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martedì, dicembre 19, 2006
Natale ai Caraibi
No non è un titolo di un film di vanzina... è il "titolo" delle mie vacanze.
Domani parto per gli States e da lì per i Caraibi. Voi direte che invidia!!! l'avete già detto in tanti e avete così tirato i piedi che mi beccherò una settimana di pioggia! Ma vabbeh potrò comunque dire di aver fatto Natale ai Caraibi! E capodanno? a sto punto mi sto zitto altrimenti tirate i piedi!

E' questo, quindi, l'ultimo post del 2006. Non faccio nessun bilancio di quest'anno. E' agli occhi di tutti il difficile periodo che la comunità gay italiana sta atraversando e non posso che pensare che sia lo specchio di tutto quest'anno appena trascorso.
Mi auguro di tornare in Italia e poter legger qualche bella notizia e poter aspettare insieme, con serenità, il 31 gennaio per vedere realizzate le promesse che questo governo ci ha fatto.

Buone feste e Buon 2007 a tutti i miei lettori!
ci risentiamo a partire dal 7 gennaio.
posted by Andreas Martini @ 11:49 AM   2 comments
venerdì, dicembre 15, 2006
Un fulmine a ciel sereno: Gay.tv chiude.
(15/12/2006) L`editore Massimo Scolari annuncia in diretta ad Open Space la chiusura del canale: "E` stata un`esperienza indimenticabile. Ma siamo stati solo noi a investire".

Non riesco a capire se chiuderà anche il portale ma anche se terminassero solo le trasmissioni sarebbe una grande, grandissima, perdita per la comunità glbt italiana (e non solo).
posted by Andreas Martini @ 2:51 PM   3 comments
Dov'è finito il sondaggio di Gay.it sul prossimo Pride nazionale?
Gentile Redazione,
leggendo un articolo, http://www.cassero.it/show.php?1138, apparso proprio oggi sul sito del Cassero mi è tornato in mente il sondaggio sulla sede del prossimo pride nazionale, da voi lanciato ormai un mesetto fa con un articolo nel quale - tra l'altro - si cita anche un mio pezzo sugli Stati Generali.
Mi chiedo come mai non abbiate ancora pubblicato i risultati visto che ormai il sondaggio non è nemmeno più "pubblicizzato" sul vostro sito.
Il risultato non sarà scientifico e attendibilissimo, ma credo possa comunque essere utile a sondare la base ed a dare un indirizzo alle associazioni che promuovono ed organizzano la manifestazione e che continuano a portare avanti posizioni sulla base delle convinzioni di quei pochi militanti che partecipano alle varie riunioni e che pretendono di rappresentarci senza mai chiedere il nostro parere.

In attesa di una vostra risposta,
cordiali saluti
Andreas Martini
Ciao Andreas,

abbiamo estratto i dati proprio oggi
(14/12 NdR). Uscirà un pezzo nei prossimi giorni.

Daniele Nardini
Coordinatore di redazione
posted by Andreas Martini @ 1:05 PM   3 comments
giovedì, dicembre 14, 2006
Dura presa di posizione della redazione di Gay.tv


La dura presa di posizione della redazione di Gay.tv, che grida "Vattene." al premier Romano Prodi, nasce ancora da una beffa nascosta all'interno del maxiemendamento alla finanziaria che domani sarà votato dal Senato.
Originariamente circa 3 mln di euro erano stati stanziati, per l'"Osservatorio per il contrasto della violenza nei confronti delle donne e per ragioni di orientamento sessuale" ora il maxiemendamento parla solo di "Osservatorio nazionale contro la violenza sessuale e di genere". Quindi l'Osservatorio non si occuperà della lotta all'omofobia. Questo Osservatorio era stato promesso dalla ministra Pollastrini quando aveva incontrato i nostri deputati glbt dopo l'escalation di violenze omofobe. Ancora una volta la ministra per le pari opportunità si vede mettere il bastone tra le ruote dalla parte cattolica del centrosinistra.

Tutto questo giustifica la presa di posizione della redazione di Gay.tv? Non lo so. L'alta probabilità che dopo Prodi torni ancora un governo di Centrodestra mi fa troppa paura!
Ma di una cosa sono convinto e, per una rara volta, concordo con Aurelio Mancuso: bisogna scendere in piazza!
Upgrade: 15/12 la redazione di Gay.tv ha fatto dietro front: ha eliminato "l'invito" a Prodi ad andarsene.
posted by Andreas Martini @ 9:05 PM   3 comments
Aspetta e spera...
Unioni di fatto, cade il limite del 31 gennaio. Ma il governo assicura che farà la legge

Roma Colpo di scena per la legge sulle coppie di fatto. Dopo giorni di scontri tra i poli e all'interno della stessa maggioranza, il provvedimento trova un ostacolo imprevisto nella fiducia chiesta sulla Finanziaria. Con la presentazione del maxi-emendamento sui cui è posta la fiducia, infatti, decade automaticamente l'ordine del giorno che impegnava il governo a presentare il disegno di legge entro il 31 gennaio. Sollevati gli esponenti della Margherita contrari alla norma. "La tempistica ora è meno drammatica" dice Paola Binetti. Ma il governo rassicura che rimane l'impegno politico: "Il governo presenterà la legge" assicura la capogruppo dell'Ulivo Anna Finocchiaro. City
posted by Andreas Martini @ 2:59 PM   0 comments
mercoledì, dicembre 13, 2006
Eutanasia cattolica per i PaCS
Si parla, finalmente - ma in termini inconcepibili per me - dell' eutanasia. E si pensa sopratutto a Piergiorgio Welby. Si parla pure di PaCS. Se ne parla imrpopriamente e non manca occasione in cui qualche cattolico del governo Prodi ci ricordi che loro non vogliono i PaCS, vogliono solo attuare il maledetto programma.
Ma noi lo sapevamo no? I PaCS sono morti. Solo che c'è qualcuno che si è accanito terapeuticamente e qualcuno invece che la spina la vorrebber aver staccata già da febbraio. Ed il bello è che in questo caso i ruoli e le ideologie sono invertite.

Oggi ho visto in diretta il question time alla camera. C'erano ben cinque interrogazioni alla ministra Bindi a proposito delle unioni civili, si spaziava dalla laicità dello stato a questioni più prettamente inerenti le unioni civili.

Titti de Simone, che ogni tanto si ricorda perchè sta lì ha chiesto alla ministra se la legge che loro hanno in mente prevede la parte pubblicistica (differenza fondamentale tra una proposta PaCS-coppie di fatto e le arcane 7 righe del programma). Risposta abbastanza chiara della Bindi: NO! ci si atterrà al programma ed il programma parla di diritti di individui che scelgono di vivere in una coppia di fatto non di diritti delle coppie stesse. Avevate ancora dubbi su cosa significassero quelle 7 righe. Bindi ve l'ha spiegata: hanno intenzione di regolamentare alcuni diritti - il che assomiglierà molto ad una scrittura privata tra due persone - ma non contempleranno la parte pubblicistica quindi niente reversibilità, diritti patrimoniali e di successione.

Il PaCS, è morto. Ce lo ricorda anche Gay.tv (nell'articolo linkato anche un "riassunto" sulla vicenda alla luce del question time odierno). Staccate la spina! vi state accanendo inutilmente!

P.S. mentre scrivevo il post è partita la bellissima "viva l'Italia" nella stupenda interpretazione di Pino Daniele, De Gregori, Ron e Mannoia. Penso a questa vicenda e mi fa male sentire questo grido: "Viva l'Italia che non ha paura". Purtroppo il nostro governo di paura ne ha parecchia.
Che codardi i nostri governanti!
posted by Andreas Martini @ 7:30 PM   2 comments
martedì, dicembre 12, 2006
L'ignoranza di Cesa
Dopo l'apertura di Fini sulle coppie di fatto, interviene Cesa - segretario UDC - a rimproverare il leader di An: "Voglio dire all'amico Fini, alla luce del fatto che An aspira a entrare nel Ppe, che le sue riflessioni sulle coppie di fatto, sono incompatibili con l'ispirazione ideale della famiglia del popolarismo europeo".

Forse si dimentica che in Spagna, prima della svolta zapateriana, già Aznar approvò una legge sulle unioni civili molto più simile - se non sbaglio - ai "mini PaCS" all'italiana. E il PPE spagnolo non è forse già parte del partito popolare europeo?
posted by Andreas Martini @ 9:19 PM   0 comments
lunedì, dicembre 11, 2006
Tanta enfasi per l' aria fritta in salsa prodiana
Leggo l'intervista di La Stampa al professor Stefano Ceccanti, capo dell’ufficio legislativo del ministero delle Pari Opportunità ed ho la conferma che quel testo di legge che il governo si impegna a presentare entro il 31 gennaio 2007 e che molti chiamano, impropriamente, PaC sarà un contentino, un grossa - scusatemi la volgarità - presa per il culo!

Leggiamo qui:

«Nel nostro testo non è prevista una “celebrazione” dell’unione di fatto. Nel matrimonio diritti e doveri nascono nel momento stesso nel quale si celebra quel rito. Noi proponiamo “un registro comunale” nel quale si va a certificare non qualcosa che nasce in quel momento, ma qualcosa che già esiste. I soggetti si registrano con una “dichiarazione congiunta che attesta l’esistenza previa di tale unione”. Il diritto nasce dal fatto precedente non dalla celebrazione».

Insomma, ricordate i famosi "registri delle unioni civili", quelli che parecchi comuni hanno adottato fino ad ora? Beh la legge che il Governo presenterà in CdM sarà qualcosa simile a questi registri ma che valga a livello nazionale!
Ma non c'è nemmeno di che meravigliarsi, il programma dell'Unione lo conosciamo bene tutti, ma qualcosa mi stupisce: che si dia tutta questa enfasi a cui contribuiscono molto i media ed in parte i nostri rappresentanti glbt. Eh si perchè questo registro nazionale alla fine qualcosa dei famosi dieci punti della proposta PaCS Grillini li contiene - vedi assistenza sanitaria e reversibilità della pensione - e allora come si dice: contenti e coglionati o in abruzzese cornuti e mazziati!

Rutelli, Binetti&Bobba, Mastella&Co. voteranno contrario (ma non hanno firmato pure loro il programma fortemente condizionato dalla loro morale cattolica?), ma la legge probabilmente passerà. E brinderemo vittoria? No, o perlomeno io no. Anzi sarà una sconfitta: a quel punto si smetterebbe di parlare dei nostri diritti e delle nostre istanze - di quelli vere - perchè ci faranno credere di averci accontentato. Se continuassimo a manifestare dissenso ed avanzare ulteriori richieste passeremmo per eternamente insoddisfatti, capricciosi ed incontentabili.

Spero che il mio sia solo pessimismo.
posted by Andreas Martini @ 3:06 PM   1 comments
giovedì, dicembre 07, 2006
Il "gaynews" americano, 365gay.com, da notizia della recente approvazione del registro anagrafico delle coppie di fatto a Padova:

(Padua, Italy) The city council in Padua, in northern Italy, has voted to create a domestic partner registry for same-sex and unmarried opposite-sex couples. The leftist coalition-dominated council voted 26-7 in favor of the motion, making the city the first in Italy to give any official recognition to gay and lesbian couples.
The registry has little legal authority, only covering areas in which the city has jurisdiction. Still, it was hailed by LGBT rights supporters as a significant victory, and assailed by conservatives as an affront to the "sanctity of marriage". Continua

Se leggete tutto capirete quanto poco conoscono le difficoltà del governo Prodi di fronte ai diritti glbt. Loro credono che ci sia solo il centrodestra ed il Vaticano ad opporsi....
posted by Andreas Martini @ 6:27 PM   0 comments
martedì, dicembre 05, 2006
Nuntio Vobis Gaudium Magnum, Habemus Dottorem!
Oggi sono diventato dottore in Scienze della Comunicazione!
posted by Andreas Martini @ 9:45 PM   5 comments
venerdì, dicembre 01, 2006
Giornata Mondiale della lotta contro l'Aids

Il modo migliore per combattare l'astinenza secondo Gerege W. Bust? L'astinenza!
C'è qualcuno che ci batte, a noi italiani, in bigottismo!
posted by Andreas Martini @ 2:22 PM   1 comments
Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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