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lunedì, marzo 19, 2007
Perdiamo consensi
Secondo un sondaggio della Demos-Eurisko per Repubblica.it siamo al minimo storico di consensi per le unioni civili: con punte del 63,8% del settembre 2005 e 63% del giugno dell'anno scorso ora siamo scesi al 50.3%. Pochissimo sopra la maggioranza. E si badi bene che nella domanda non è nemmeno specificato che sono comprese le coppie omosessuali anche se si sa che i maggiori beneficiari saremmo noi.
Un dato allarmante? Sicuramente lo deve essere per il nostro movimento. Questa è l'ennesima dimostrazione che abbiamo e stiamo tuttora sbagliando molto dal punto di vista politico, se per politico si intende la capacità di raccogliere consensi tra la gente comune. Ed il sondaggio arriva proprio a pochi giorni dalla manifestazione di Piazza Farnese. Ecco perchè non si può proprio ignorarlo.

Ma chissà, si diceva che la classe politica era distante dalla popolazione, molto più avanti su certi temi etici e non, ora che il divario scende (meno della metà del parlamento è favorevole alle unioni civili) può darsi che qualcosa la otterremmo.

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posted by Andreas Martini @ 10:37 AM  
8 Comments:
  • At 6:31 PM, Anonymous Anonimo said…

    Scusa, pensare che la Chiesa con i suoi continui, ripetuti, definitivi proclami abbia determinato il no di un buon numero di cattolici indecisi?

     
  • At 7:04 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Anche prendedo come ipotesi quello che tu dici, e che io avevo calcolato, si dovrebbe ammettera una cosa: ha vinto il Vaticano!
    Le forze in campo erano spropozionatissime ed è per questo che sono convinto si dovesse applicare tutt'altra strategia da parte nostra.
    In un paese come il nostro dove comunque vada si preferisce non essere agli estremi dovendo scegliere tra ipercattolici ed anticlericali, naturalmente si sceglie il primo.

     
  • At 9:07 PM, Blogger F said…

    Semmai ci dovevamo stupire del contrario. Il sondaggio dell'eurobarometro commissionato dall'UE è oggettivamente più affidabile ed esplicativo(http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb66/eb66_highlights_en.pdf) e stima il sostegno ai matrimoni gay al 31% in italia.

    Se dal 61% siamo passati al 50, l'ipotesi più probabile (che lo stesso articolo di repubblica appoggia) è che sia avvenuta una politicizzazione del tema: chi vota cdl è contro i dico, perché proposti dall'unione. In più, solo ora è avvenuto un vero dibattito pubblico sul tema, prima la domanda era troppo generica e su un tema troppo poco analizzato per poter ottenere una risposta veritiera.. non credo che oscillazioni così grosse su un tema etico possano essere ricondotte alla campagna degli ultimi mesi. Le persone non cambiano idea in un anno. E' un evidente errore di misurazione..

     
  • At 10:14 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Non voglio fare il disfattista, non è nel mio stile, però: anche sondaggi italiani in cui si parla apertamente di "matrimonio gay" hanno dati così bassi.
    Concordo pienamente che il tema sia stato politicizzato e, sicuramente, "eticizzato" secondo la morale cattolica, ma dire questo non giustifica anche variazioni così grosse? Non significa, ancora, che c'è stato un errore di strategia anche nostro visto che abbiamo in qualche misura partecipato al dibattito politico?
    Non concordo affatto, quindi, che sia un errore di misurazione!
    Non diventiamo berlusconiani nel contestare i sondaggi!

     
  • At 4:52 PM, Blogger F said…

    Eheh, ma no, non voglio essere berlusconiano.. ma se i sondaggi dell'eurobarometro hanno sempre dato il sostegno alle unioni gay sul 30-35 % (il che mi sembra anche più plausibile..se fossimo al 60%, allora avremmo anche zapatero e non la binetti..), i sondaggetti di repubblica lasciano un po' il tempo che trovano..

    la domanda posta è vaghissima "vuoi delle unioni civili che regolino le convivenze al di fuori del matrimonio?" che vuol dire? che è? che diritti avrebbero? non specifica poi se per tutti, o solo per gli etero o solo per i gay.. come si vede poi anche nella foto che hai postato, la domanda è stata cambiata e già questo rende i dati incompatibili tra loro.. se si chiedeva "vuoi le unioni civili" il 60% rispondeva sì. Se chiedi "vuoi i dico del centrosinistra" si perdono 10 punti.

    E fidati, questo è proprio un errore metodologico. Non servono a nessuno sondaggi così vaghi e con le domande che variano da un anno all'altro. Servono solo per essere strumentalizzati da questa e quella parte..

     
  • At 5:32 PM, Blogger Andreas Martini said…

    visto che non conosco nè il metodo nè i risultati dell'eurobarometro potresti dirmi dove posso trovarli?

    Ma sul fatto che sia politicizzato ed eticizzato siamo d'accordo ecco perchè infatti chiedere vuoi le unioni civili e vuoi i dico è cosa ben diversa! :-)

     
  • At 8:18 PM, Blogger F said…

    Ecco questo è il sondaggio, è molto interessante.. se spulci l'indice, in fondo trovi la sezione omosessualità ;)

    http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb66/eb66_highlights_en.pdf

     
  • At 12:18 PM, Anonymous Anonimo said…

    Penso che una spiegazione alla riduzione di consensi sia da addebitare anche a un fatto: la domanda è posta sui DICO...nessuno ha pensato che i Dico non piacciono neanche a chi sostiene il riconoscimento delle unioni civili?
    Se a me avessero posto così la domanda avrei detto NO ...se avessero chiesto se ero a favore delle unioni civili avrei risposto SI.
    I Dico per quanto mi riguarda e, a quanto sento anche per molti altri, non sono un riconoscimento delle unioni civili dignitoso e non possono essere considerati neanche un piccolo passo per poi ottenere di più....meglio senza.
    Quindi per me la domanda esatta da fare sarebbe: sei a favore del riconoscimento delle unioni civili? le percentuali sarebbero molto diverse.

     
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About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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