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giovedì, settembre 28, 2006
Upgrade - Stati Generali movimento glbt
Il sito di Franco Grillini dà, finalmente!, notizia degli Stati Generali convocati per Sabato 30.

Sarò stato troppo malizioso? Non essendo stato l'unico penso di no.... ma se così fosse, chiedo venia!
posted by Andreas Martini @ 7:08 PM   0 comments
mercoledì, settembre 27, 2006
Breaking news - Calendarizzazione delle proposte sulle unioni civili
ROMA, 27 SET - Da novembre le proposte di legge sul riconoscimento delle coppie di fatto saranno all'esame della commissione Giustizia di Montecitorio.
Lo ha stabilito l'ufficio di presidenza dell'organismo parlamentare riunitosi oggi per mettere a punto il prossimo calendario dei lavori. Su richiesta della Rosa nel pugno. All'odg della commissione ci sarà anche, su richiesta, questa volta di Rifondazione, l'esame di un pacchetto di proposte di legge sulla depenalizzazione delle droghe leggere. Infine, su invito dell'Ulivo, saranno all'odg lo stop alla Cirami e le norme sul falso in bilancio. (ANSA).
Reazioni. Comunicato stampa Arcigay Nazionale:
“Finalmente si parte. Sono in gioco i diritti di milioni di donne e uomini: adesso la montagna non partorisca un topolino. [....] Arcigay chiede che siano riconosciuti giuridicamente i diritti delle famiglie non fondate sul matrimonio, attraverso un istituto giuridico come il Pacs che riconosca i diritti delle coppie di fatto, nell’ottica di un riconoscimento normativo del pluralismo delle forme familiari. Chiede inoltre che si giunga a recepire l’invito della risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 a garantire «alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali»".
Premesso che quel finalmente si parte è sbagliato visto che anche nella precedente legislatura la Commissione giustizia comincio i lavori sulle proposte di legge in materia di unioni civili, aiutatemi però a ricordare: non aveva, anche l'Arcigay, abbandonato l'obiettivo PaCS puntando invece al matrimonio? Io ricordo una lettera aperta/comunicato o qualcosa del genere, ma ammetto che potrei sbagliarmi.
posted by Andreas Martini @ 6:42 PM   1 comments
L'Italia, altro che il paradiso dei finocchi
La lettera di Piergiorgio Welby, co-presidente dell'associazione Luca Coscioni, ha riaperto - finalmente! - il dibattito sull'eutanasia. Un dibattito presto insabbiato ma qualche coscienza almeno si è risvegliata dal torpore!

L'eutanasia rientra in quel grande discorso di libertà personali e di diritti civili in cui l'Italia, purtroppo, è ancora molto, troppo, indietro.

Linko il post di Disorder che offre già di per sè una riflessione sulla "dolce morte" e sui diritti civili, ma anche perchè linka altri due siti (che poi a sua volta hanno altri link) sull'argomento. Insomma offre una buona panoramica su un argomento che se avessi affrontato ora io non avrei fatto altro che ripetere cose già dette.

Se l'Italia fosse veramente il paradiso dei finocchi com il becero leghista paventa, sono certo che saremmo un paese di gran lunga più civile e laico, al pari di tanti altri che ora sono già anni luce avanti a noi.
posted by Andreas Martini @ 12:57 PM   3 comments
martedì, settembre 26, 2006
Chi l'ha detto?

L’immigrazione gay, al contrario, dovrebbe rendere felice il senatore leghista perché è garanzia di diritti umani e, come dimostrano le statistiche, gli omosessuali sono mediamente meno violenti e meno criminogeni degli eterosessuali e, ancora, perché, come tutti sanno, gli omosessuali danno un contributo rilevante sul piano della creatività e intellettuale.

posted by Andreas Martini @ 10:36 PM   4 comments
Breaking News - Stati Generali
- Ho ricevuto (doppia) conferma che gli Stati Generali del Movimento italiano GLBT convocati per sabato 30 settembre c/o il Teatro Closseo a Roma (vedi post precedente), sono aperti a tutti gli interessati, anche singoli non rappresentanti di nessuna associazione.

- Intanto, a pochi giorni dall'incontro, nessun sito d'informazione gay e nemmeno i due maggiori portali gay, danno la notizia.

- Tra l'altro non vedo le adesioni di nessuno dei parlamentari gay. Con chi si dibatterà il primo punto all'odg?

[Sarò pessimista ma io la vedo brutta!]
posted by Andreas Martini @ 1:00 PM   4 comments
lunedì, settembre 25, 2006
Convocati gli Stati Generali Glbt
Dal sito di Dì Gay Project e del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli:

Sabato 30 settembre dalle ore 10,30 alle 18,30 si terranno a Roma gli Stati Generali del Movimento Glbt. La sede dell'appuntamento è c/o il Teatro Colosseo, in via capo d'africa 5 a Roma.

Le associazioni promotrici propongono i seguenti argomenti di confronto e di discussione:

- Situazione politica nazionale (partiti ed istituzioni rispetto ai temi dei diritti dei singoli e delle coppie) e prospettive di approccio unitario del movimento;
- Situazione politica del movimento (le associazioni nazionali e le realtà locali ed indipendenti: come dare valore alle varie diversità presenti);
- Confronto rivolto alla ricerca di una metodologia per un percorso che possa raggiungere la definizione di possibili obbiettivi comuni ed eventuali azioni comuni.

Questi i punti che possono essere, secondo le nostre intenzioni, il punto di partenza per assemblare un’agenda dei lavori condivisa anche da tutte le realtà che parteciperanno all’incontro. Chiediamo pertanto a tutt* coloro che intendono aderire di farci pervenire la propria adesione e, naturalmente, le proprie riflessioni ed i punti o temi, differenti o ulteriori, sui quali desiderano un confronto generale. Il successivo lavoro sarà l’elaborazione dell’agenda definitiva dei lavori, frutto di un consenso aggregato di tutt*, che sarà nostra cura diffondere.


PROMOTORI STATI GENERALI:

Arcitrans Roma
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Comog Lazio
Comitato Etero Pro Omo
DiGay Project
Epicentro Ursino Romano
GayRoma.it
Gruppo Pesce Roma
Leather club Roma
No God
Refo


ADESIONI:

Antagonismo Gay – Bologna
ARAMIS – Associazione Raeliana Minoranze Sessuali
Arcilesbica Latina " Le Zanzare"
Associazione Articolo Tre – Palermo
Associazione Jonathan – Pescara
Associazione Nazionale Nuova Gay e Lesbica
Associazione Onlus i – Ken - Napoli
Azione Gay e Lesbica – Firenze
CGIL Nazionale - Ufficio Nuovi Diritti
CGIL Roma e Lazio – Ufficio Nuovi Diritti
Circolo Dario Bellezza – Cesena
Circolo Maurice - Torino
Comitato Gay e Lesbiche – Prato
Fuoricampo Italian Lesbian Group - Bologna
Gruppo Pesce – Milano
M.I.T. – Bologna
Movimento Omosessuale Sardo – Sassari
Nuova proposta
Open Mind – Catania


SARANNO PRESENTI:

Arcigay Nazionale
Arcilesbica Nazionale
Saverio Aversa – Referente Nazionale Diritti e Cultura Delle Differenze
Gayleft Nazionale
Gayleft Lazio
Sergio Rovasio, Segretario Generale Gruppo Parlamentare Rosa nel Pugno alla Camera dei deputati Membro della Direzione della Rosa nel Pugno e di Radicali Italiani



Mi premeva pubblicizzare un evento importante che rischia di passare inosservato. Ho pubblicato di fretta la sola convocazione senza aggiungere nessuno commento o riflessione, che comunque presto seguiranno.


P.S. grazie a FireMan per la segnalazione!
posted by Andreas Martini @ 7:48 PM   2 comments
domenica, settembre 24, 2006
Basterebbe così poco...
Si, secondo La Russa ospite insieme a Capezzone di Simona Ventura a "Quelli che il calcio", basterebbe poco per farci accettare da molti che ora non lo fanno: dovremmo lasciar perdere le nostre (assurde?) pretese di equiparazione alla famiglia tradizionale!
Se il deputato di Alleanza Nazionale si scoprisse gay, lui lotterebbe per la piena accettazione ma capirebbe che la famiglia è altro e non cercherebbe di mettere in discussione questo istituto.

Lui gay non lo è (e meno male!). Pur provando ad immaginarsi tali non potrà mai capire cosa significa esserlo. Come può suggerire a noi su cosa lottare e cosa no?
posted by Andreas Martini @ 4:09 PM   2 comments
sabato, settembre 23, 2006
23 Settembre
Happy birthday to... me!
posted by Andreas Martini @ 11:54 AM   3 comments
venerdì, settembre 22, 2006
Lo spettro del "mezzo maschio"
Da "I Cesaroni" la nuova mini-sitcom di Canale5:

Cesare Cesaroni (Antonello Fassari) spaventato dalla possibilità di scoprirsi gay, chiede al fratello (Claudio Amendola) se anche lui pensa che sia possibile. E lui risponde (trascrizione non fedele): "Tu gay? Ma tu sei un uomo vero!"

Spontaneamente mi chiedo, ma noi gay - consapevoli - non siamo uomini veri?

Se dovessi rispondere basandomi su quello che la televisione ci trasmette (dal mezzo maschio sputato da Maria de Filippi all'episodio appena raccontato) dovrei dire di no.
Fortunatamente io risponderei sulla base dell'intima conoscenza che ho dell'omosessualità. Ma non rispondo in realtà, perchè poi che significa essere un "uomo vero"?
posted by Andreas Martini @ 12:08 PM   3 comments
mercoledì, settembre 20, 2006
7000 visite in poco più di 8 mesi...

Grazie a tutti voi!
posted by Andreas Martini @ 11:00 PM   1 comments
lunedì, settembre 18, 2006
Manzione batte Binetti
Se l'intervista della Binetti vi ha fatto incazzare allora lasciate perdere le ultime dichiarazioni di un suo colllega della Margherita, Roberto Manzione.

La senatrice dell'Opus Dei aveva quantomeno ricordato che nel programma un minimo di regolamentazione delle coppie di fatto è previsto, il suo collega senatore- vicepresidente della Commissione Giustizia al Senato - premettendo che «non c'è fretta» sta mettendo a punto una proposta di legge sulle unioni di fatto "Prevedo una sorta di contratto di diritto privato sul modello francese che garantisca alcuni diritti alle coppie di fatto. Solo a quelle eterosessuali però...".

L'attività del senatore diellino è sicuramente troppo intensa e concentrata su questioni più importanti per pernsare alle unioni di fatto.
Ogni altro mio commento sarebbe ripetitivo e superfluo.

Fassino intanto ci vuole convincere che il Partito Democratico sarà un vero partito riformista come il Partito del Socialismo Europeo e ci vuole convincere della bontà del "confronto", che ha portato a quelle "acquisizioni unitarie", tipo la regolamentazione delle coppie di fatto. Se le decisioni di un futuro partito unico della sinistra saranno prese così unitariamente ribadisco il mio fermo "no" al PD.
Mostri come la Binetti e il Manzione non voglio che siano mai eletti, nemmeno per vie traverse, grazie ad un mio voto.
posted by Andreas Martini @ 12:48 PM   5 comments
domenica, settembre 17, 2006
Oriana Fallaci, amore e odio.
Oriana Fallaci se n'è andata.
Non ho letto molto di suo, ma sicuramente ho letto molto su di lei. Come i grandi scrittori, almeno giudizio su questo è sempre stato unanime, la scoprirò postuma.

Un motto di stima c'è sempre stato ma sempre frenato dalla consapevolezza che lei le persone come noi non le stimava, anzi...
Fu amica di Pier Paolo Pasolini, si impegnò per fare luce sulla sua morte, ma non ne condivise mai lo "stile di vita". Non so come il suo pensiero sui gay evolse, ma arrivò a paragonarci ai mussulmani. In uno dei suoi ultimi scritti disse di noi: "come i musulmani vorrebbero che tutti diventassimo musulmani, loro vorrebbero che tutti diventassero omosessuali".

Oriana Fallaci se n'è andata ed io scoprirò l'evoluzione del suo pensiero solo leggendo i suoi libri e recuperando i suoi articoli. Non posso infatti condizionare il mio giudizio sul suo pensiero solo basandomi sulla sua insensata rabbia verso i gay. Una rabbia che danni non ha provocato, pare. Quella anti-islamica, probabilmente, molti di più.

Naturlamente la sua "omofobia" mi colpisce più direttamente ma non può bastare e quindi, nonostante tutto, per ora, la stima rimane.
posted by Andreas Martini @ 12:41 PM   5 comments
mercoledì, settembre 13, 2006
Sull'intervista di Gay.it alla Binetti
Gay.it ha messo a segno un bel colpo: un'intervista di Roberto Taddeucci alla senatrice Paola Binetti.
Sapevo che non potevo aspettarmi chissà quale apertura - forse già aver concesso un'intervista ad un sito di e per gay lo è - però mi aspettavo altro da chi ha preparato le domande.
Mi accorgo di essete forse troppo critico e per di più pregiudizioso contro Gay.it, ma è pur vero che senza troppo andare a cercare il pelo nell'uovo mi è venuto spontaneo farmi qualche domanda... sulle domande.

Una critica rivolta soprattutto alla seconda parte dell'intervista. Se nella prima è sufficiente la difficoltà della senatrice a parlare di dati scientifici reali a rendere facile il compito all'intervistatore, nella seconda invece dove si parla di diritti per le coppie omosessuali è li che viene a mancare l'incisività e la focalizzazione su problemi reali.

Mi spiego. La Binetti conosce bene ciò che è scritto nel programma dell'Unione, pare sia lei l'autrice di quelle sette righe, è normale quindi che ribadisca che per lei sia sufficiente estendere i diritti individuali senza riconoscere quelli di coppia. Roberto Taddeucci incalza sulla questione della piena uguaglianza di libertà per le persone omo ed etero e le coppie che formano.

Ora, possibile che l'unico modo per dimostrare alla senatrice che tale parità di libertà non esiste è portare il caso di una coppia formata da uno dei due partner stranieri?
E' un caso reale e non risolvibile con la legislazione attuale non con quello che ha in mente la Binetti quando parla di coppie di fatto, ma se questo è il solo problema credo sia ovvio che poi la Binetti suggerisca di... arrangiarsi.

La Binetti è una scienziata è donna di cultura, non bastava incentrare il discorso sulla libertà, sulla pari dignità, sulla discriminazione? Non bastava farle notare che l'idea che lei ha e propugna di amore gay (poco duraturo e non fecondo) è ricca di discriminanti stereotipi?

La politica sì deve basarsi su fatti concreti, si deve dimostrare che questi problemi rappresentino un bisogno sociale. Ma se la signora Binetti risponde che basta "ristrutturare" l'attuale legislazione (e sul concreto ha in parte ragione) e vogliamo farle capire che a noi questo non basta, a che serve parlarle di un problema specifico di cui lei può dispiacersi ma di più non può fare?

A che serve poi scrivere un giusto commento all'intervista (soprattutto qui: Fino a quando una legge non verrà approvata tali coppie ufficialmente non esistono e il riconoscimento di diritti individuali (bisognosi solo di una ristrutturatina) non aiutano il progetto di una vita in coppia. ) in cui si dice quello che ho appena scritto se poi questo non lo si fa notare alla diretta interessata?

Con quale approccio si voglia insegnare il rispetto delle diversità e la non discriminazione non lo so. Si parla di combattare l'omofobia (ne parlerò nel prossimo post) e con che "armi" si pensa di poterlo fare?
posted by Andreas Martini @ 10:58 PM   2 comments
venerdì, settembre 08, 2006
Arcigay, cambio della guardia. Forse.
Ho creato così tanta aspettativa intorno a questa sorta di scoop ma credo non la meriti, visto che non sarà suffragato da nessuna prova tangibile, poichè derivante da pettegolezzi di strada. Io li ho prese per veri ma che solo il tempo o qualcuno realmente informato potrà confermare o smentire.

Insomma, si parla di successione alla presidenza di Arcigay nazionale. Sergio Lo Giudice, elettone presidente nel 1998, starebbe per ricevere una nomina in una qualche commissione (ministeriale) e per tanto lascerebbe la guida della "più grande associazione omosessuale italiana".
Quando mi è stato chiesto chi vedo papabile non ho potuto che rispondere Aurelio Mancuso che è già segretario nazionale - in pratica vicepresidente.
Non avevo però escluso Alessio De Giorgi. Ragionandoci però mi è sembrato "moralmente" impossibile: De Giorgi è insieme al marito Christian Pierre Panicucci propietario di Gay.it la più grande "associazione virtuale" gay italiana, sono inoltre gestori del Mama Mia (tristemente salito alle cronache un paio di settimane fa per lo stupro ad una ragazza lesbica) e credo di altri locali della Versilia, è inoltre presidente di Arcigay Toscana. Mettere lui alle guida dell'Arcigay sarebbe una palese dimostrazione di quanto l'"affaire gay" nazionale sia in mano ad una ristretta cerchia di persone.

Avevo pensato anche ad Andrea Benedino, coordinatore di GayLeft, consigliere comunale al Comune di Ivrea e membro della Commissione Politica all'ultimo congresso nazionale di Arcigay, quindi suo importante associato. Una sua Presidenza però cozzerebbe con l'idea di apoliticità che si vuole dare dell'associazione. Spero lo escludano.

Aurelio Mancuso è si già presidente della Liff (Lega italiana famiglie di fatto) fortemente voluta da Franco Grillini per sostenere il suo PdL sui PaCS, ma meno magnaccia del toscano e meno schierato politicamente del pupillo grilliniano.

Volendo dare un minimo di attendibilità alle mie supposizioni non posso che farlo riferendomi agli ormai pluridiscussi Stati Generali. Come mai da un lato parla una Presidente e dall'altro risponde un Segretario (nazionale) sostituendo un Presidente che il quel momento, che io sappia, non era impedito a svolgere il suo ruolo?
E non parliamo di uno scambio epistolare tra amici nè di una questione di poco conto, almeno per il movimento gay italiano. Se poi Lo Giudice voglia dimostrare il suo disinteresse alla cosa è libero di farlo, ma vorrebbe dire disinteressarsi ad un passo che io reputo importante per il nostro movimento e per tutta la nostra comunità.

Ripeto, sono consapevole di forzare un po la mano sulla faccenda solo per dare un minimo di concretezza al mio discorso, ma non posso certo dire che le cose Arcigay le svolga con una chiarezza tale da smentire le mie illazioni.

Ed anche qualora Lo Giudice non fosse nominato in nessuna commissione non credete che dopo 8 anni sia ora di cambiare?
posted by Andreas Martini @ 8:09 PM   6 comments
giovedì, settembre 07, 2006
I guess you better respect my choice
Parlavo giorni fà dell'anniversario del mio coming out in famiglia ed ora eccolo qua:

Naturalmente a me non è andata così! anche se il mio "mà so frocio" ha avuto un effetto abbastanza shockante!
Comunque era giusto per sdrammatizzare un pò! Buon divertimento... e se qualcuno fa un coming out davvero così mi contatti! :-)

P.S. nel prossimo post lo scoop di Pulcinella!
posted by Andreas Martini @ 1:59 PM   8 comments
mercoledì, settembre 06, 2006
Manca il buon esempio
Che strana coincidenza. Oggi durante il mio stage dovendo stampare alcuni articoli di luglio ho dovuto rivedere la rassegna stampa di alcuni giorni dello scorso luglio. In quei giorni era d'attualità il fervente dibattito sulla creazione del Partito Democratico: chi è sarà dentro e chi sarà fuori, quale strutturà dovrà avere, su quali basi ideologiche fondarsi e via dicendo. Leggo poi un virgolettato che a memoria non ricordo, qualcosa del tipo: ora si parli dei contenuti non solo del contenitore.
E così, chissà perchè, mi vengono i mente gli ormai famigerati Stati Generali del movimento gay. Mi viene in mente proprio la critica da cui è partito Aurelio Mancuso nella suo primo commento alla convocazione fatta dal Mieli a nome di tutto il "comitato promotore" romano.
Tema dell’incontro: sconosciuto. Indicazioni politiche e programmatiche: sconosciute. Volontà di costruire un percorso condiviso: non pervenuta, visto che Arcigay ed Arcilesbica (per chi è neofita le due sigle più importanti del movimento) non sono state nemmeno avvertite da una telefonata di cortesia.

Quanto è triste quella parentesi, ma andiamo avanti.
Anche per questo storico gay summit a Roma pare ci siano gli stessi problemi del nebuloso Partito Democratico.
Esordivo parlando di coincidenza. Eh si. Perchè torno a casa e come d'abitudine leggo Gaynews e non trovo nulla di nuovo sugli SG (ormai il tutto è confinato sul sito del Mario Mieli, anche lì senza rilevanti novità. Pare la corrispondenza tra Rosanna & Aurelio - che se non fossero la prima lesbica ed il secondo gay si potrebbe pensare che... - sia finita) ma trovo una riflessione sul Partito Democratico pubblicata da L'Unità, a firma Aurelio Mancuso.
Devo forse scrivere anche io all'Aurelio per esseri autoinvitato, senza telefonata di cortesia, nelle mie riflessioni?
No dai, lui analizzava altri aspetti del tema, io più che altro mi stavo concentrando su questo nemmeno tanto strano parallelismo e questa nemmeno tanto strana somiglianza tra i problemi del movimento gay e quelli del centrosinistra.
Un coalizione che non ha mai fatto fede al suo nome, l'Unione, e che a quanto pare fa proseliti anche in questo: la quasi totalità delle associazioni gay è di sinistra anzi, spesso legata dichiaratamente ai singoli partiti che compongono la coalizione, e come quei partiti difficilmente trovano una linea comune. Se poi ci mettiamo che i gay sono primedonne... e sembra ora pure le lesbiche. Ma ad insegnarcelo non ci voleva la Praitano ci aveva già pensato anni fa Imma Battaglia (sempre ricordando che i motivi del suo allontanamento dal Mieli furono ben altri...).
Tanto delusi dalla coalizione di governo e dal suo programma ma incapaci di non emularli anche nella peggiore dei suoi difetti: la disunità!

Insomma, lo scambio epistolare sembra finito con l'Arcigay che continua "a tirarsela". Dopo aver sollevato il polverone, in alcuni punti condivisibile, non ha ancora fatto sapere se parteciperà o meno. Tutto per una mancata "telefonata di cortesia"?
Una non partecipazione sarebbe stupida presunzione, che comprometterebbe l'ottenimento di una linea politica seria, condivisa da tutto il movimento, un imperdonabile mancanza di rispetto verso i molti gay che vorrebbero essere rappresentati da gente seria e non da militanti dive.
[Mi sento in dovere di citare e ringraziare FireMan che con il commento al post precedente ha fatto un importante chiarimento su quando nacque l'idea di convocare gli Stati Generali. FireMan: mi sa che però io nel merito dell'isolazionismo di Imma Battaglia ci voglio entrare... o fallo tu che sicuramente conosci gli eventi meglio di me!]
posted by Andreas Martini @ 12:47 AM   1 comments
lunedì, settembre 04, 2006
Gli Stati, i Generali... e le Primedonne
Quando a febbraio fummo costretti a celebrare la morte dei PaCS ci fu qualcuno che invitò tutti ad una seria riflessione di tutto il movimento gay e propose la convocazione degli cosiddetti "stati generali". Ma era troppo presto. Qualcuno non voleva ancora staccare la spina. Avrebbe significato dichiarare fallimento. Il fallimento di una linea politica portata avanti per anni, forse più di cinque. Durante il lungo governo Berlusconi si erano gettate le fondamenta, certi che un successivo governo di centrosinistra avrebbe trasformato in un bell' "istituto". E invece niente. Ma ripeto non si poteva alzare bandiera bianca. Anzi tra i primi progetti depositati in questa nuova legislatura c'è il Pdl di Grillini sui PaCS, che ultimamente ha stimato che entro un anno e mezzo l'italia saranno approvati.

Dicevamo degli Stati Generali. L'idea di Sciltian Gastaldi fu subito bocciata. Poi arrivò il Torino Pride e nella conferenza stampa di apertura qualcuno propose una grande manifestazione unitaria a Roma e rispuntarono fuori gli Stati Generali. Chi si schierò da subito contro entrambe le proposte? Il papà dei PaCS, naturalmente.

Come quella proposta pare presto si concretizzerà ma i bastoni tra le ruote, quelle polemiche tra primedonne non mancano. Eh sì perchè pare che dell'incontro, fissato dalle associazioni romane per il 30 settembre, non sia stato avvertito l'Arcigay. Nè uno chiamata, un'email, un sms.
Aurelio Mancuso stizzito fa notare la cosa in una lettera aperta al Moviemento gay, condendo il tutto con sarcasmo sulla poca concretezza dell'incontro proposto da Rosanna Praitano (Mario Mieli).
A onor del vero io ho saputo della "convocazione" solo attraverso la risposta di Mancuso. Non so quali canali di diffusione della notizia il Mieli abbia utilizzato, ma non dimentichiamo che io sono un comune mortale e quindi che non saputo subito la notizia è quasi scontato. Tant'è che molto probabilmente l'evento sarà a porte chiuse, esclusa cioè la partecipazione di singoli. Io comunque mi impegnerò ad esserci.

Mancuso scrive, Praitano risponde, Mancuso risponde a sua volta e poi credo che pure Praitano non passi la mano. Il succo di questo scambio epistolare? La solita guerra tra primedonne. Che se volete potete seguire sul sito del Mario Mieli.

A parte il sarcasmo che non manca nemmeno nelle mie parole io spero che questi famosi Stati Generali ci siano e se riuscissero a portare qualche risultato concreto credo che non dispiaccia a nessuno.
Sapete perchè ha a farsi portavoce dell'Arcigay è stato Mancuso e non il suo presidente? Non è un gran segreto... ma lo svelerò comunque in un prossimo post!
posted by Andreas Martini @ 1:36 AM   5 comments
sabato, settembre 02, 2006
Sto per tornare....
posted by Andreas Martini @ 10:03 PM   1 comments
Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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