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mercoledì, luglio 26, 2006
Condannare la volgarità è doveroso.
Già nel momento in cui ho scritto il post che riferiva dell'intervista fatta da il Megafono ad Oliari, si leggevano nei commenti gravi offese all'onorevole Luxuria ed alle persone omosessuali. Offese e denigrazioni che il redattore del blog ha prima tollerato col sorriso e solo tradivamente condannato. Tutto ciò in nome della garanzia di lasciare ai suoi lettori libertà d'opinione e d'espressione. Libertà che sono indiscutibilmente da garantire a tutti, ma stabilendo dei limiti che nulla toglierebbero a nessuno ma anzi garantirebbero un dialogo sereno e costruttivo. Senza di essi si arriva al turpiloquio. Ed è quello che è successo.Altrettanto importante è l'impegno a garantire il rispetto della dignità delle persone, ma questo, e lo noto con rammarico e delusione per la stima che ho verso Domenico, non l'ho visto.

In tanta volgarità ho potuto apprezzare, anche senza condividere, i commenti di Equalmarriage, Angelus (lettori di questo blog e credo quindi intervenuti dopo la mia segnalazione). Notabile anche il commento di un certo Arthur che spero passi qui per leggere il mio apprezzamento (naturalmente rivolto anche ai primi due citati) alla pazienza e sinteticità con cui ha risposto alle offese dei neofascisti. Io purtroppo altrettanta pazienza non l'ho avuta. Mi sto preoccupando, rassegnarsi all'ignoranza di quelle persone sarebbe una grande sconfitta per me.
I cattofascisti hanno anche citato Dante (volendolo salvare dall'infame sospetto di essere omosessuale)ignorando però un suo grande ammonimento che io mi pregio di rammentare loro:

"Nati non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza"
Dante, Inferno, canto XXVI, vv. 119-120
posted by Andreas Martini @ 5:54 PM   8 comments
lunedì, luglio 24, 2006
No comment.
Ho già citato e parlato più volte di Tocqueville, l'aggregatore di blog liberalconservatori.
Uno dei suoi più noti cittadani, il Megafono, ha scelto per l'estate un profilo più culturale del solito lasciando da parte per un pò i temi politici e di attualità. D'altronde ad agosto anche l'attività parlamentare è sospesa.

All'interno di questa nuova linea editoriale Domenico ha ospitato un'intervista a Enrico Oliari, presidente di GayLib.
Il clima era quello giusto: Domenico era appena tornato da un incontro dei giovani di Azione Universitaria, gli universitari di Alleanza Nazionale, dove si era visto il barlume di una possibile nuova destra, moderna. Quello stesso barlume che sembra venire dalla nuovo progetto politico di Gianfranco Fini.

Questa nuova destra vuole ed è pronta ad affrontare con modernità anche i problemi degli omosessuali? Con l'intervista ad Oliari, il Megafono - di centrodestra ma dichiaratamente a favore di PaCS e altre questioni che riguardano la comunità gay - ha voluto in qualche modo aprire il dibattito sicuramente incoraggiato dai buoni propositi venuti fuori dall'incontro in Versilia organizzato dai giovani di AN (notare l'amibguità del luogo!).

A leggere i commenti bisogna per forza dire che nemmeno la nuova destra saprà accoglierci, tanto più che proprio uno degli oranganizzatori dell'incontro versiliese ha espresso in modo inqualificabile il livello di grettezza culturale che tentano di propugnare. Tra "il meglio fascisti che froci" della Mussolini ed il "e pensare che uno è stato eletto in Parlamento per il solo merito di essersi tagliato l’uccello", che poi guarda caso rivolti alla stessa persona, non vedo molta differenza.
No comment, il titolo del post. Perchè? perchè non ho altro da aggiungere a quello che ho scritto tra i commenti all'intervista. E' opportuno, quindi, se volete capirci qualcosa che leggiate il tutto.


A margine un pensiero anche su Oliari e GayLib: dai commenti alla sua intervista appare chiaro che nemmeno gli iscritti di AN sanno dell'esistenza all'interno della loro area di un gruppo di omosessuali. E' chiara la rilevanza politica di quella fantomatica associazione.
posted by Andreas Martini @ 11:17 PM   0 comments
sabato, luglio 22, 2006
Urlando nel deserto
Gaynews ci aveva annunciato un forum sulle unioni civili organizzato da Gayleft. L'incontro, al quale era prevista la partecipazione tra gli altri di Rosy Bindi e Paola Binetti, voleva essere un confronto "per valutare le iniziative che i parlamentari intendono promuovere per rispettare l'impegno che hanno assunto con l'elettorato".

Ne abbiamo saputo qualcosa? Io non ho letto niente. Voi?

Io stesso avevo contribuito nel mio piccolissimo a diffondere la notizia del corteo "per ricordare le discriminazioni che le persone omosessuali subiscono in Iran e molti altri paese del mondo" organizzato a Milano dal Consiglio d'Europa per le Politiche Giovanili e Arcigay.

Io purtroppo non c'ero, vivo a Roma. Voi c'eravate? Avete saputo qualcosa? Io no.

La Cassazione apre ai Pacs e tutti i quotidiani ne parlano.
La Cassazione stabilisce che dare del frocio è reato. E tutti i giornali ne parlano.
In India vogliono (finalmente!!) depenalizzare l'omosessualità. E tutti ne parlano.

Le associazioni gay organizzano convegni e cortei (che non siano gay pride) e nessuno ne parla. E non è sicuramente colpa solo della stampa nazionale (sappiamo tutti come si fa a far pubblicare determinate notizie): nemmeno i diretti interessati, attraverso i loro organi di informazione, ne parlano.

O forse Paola Concia e Andrea Benedino volevano far conoscere il loro bel visetto ai "numerosi parlamentari che avevano dato adesione", solo per il loro tornaconto e non per quello della comunità? A pensare male si fa peccato....

Per Milano immagino che sia stato un flop e nessuno ha voluto raccontarcelo.

Un motto di superbia? Me lo concedo (ma vi assicuro non ci sto prendendo gusto): quando a Roma c'è stata la minima manifestazione (tipo quella flop davanti alla sede dell'Unione per protestare contro il programma ) o quando c'erano conferenze stampa varie (tipo RnP o Rifondazione) io c'ero e ve l'ho raccontanto (e anche Gay.tv me l'ha pubblicato).
Ma io mi stanco a sentire sempre le solite cose. Perché è così: tutti gli incontri più o meno politicizzati sono sempre la stessa solfa. Fatti più per la visibilità degli organizzatori che non della nostra comunità (a pensare male si fa peccato...). E allora dopo un pò, tranne se qualcuno non me lo chiede come piacere, lascio perdere e faccio qualcosa di più utile per me stesso.

P.S. I capricci di qualcuno si sono fatti sentire ed hanno raggiunto il loro scopo. E tutti ne parlano. Ma non è un miracolo dell'ufficio stampa. Qui erano in gioco altri interessi. Per questo se n'è parlato.
posted by Andreas Martini @ 1:43 AM   2 comments
mercoledì, luglio 19, 2006
Per non dimenticare
Ho già scritto nell'ultimo post qualcosa in ricordo della tragica morte a cui sono stati condannati i due ragazzi iraniani un anno fa.

Non voglio ripetermi ma solo segnalare un'importante iniziativa, segnalata su Gay.tv e Arcigay.it, prevista per domani a Milano.

Domani 20 Luglio a Milano il Consiglio d'Europa per le Politiche Giovanili, nell'ambito della campagna 'All different, all equal' condotta in collaborazione con Arcigay, ha organizzato un corteo pubblico con l'intento di ricordare le discriminazioni che le persone omosessuali subiscono in Iran e molti altri paese del mondo. L'appuntamento è alle ore 18.30 davanti al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 59 davanti alla sede della Rappresentanza della Commissione Europea.

E importante partecipare, molto più che ad un Gay Pride.
posted by Andreas Martini @ 11:56 PM   0 comments
Iran, un anno fa: impiccati due ragazzi gay.
Un anno fa, il 19 luglio 2005, a Mashad nel nord-est dell'Iran un diciottenne ed un minorenne sono stati impiccati.
L’Iran è uno dei 58 Paesi che, nel mondo, applicano ancora la pena di morte. Nel regime degli ayatollah, le femmine possono essere impiccate a partire dai nove anni, i maschi a partire dai quindici. Normalmente, la pena capitale viene emessa per reati come l’omicidio, lo stupro, la rapina a mano armata, l’adulterio, il traffico di droga e l’apostasia. Dunque, nel caso dei due giovani, la condanna a morte sarebbe stata «giustificata» dallo stupro di un tredicenne.

L'allora ministro degli esteri Gianfranco Fini non si adoperò in nessun modo per condannare la tragica vicenda, nemmeno su sollecito di Franco Grillini.
Marco Pannella in un'interrogazione al Parlamento Europeo chiese la sospensione di ogni relazione con l'Iran. La proposta non venne accolta.

Da allora la situazione in Iran, con l'avvento di Ahmadinejad, è drasticamente peggiorata sia dal punto di vista strettamente politico che da quello della tutela dei diritti fondamentali dell'uomo.

Da quando ho aperto questo blog ho messo un fotobanner a ricordo di quel triste evento. Ancora presente qui, nella colonna sinistra, sia perpetuo monito per la lotta contro ogni discriminazione e contro ogni pena di morte.
posted by Andreas Martini @ 2:39 PM   2 comments
martedì, luglio 18, 2006
La notizia del giorno: dare del "frocio" è reato
ROMA - Dare del "frocio" a qualcuno è un reato. Lo sostiene la Cassazione in una sentenza appena pubblicata: "Si ravvisa nel termine frocio un chiaro intento di derisione e di scherno espresso in forma graffiante". La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul parere di un giudice di pace di Teramo che riteneva invece la parola non offensiva.

Un quarantenne abruzzese era stato denunciato nel maggio 2005 per aver rivolto a un suo conoscente l'epiteto incriminato. Il giudice lo aveva assolto ma la parte civile, insieme al pubblico ministero, erano ricorsi alla Cassazione. Oggi il pronunciamento della Suprema Corte: "La sentenza del giudice di pace è contraria alla logica ed alla sensibilità".

Accogliendo le richieste dei ricorrenti, la quinta sezione penale della Suprema Corte presieduta da Bruno Foscarini, ha annullato la decisione rilevando che il giudice di pace "ha svalutato la portata lesiva della frase pronunciata dall'imputato". Quella del collega abruzzese, spiegano i supremi giudici nella sentenza 24.513, è una decisione contraria "alla logica ed alla sensibilità sociale che ravvisa nel termine 'frocio' un chiaro intento di derisione e di scherno, espresso in forma graffiante".

I giudici di Piazza Cavour hanno rinviato gli atti al giudice di pace di Teramo che dovrà riesaminare la vicenda tenendo conto del loro pronunciamento.


E pensare che vasto è il movimento che si vuole riappropriare di questo termine. A partire da Scalise che ha tenuto la rubrica "Froci" sul Foglio di Giuliano Ferrara. A finire con il sottoscritto che nella vita quotidiana parla raramente di gay ma tanto di "froci".
Il sottoscritto lo fa con chiaro intento (auto)ironico e solo in determinatai contesti, ambienti.
Ambienti e situazioni in cui "se non ci sono fatti di violenza fisica vera e propria" è meglio "rispondere con l'ironia. A volte, più efficace delle denunce".

Viva i Froci!

Frocio, culattone, ricchione.... perchè ci chiamano così? Perchè...
posted by Andreas Martini @ 7:11 PM   0 comments
domenica, luglio 16, 2006
Nonostante tutto, non si sono dimenticati di noi.
Quando, presumibilmente domani, qualcuno leggerete questo post e vederete data ed ora vi chiederete cosa ci faccia di sabato sera a casa uno che avendo poche parole a disposizione per scrivere una presentazione di sè, dice di essere un amante della vita notturna. Beh premesso che oggi so stato al mare e quindi abbastanza stanco, non è che ci fossero molte alternativ: oltre al solito Gay Village c'era Muccassassina all Chalet. Dovrei aprire un lungo capitolo sulla deprimente nightlife romana, ma non voglio. Non voglio farlo ora e non in questo modo. Torno a postare ricominciando dalle notizie che ho tralasciato in questi giorni a causa dello studio.

La Rosa nel Pugno, purtroppo, non naviga in buone acque ma ancora rappresenta per molti gay l'unico interlocutore reale in Parlamento. Certo la crisi interna al partito non dà molta credibilità ad i suoi rappresentanti ma è comunque importante che nonostante tutte le difficoltà questi non si siano dimenticati delle promesse che ci avevano fatto. Considerando ancora che proprio queste promesse hanno incrinato il rapporto tra Radicali e Socialisti di Boselli.

Il 17 giugno durante la conferenza stampa prima del Torino Pride la RnP per bocca di uno dei suoi segretari, Daniele Capezzone, aveva annunciato l'imminente presentazione di tre importanti proposte di legge che ci riguardano.
A distanza di giorni mi chiedevo a che punto fossero con la presentazione, visto che spulciando sulle schede personali dei 18 deputati radicalsocialisti non avevo ancora trovato ancora nessuna dei tre progetti di legge annunciati. Nei giorni a seguire arriva in posta elettronica la pronta "rassicurazione" di Sergio Rovasio, dirigente nazionale della RnP: i tre progetti sono stati presentati il 29 giugno ed annunciati il 3 luglio.

Leggiamo infatti sulla scheda personale di Capezzone le tre proposte di legge di cui è primo firmatario:

- Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di diritto a contrarre matrimonio e di uguaglianza giuridica tra i coniugi

- Modifiche alla disciplina in materia di rettificazione di attribuzione di sesso e di modificazione del nome

- Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di unione civile

Nell'attesa che siano disponibili i testi dei PdL non mi faccio nessuna illusione che la loro discussione enterà mai all'ordine del giorno, ma ripeto, quantomeno sulla carta le promesse sono state mantenute.
posted by Andreas Martini @ 12:27 AM   0 comments
giovedì, luglio 13, 2006
Giorni da ricordare.
Torno al mio blog dopo qualche giorno di assenza. Giorni che mi hanno regalato almeno un paio di soddisfazioni, personali e non. A cominciare dall'inaspettata vittoria dei Mondiali e da un aspettato 30 e lode a Informatica applicata al testo letterario che ha ufficialmente e ottimamente chiuso il mio "esamificio". A novembre la laurea - su storia del pensiero politico contemporaneo - che mi farà entrare nella non ristretta cerchia dei dottori in Scienze della Comunicazione. Ma forse non sono spacciato: l'inglese lo so (e pure il tedesco e lo spagnolo, giusto per fare gli sboroni!), il computer non c'è bisogno di specificarlo lo uso quotidianamente (ma non è detto che lo sappia usare al massimo), tre anni di Economia mi hanno lasciato qualche reminescenza di economia e statistica (anche se per conoscere la media ponderata basta imparare a farsi la media per il voto di laurea!), il rapporto tra giornalismo online e tradizionale mi ha dato un bel 30 a teoria e tecnica del giornalismo senza che sulle dispense ci fosse nulla (tanto per fare ancora lo sborone!) e ho avuto tanto spirito di iniziativa all'università (sono stato Senatore Accademico, sborone III) e in sei anni a Roma mi sono creato un bel network di conoscenze (IV?).... vabbeh insomma.... un posticino speriamo di trovarlo! Altrimenti Temple University arrivo! Anche se l'Università del Delawere mi intrigava, per lo stato che la ospita non per altro!
Beh il mio squarcio di vita privata pieno di boria finisci qui e da qui riparte il mio blog di analisi e commento alla politica del movimento glbt italiano.
posted by Andreas Martini @ 9:05 PM   5 comments
lunedì, luglio 10, 2006
WIR SIND WELTMEISTER!
posted by Andreas Martini @ 4:33 PM   0 comments
sabato, luglio 08, 2006
Brb
un pò incasinato con lo studio....

I'll be right back!
posted by Andreas Martini @ 11:44 AM   1 comments
lunedì, luglio 03, 2006
The Queen blesses her Royal Navy!
E' ancora Pride Time. Oltre a quelli casalinghi anche all'estero come ogni anno i gay scendono per le strade a manifestare. Cosa? Ognuno da la sua interpretazione, io evito di ripetere la mia che spero già chiara.

I Pride all'estero, anche nei Paesi dove esistono leggi che tutelano le persone glbt sia come singoli che come coppie, hanno tutt'altro sapore ma non perdono di vista il senso comune di queste manifestazioni: la lotta al pregiudizio e alle discriminazioni. Spesso ricevendo il sostegno anche di politici che gay non sono ma che con vero senso di responsabilità combattono al nostro fianco. Qui da noi si è dovuto aspettare molto prima di avere partecipazioni istituzionali significative come all'ultimo pride nazionale di Torino, in altri Paesi già da anni accade. Questo discorso è ripetitivo, lo so, ma mai banale come altre "lamentazioni". Conitnuare a paragonare la situazione-Italia a quella di tanti altri Paesi europei è umiliante, ci fà vergognare, forse fà già vergognare pure i "grandi nomi" (che eufenismo, a mala pena li conosciamo noi gay pesudo-militanti) che pretendono di fare politica (per i) gay, ma non per questo bisogna smettere di parlarne, al costo di essere noiosi e petulanti, ma anzi bisogna ribadire con forza ciò che più ci indigna (sperando un giorno poi di parlare di ciò che ci fà onore).

Come ormai spesso succede non bisogna spulciare siti specializzati per trovare informazioni sui glbt, anche la stampa nazionale (per lo più online) ci offre notizie su quello che ci riguarda.Il Corriere.it ha mantenuto in homepage per un paio di giorni la notizia sull'Europride londinese. Per dscrivere un evento spesso si parte da una qualche particolarità, da un evento nell'evento e quest'anno la sfilata londinese ha offerto un interessante spunto da cui partire: la partecipazione di una quarantina di gay e lesbiche della Royal Navy in divisa d'ordinanza!
Ma non è tutto, grande rilievo ha avuto la partecipazione del sindaco della capitale britannica, Ken Livingstone per testimoniare la sua solidarietà alla causa, visto che l'anno scorso in città sono stati contati ancora 1.300 casi di abusi ai danni di omosessuali. Roma registra casi di omocidi o di aggressioni omofobe molto meno numerosi di quelli londinesi ma non per questo la situazione è meno drammatica, ma da nessun amministratore cittadino si è avuto un sostegno così chiaro. Veltroni ha però voluto un giardino intitolato a Paolo Seganti una delle vittime dell'omofobia capitolina. Però nè lui nè il suo predecessore Rutelli in occasione del World Pride 2000 hanno mai sfilato a fianco di gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Vogliamo parlare poi di Chiamparino e della sua assenza al pride nella sua città? inutile girare il coltello nella piaga!

Importante anche la prtecipazione dell'attore Sir Ian McKellen, il grande Gandalf del Signore degli anelli che ha dichiarato la sua omosessualità nel 1988 e denuncia instancabilmente i pregiudizi di Hollywood.

Ma non sono rose e fiori nemmeno nel Regno Unito. Anche da quelle parti, strano a pensarsi, si aggira lo spettro del bigottismo cattolico. Anche loro hanno la loro Binetti: la ministro Ruth Kelly, che ha la delega all'Eguaglianza, era assente!. "L'ufficio della signora ha affermato che in agenda c'era un altro impegno, ma il giornale (The Indipendent) ha osservato che un avvenimento come l'EuroPride avrebbe dovuto essere segnato nel diario del responsabile governativo per la Equality da mesi. E ha ricordato come la Kelly sia membro dell'Opus Dei e abbia sempre evitato di votare leggi a favore dei gay."
Forse sull'agenda della Kelly c'era un appuntamento con la nostra senatrice Binetti, che sicuramente saprà seguire il suo esempio se mai in Italia si dovrà approvare una legge che riguarda gli omosessuali.
Fa comunque specie che in Inghilterra esista un ministro con delega all'uguaglianza e ancora di più fa specie che questo ministero sia affidato ad un membro dell'Opus Dei.
Dopo le lezioni di francese i nostri politici dovrebbero prendere lezioni di inglese, che non fa mai male!


posted by Andreas Martini @ 7:26 PM   0 comments
Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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