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domenica, giugno 29, 2008
Bologna Pride: Chi me l'ha fatto fa?

Un viaggio di 800 km a/r, un caldo asfissiante, una pesante scatola di flyer, un bustone di magliette, sudore a volontà, un primo spezzone di corteo sfiancante e di dubbia utilità, un Pride confuso, a tratti spezzato e disorganizzato, un viaggio di ritorno a parlare di accettazione e repressione, stereotipi e politically correct, movimento e politica, l’arrivo a Roma con l’inesorabile domanda: “Chi ce l’ha fatto fa?”. Tutto questo è stato il mio Bologna Pride, tutto questo è stata una giornata bellissima, emozionante, indimenticabile.

Alla domanda sul chi ce l’ha fatto fare ha risposto il mio compagno, di viaggio, d’avventura e di militanza politica, ma anche e soprattutto amico, Daniele Gosti, in un commento sul sito della nostra Rosa Arcobaleno. Ce l’ha fatto fare quell’ “l’impercettibile sensazione di libertà che assapori quando stanco e stremato rimetti piede a casa”.
Partecipo da anni al Pride e anche dopo quelli più deludenti, dal punto di vista numerico, sono sempre tornato a casa carico di speranze e di voglia di andare avanti nella battaglia politica, arricchito da una giornata impareggiabile quanto ad emozioni e senso di libertà.
E così sono tornato ieri, nonostante tutto.
Ci sarebbero molte critiche che vorrei fare, nei prossimi giorni molto probabilmente le farò. Ora lascio lo spazio alla soddisfazione, all’emozioni ed alla commozione.
Alla commozione che solo i discorsi delle mamme e dei papà dell’Agedo ogni anno riescono a suscitare in tutti noi. Che sono poi gli unici discorsi, insieme a pochi altri, per i quali vale la pena rimanere in piazza ad ascoltare gli interventi dal palco.
Guardate il video e ascoltatelo. E concludo così, con un grazie ai genitori dell’Agedo, e soprattutto al mio ragazzo che ha instancabilmente guidato per tutti e 800 i km, a Stefano e Daniele due splendide cretine compagne di viaggio!

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posted by Andreas Martini @ 11:11 PM   0 comments
giovedì, giugno 26, 2008
"Tutte e tutti al Bologna Pride", ognuno come può
Il Pride nazionale s'avvicina. A Bologna i preparativi fervono e lo stress aumenta.
A Roma ormai si respire, il grande giorno è ormai passato da un po' e ci si può rilassare. L'unico pensiero è organizzarsi per essere puntuali alle 14 a Porta Ravegnana. Non è un pensiero da poco, però: l'anno scorso le associazioni di tutta Italia hanno organizzato pullman per far partecipare più gente possibile al Roma Pride 07. Se non ricordo male arrivarono circa 50 pullmann.

Già durante gli incontri di marzo-aprile quando si stava decidendo il calendario dei vari pride senza peli sulla lingua Imma Battaglia ha fatto notare che se a Roma l'anno scorso sono arrivati 50 pullmann, le associazioni romane avrebbero fatto poco per organizzare trasferte di gruppo nel capoluogo emiliano. Lei con il DGP al massimo avrebbe organizzato un pullmann. E così è: "L'HIPPIEHOUR e DGP organizzano un viaggio in pullman per andare tutti insieme al Bologna Pride nazionale del 28 giugno". Alla "modica" cifra di 50euro a/r(rainbow gadget incluso) Si legge pure "Il primo è già pieno". Forse ne partono addirittura 2!

Anche il Mieli organizza due pullman: con rientro in giornata 35 euro, con rientro domenica mattina alle 4.30, 50 euro.

E siamo a 3-4 pullmann.

Si può fare di più? Beh a Roma ci sono tante altre associazioni anche con migliaia di iscritti. Ce n'è una che conta 16.000 tessere, come si chiama... ah Arcigay Roma!
Sul loro sito si legge "Tutte e tutti al Bologna Pride", bene bravi. Ma non vedo pubblicizzato nessun viaggio in autobus....
Possibile che Fabrizio Marrazzo non ogranizzi almeno un pullmann?!?!?!? Cavoli eppure quello Bolognese sarà un pride targato tutto, o quasi, Arcigay (Il Cassero), possibile che un circolo territoriale non contribuisca ad una manifestazione della sua associazione? 16.000 tessere e non riempiono un pullmann?

Mi giungono voci che l'anno scorso fu Il Cassero di Bologna a finanziare molte associazioni per permettergli di organizzare viaggi ad un prezzo realmente modico!
I pullmann del DGP e del Mieli non sono sicuramente modici al confronto dell'anno scorso (sempre voci di corridoio), ma almeno li organizzano.

Marrazo Marrazzo, potevi chiede un contributo che ne so alla Regione o alla Provincia... ci sei in buoni rapporti vuoi che qualche euro non lo raccimolavi, almeno organizzavi il viaggi e pure ad un costo più accessibile!

P.S. ah io vado in macchina.... forse ho un posto libero. Però non voglio fare concorrenza alle associazioni, quindi mettiamo che a/r costa 60 euro! :-)

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posted by Andreas Martini @ 3:11 PM   1 comments
mercoledì, giugno 25, 2008
Trasformismo in progress #2
Gay.it e Gay Village "hanno raggiunto un importante accordo di partnership".
La notizia è di qualche giorno fa, ma come ripeto ormai a un po' non ho molto tempo per scriverci su. Poi l'email di Gay.it che ci ricorda che il 26 il villaggio gaio inaugura e l'avvicinarsi dell'inaguruazione stessa e un po' di tempo a disposizione per scrivere ed ecco che vorrei farvi notare una cosina piccola. Una cosa che non mi spiego, ma che per me è sinonimo di un trasformismo acchiappa soldi.

L'articolo si conclude con queste parole di De Giorgi (direttore di Gay.it, promotore di Friendly Versilia, nonchè ex presidente Arcigay Toscana, nonchè membro dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico): [...] E in Imma Battaglia, anima di quell'evento, una partner con cui ci lega una grande sintonia nel leggere la realtà attuale del mondo gay.

Prima di questa frase ci sono affermazioni alquanto discutibile sul piano di "senti da che pulpito viene la predica", ma quella che ho riportato veramente non la capisco e credo che De Giorgi ce la debba spiegare, soprattutto alla luce delle dichiarazioni della Battaglia rilasciate al Roma Pride (nel video al minuto 1.30).
Anche De Giorgi non si sente rappresentato dal Pride? Anche secondo De Giorgi il Roma Pride o comunque i Pride rappresentano solo la parte "antagonista"? Che ne pensa, poi, De Giorgi del trasfrormismo della "rappresentante di se stessa" che prima sostiene irresponsabilmente, contro tutto e tutti Rutelli sindaco di Roma - e non l'amico di lunga data Grillini - e poi alla prima occasione disponibile si trasforma in paladina di Alemanno, vendendogli la sua credibilità (se mai ne ha avuta una) e quella del movimento?

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posted by Andreas Martini @ 8:22 PM   4 comments
sabato, giugno 21, 2008
Un anno di GayToday
Nella colonna di sinistra di questo blog il logo di GayToday è sotto la scritta “Il mio orgoglio”.
Perché è veramente con orgoglio che partecipo il più possibile (ultimamente meno come ultimamente scrivo molto meno su questo blog) al lavoro che c’è dietro quello che in un anno è diventato un bellissimo luogo di incontro virtuale per la nostra comunità, una agorà dove confrontarsi, un laboratorio di idee, una fucina di progetti e, soprattutto, un modo per fare politica glbt, che parte dalla visibilità e si concretizza nella partecipazione a manifestazioni e dibattiti.
GayToday compie un anno, il sito ha visto la luce il 16 gennaio 2007, in concomitanza con il Roma Pride07, ma c’erano già stati almeno un mesetto e più di preparazione anzi direi di “definizione”.
Abbiamo cominciato a vederci, su invito di Cristiana Alicata, senza un progetto ben definito in mente il 3 maggio dell’anno scorso. E da lì quasi ogni settimana ci incontriamo e scontriamo per rendere sempre di più GayToday un progetto innovativo che possa portare nuova linfa al nostro movimento.
Allora, come oggi, c’era tanta voglia di unire, a partire dal mondo blog, varie esperienze che non si riducesse solo a “rivoluzioni da tastiera”, ma che prendessero in qualche modo vita, forma, efficacia.
Siamo partiti con l’idea di un documento da presentare alle numerose associazioni glbt, ma ci sembrava poco incisivo, uno dei tanti che dopo si sarebbe potuto trasformare in poco o niente.
Però sentivamo che la “base” glbt doveva iniziare a farsi sentire. Dovevamo inventarci qualcosa. Allora ho proposto un’idea che sognavo da tempo di realizzare, ma che non ero mai stato in grado di fare: un aggregatore per blog glbt. D’altronde noi tutti della redazione ci siamo incontrati proprio grazie ai blog.
L’iniziale diffidenza verso qualcosa che rischiava di ridursi in uno dei tanti siti web inutili, si è trasformata in passione, in impegno costante. Passione ed impegno che hanno stupito anche me, che credevo l’idea non potesse interessare. Quando GayToday, il 16 giugno 2007, ha visto la luca ero contentissimo quasi commosso.
E settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, vedere il tempo che ognuno della redazione dedica a GayToday, continua a stupirmi.
Soprattutto perché non è sempre tutto facile. In un anno ci sono state, naturalmente, divergenze di idee e discussione, a volte anche scontri con toni accesi ma siamo ancora lì, a dispetto di chi ci preannunciava una breve esistenza, perché forte è la voglia di portare un contributo concreto alle battaglie politiche della nostra comunità.
Ho avuto anche io la tentazione di mollare, ma fortunatamente – forse sfortunatamente per loro – sono ancora lì. Anche se, purtroppo, visto il master che sto frequentando poco presente e meno partecipe del solito.

Un’ultima cosa. Parlo di GayToday come suo redattore ma se andate a vedere il “Chi Siamo” tra la redazione il mio pseudonimo (Andreas Martini non è il mio nome, lo sapevate vero?) non c’è. Non c’è per rispetto degli altri redattori che mettono il nome e cognome ma, ultimamente, per scelta personale. Infatti sono “diventato visibile” o meglio “più” visibile (lo ero già prima evitavo di diffondere sul web la notizia), anche io potrei, quindi, mettere il mio nome e cognome nel “Quanti siamo” e quindi nel “Chi siamo”. Ma non lo faccio per sentirmi un po’, senza che nessuno mi riconosca tale, paladino degli “invisibili”. Dimostrare che un piccolo contributo alla politica glbt lo si può dare anche coprendosi dietro uno pesudonimo. Perché spesso lo pseudonimo è uno stato di necessità o anche solo una paura che non possiamo condannare.
Sicuramente mantengo l’invisibilità anche per vezzo e un po’ per continuare ad essere libero di dire cose che normalmente non potrei dire (anche se molti, almeno nell’ambiente glbt, sanno chi si nasconde dietro Andreas Martini). Questo senza nulla togliere a chi, oltre la faccia (quella ce l’ho sempre messa) ci mette anche il nome reale.

Quanto so stato lungo, ho quasi recuperato mesi di poca pubblicazione.
Ma ora concludo sul serio. E se prima ho rivendicato, con un po’ di vanità, di essere stato l’ideatore di GayToday, vorrei che fosse chiaro a tutti che quell’idea non si sarebbe trasformata in quello che è – nel bene e nel male – ora se non ci fossero state Cristiana, Daniela, Gabriella, Marica, Marzia, Roberta, Simona, Viola e poi Andrea, Francesco, Luca, Pedro, Riccardo. Grazie, grazie, grazie (anche solo per sopportarmi). Grazie a chi ci ha partecipato e poi ha lasciato, a chi si è aggiunta da poco, Chiara che collabora da Milano e a chi ogni tanto ci viene a trovare (Guido e Andrea, tra tutti). Con l’auspicio, come si legge nell’editoriale di GayToday, che presto da altre città si aggiungano anche tanti altri amici che ci diano una mano a far divenatare GT sempre più grande, sempre più bello, sempre più interessante, sempre più produttivo, sempre più concreto. Sempre di più.

Ad maiora!

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posted by Andreas Martini @ 2:14 AM   0 comments
venerdì, giugno 20, 2008
Due volte genitori
Che dire ho le lacrime agli occhi.... e non vedo l'ora di avere l'occasione di vederlo tutto

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posted by Andreas Martini @ 9:21 PM   3 comments
giovedì, giugno 19, 2008
Trasformismo in progress
«A fine maggio – chiarisce la Battaglia – il sindaco Alemanno ha confermato la nostra manifestazione. Siamo stati inseriti nel cartellone dell'Estate Romana, ma visti i conti in rosso, non sappiamo ancora se avremo un contributo economico. Per noi, comunque, è già una vittoria. Per l'inaugurazione abbiamo invitato Alemanno e il suo predecessore Veltroni per ripercorrere la storia del movimento omosessuale e del Gay Village».

Smentite anche le voci di discriminazione generate dal trasloco (il quarto in sette anni) dal parco delle Cascate al più riparato parco del Ninfeo. «Siamo stati noi a chiedere quest'area su un unico livello e lontana dai palazzi – afferma la Battaglia – perché più congeniale alla nostra manifestazione.

Ci riporterà all'atmosfera delle prime edizioni a Testaccio».
(Corriere)

"Dopo un'iniziale diffidenza siamo giunti ad una proficua collaborazione con il sindaco Alemanno e l'assessore Croppi. Il Gay Village, quindi, riparte nella sua opera di far incontrare e interagire il popolo omosessuale ed eterosessuale attraverso appuntamenti teatrali, musicali, cinematografici e soprattutto grazie ai numerosi dibattiti che si svolgeranno nell'ambito della manifestazione" (DIRE)

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posted by Andreas Martini @ 11:58 AM   1 comments
martedì, giugno 10, 2008
28 giugno: Gay Village o Bologna Pride?
Il 26 giugno riapre i battenti il Gay Village, con un ennesimo cambio di location.
Ma questa è una notizia che sicuramente già conoscete e che, almeno per me, non è di chissà quale rilevanza.
Però la cito perchè mi sono fatto una domanda abbastanza stupida e, diciamolo, frutto della mia innata voglia di polemizzare.
Dopo due giorni dall'inaugurazione ci sarà il pride nazionale di Bologna e già sappiamo quanto sia molto difficile che i gay romani si spostino per parteciparvi, quanti lo faranno in previsione dell'idea che non potranno andare alla prima serata Gay Village - prima serate reale, perchè diciamolo il giovedì non è la vera inaugurazione?
E Imma Battaglia dove sarà al Bologna Pride o rimarrà ad accogliere i suoi clienti al Village?

Ha fatto tanto per evitare che il Roma Pride togliesse forza e visibilità a quello nazionale, sembrando quasi disposta a far annullare il tradizionale appuntamento romano del pride, ed ora toglie forza in un modo ancora più subdolo ovvero contrapponendo la cosa a cui un vero gay non rinuncerebbe mai ovvero una serata in disco?

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posted by Andreas Martini @ 8:36 PM   3 comments
I nuovi drogati? Gay
"Hanno fra 15 e 18 anni, vengono da famiglie dove il padre è assente, spesso protagonisti o vittime del bullismo: sono i nuovi tossicodipendenti, il cui identikit è stato presentato a Roma". (City)

Non so, in passato, come descrivevano i "vecchi drogati", ma a me sembra la descrizione senza tempo dei gay e delle "cause" dell'omosessualità.
Mancano le madri ossessive e protettive. Non so se sia una dimenticanza o una discriminante, ma se una madre troppo presente fosse un fattore ininfluente sulla tossicodipendenza ma determinante sull'orientamento sessuale, beh, allora le nuove mamme dovrebbero farsi chiedersi se preferiscono un* figli* drogat* o omosessuale.

Visto l'andazzo credo che preferiscano la prima opzione.

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posted by Andreas Martini @ 9:49 AM   1 comments
venerdì, giugno 06, 2008
Aggrediti due ragazzi gay a Napoli
GAY: MANCUSO(ARCIGAY), VILE AGGRESSIONE DUE GIOVANI A NAPOLI
(AGI) 20.26 - Roma, 6 giu - A Napoli due gay sono assaliti da un branco di giovani sulla Circumvesuviana. Lo fa sapere l'Arcigay che dice di aver incontrato oggi le due vittime dell'aggressione che e' avvenuta il 2 giugno scorso a Napoli. D.V. e P. A. - denuncia l'Arcigay - sono stati picchiati da una decina di ragazzi all'interno di un convoglio della Circumvesuviana di Napoli e hanno subito lesioni di vario tipo. L'odio verso gli omosessuali - sottolinea Aurelio Mancuso, presidente dell'Arcigay - e' stato l'elemento scatenante della violenza prodotta dal branco, cosi' come e' gia' avvenuto di recente in altre citta' italiane. I due giovani napoletani - fa sapere ancora l'Arcigay - "hanno sporto denuncia e sono in corso le indagini da parte degli inquirenti. Arcigay da tempo ha segnalato come questi episodi si stiano moltiplicando nel paese, senza che il Parlamento e il Governo assumano decise misure a tutela delle persone gay italiane. Nei prossimi giorni - annuncia Mancuos - l'Arcigay di Napoli, cui i due ragazzi si sono rivolti anche per avviare un'azione politica e sociale piu' ampia della denuncia alle autorita' di polizia, agira' nei modi e nelle forme adeguate a tutela dei due giovani gay aggrediti, coinvolgendo anche le Istituzioni locali".(AGI) Sic

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posted by Andreas Martini @ 8:30 PM   0 comments
mercoledì, giugno 04, 2008
La Questura testardamente nega San Giovanni
GAY PRIDE: ROMA, NIENTE S.GIOVANNI; M.MIELI, "SCONCERTANTE"
(AGI) - Roma, 4 giu. - Niente piazza San Giovanni per il gay pride del 7 giugno. La decisione del Comitato provinciale per la sicurezza di Roma e' stata comunicata dal Prefetto Mosca agli esponenti del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che hanno partecipato all'incontro in prefettura insieme alla deputata del Pd Paola Concia, Sergio Rovasio dei Radicali e Saverio Aversa di Prc. Il corteo del RomaPride 2008, dunque, non terminera' nella storica piazza romana: il Mario Mieli si dichiara "stupefatto, perche' la decisione e' del tutto priva di buonsenso. Testardamente - spiega il Circolo in una nota - abbiamo combattuto fino alla fine; siamo stati sconfitti dalla cecita' di chi non ha compreso la gravita' etica e politica di negare una piazza per motivi risibili". La kermesse "si svolgera' ugualmente e in maniera alternativa": domani gli organizzatori presenteranno alla Questura un percorso alternativo. In ogni caso il Mario Mieli definisce "sconcertante" la decisione, "un'offesa per tutta la comunita' Lgbt e una ferita inferta alla democrazia". (AGI) Pgi


GAY PRIDE:ARCIGAY DOPO NO A SAN GIOVANNI, ORA P.ZZA DEL POPOLO
(AGI) - Roma, 4 giu. - Arcigay propone Piazza del Popolo come teatro finale del Gay Pride del 7 giugno, dopo il no a Piazza San Giovanni. "Il coordinamento Pride ha tentato nelle ultime ore una serie di mediazioni e si e' anche mostrato disponibile a trovare soluzioni alternative - sottolinea Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - magari anticipando l'inizio del corteo. Quello che e' avvenuto ci lascia comunque perplessi: le associazioni del coordinamento sono state informate della decisione della Questura a pochi giorni dal Pride, con dei tempi che adesso davvero difficili da gestire. A questo punto e' importante trovare una soluzione condivisa e valida, come puo' essere ad esempio piazza del Popolo, che consenta lo svolgimento del Roma Pride e che la nostra citta' partecipi in massa all'evento testimoniando la rilevanza dei temi del Pride, ossia la parita' dei diritti per le persone lesbiche, gay e trans". Sul 'no' a Piazza del Popolo torna anche il segretario nazionale di Arcigay Aurelio Mancuso, secondo cui "la decisione comunicata questa sera al comitato organizzatore del Roma dal prefetto della capitale che nega alla manifestazione cittadina di concludersi a piazza San Giovanni e' un grave precedente e una ferita alla democrazia di questo paese. Vogliamo ricordare che i permessi della manifestazione erano stati gia rilasciati l'11 di aprile, quindi questa decisione definitiva continua ad essere incomprensibile e non giustificabile". Arcigay rivolge un appello "a tutti i gay, lesbiche e trans e a tutti i cittadini democratici italiani per partecipare numerosi ai due Pride previsti per sabato 7 a Milano e Roma, a quello di Biella del 14 giugno e al Pride nazionale di Bologna del 28 giugno affinche' si faccia sentire numerosa la nostra risposta a questo incomprensibile divieto che e' sempre la solita: Pride gioiosi allegri pacifici e non violenti". (AGI) Red/Pgi

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posted by Andreas Martini @ 10:34 PM   2 comments
Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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