanno avuto sulla stampa nazionale. Grazie al suo impegno, il Consiglio Comunale di Brescia ha approvato un ordine del giorno a sostegno di una legge sulle unioni civili.

Maurizio Cecconi, milita al Cassero dal 1999. Ne ha diretto il Centro di Documentazione portandolo nel Sistema Bibliotecario Nazionale. Ha sostenuto la necessità di trovare una soluzione unitaria per il Pride 2007 e 2008, dando un importante contributo all'anno di mobilitazione permanente che vede impegnato il movimento lgbtq italiano.

Giovanni Dall'Orto, giornalista, storico e scrittore, ha pubblicato diversi testi, tra i quali spiccano Figli diversi e Manuale per coppie diverse. Ha contribuito a fondare l'Associazione Solidarietà AIDS ed è stato per due volte Presidente dell'Arcigay di Milano.


__________________________________________

Lo so, a molti di voi, come a me, giunge nuova la notizia che nel prossimo congresso nazionale Arcigay si voterà, attraverso delle mozioni, per il cambio di presidenza. Ho cercato di informarmi su eventuali altre candidature. Per ora attareverso il sito del Cassero di Bologna ho scoperto che anche Aurelio Mancuso ha presentato la sua mozione.

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posted by Andreas Martini @ 11:12 AM   0 comments
Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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