Gay al voto!

Coming soon

I miei video
Top posts
Sostengo
Tribute
mercoledì, gennaio 30, 2008
Tra i valori del PD solo persone, niente coppie
Prime indiscrezioni sul manifesto dei valori del Partito Democratico le si possono leggere solo su Gay.it - e non è difficile intuire perchè solo lì -, dove si dà grande risalto alla presenza di richiami più o meno forti alla laicità e alle unioni civili. Su queste ultime si legge: "In questo quadro, vanno riconosciuti i diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto".

Sbaglio o sono esattamente le stesse parole presenti sul programma dell'Unione, per altro non attuato? Molto sinteitcamente, a caldo, mi chiedo: perchè si criticò quel programma, anche sullo stesso Gay.it, ed invece si esalta questo manifesto?
Anche qui non è difficile intuire la risposta, che è la stessa all'intuizione di poche righe più su.

A parte il prevedibile sostegno di Gay.it al PD, sono convinto che in pochi si faranno di nuovo gabbare da queste parole, ormai prive di senso, e altrettanto pochi - forse qualche amic* dei quattro eletti nella costituente - riversaranno le loro speranze in questo "nuovo" partito democratico!

Etichette: ,

posted by Andreas Martini @ 8:03 PM   1 comments
Io, giovane socialista
Da oggi sono iscritto alla



Come si dice, meglio tardi che mai! Che poi non è così tardi... considerando che per i Socialisti si è giovani fino a 32 anni!

Etichette:

posted by Andreas Martini @ 12:51 PM   0 comments
lunedì, gennaio 28, 2008
Gay.tv non distingue tra siciliani e mafiosi
Gay.tv, non si smentisce e cade nei soliti clichè padani: già nel settembre 2007, parlando di italiani che danno il peggio di sè quando sono in vacanza, aveva fatto l'equazione maleducazione = terroni, ora, parlando dei nuovi concorrenti del Grande Fratello, definisce la famiglia siciliana: "Una famiglia un clichè. Per non sottolinearlo, vengono fatti entrare con delle ceste piene di aglio, peperoncini, salami, formaggio, friscaletti, pizze, mandolini, mafia."

Per sottolinerare, oltre il clichè in cui voi stessi siete caduti, vi faccio notare che quanto meno pizza e mandolino sono "simboli" di una altra cultura regionale. Per il resto continuo a chiedermi come la famiglia si possa essere portata dentro la mafia, li state forse accusando di essere mafiosi?

Etichette:

posted by Andreas Martini @ 8:10 PM   2 comments
domenica, gennaio 27, 2008
Nei campi di sterminio....
... Dio è morto. Coi miti della razza Dio è morto.

Oggi ho scoperto la canzone di Guccini, hit dei nomadi e di recente interpretata da Fiorella Mannoia.
Qualcuno su aspettava che io scrivessi riscoperto, ma ammetto la mia ignoranza, non l'avevo mai ascoltata (che è diverso da sentire) prima... conoscevo l'aforisma, sapevo che c'era una canzone ma ripeto non la conoscevo bene.
Oggi in macchina con la famiglia ho messo il cd di Fiorella Mannoia che ho masterizzato un mesetto fa per papà e l'ho scoperta... quando poi ha parlato dei campi di sterminio e dei miti della razza ho fatto caso che non potevo conoscerla in un giorno più azzeccato.

La canzone parla anche di un Dio risorto... allo stato attuale mi sembra che tutto questo, nel senso della canzone, non è ancora successo!

Etichette: ,

posted by Andreas Martini @ 11:55 PM   2 comments
giovedì, gennaio 24, 2008
Meglio frocio che mastelliano
16:03 Malore di Cusumano il Aula per le urla di Barbato

Al termine del suo discorso nell'aula del Senato il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano si è sentito male. Il malore è arrivato dopo che il capogruppo del Campanile Barbato è entrato in Aula e andandogli incontro gli ha urlato in faccia "Pagliaccio, venduto". In aula intanto era scoppiato l'inferno con insulti - "cesso", "troia" e "frocio" - indirizzati a Cusumano. Il senatore è stato soccorso da colleghi e commessi, mentre il presidente Marini ha sospeso la seduta per cinque minuti. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi circondato dai colleghi, in attesa dell'arrivo del me


16:21 Gagliardi denuncia gli insulti contro Cusumano

La senatrice di Prc, Rina Gagliardi, giornalista, inizia il suo intervento in Aula dando la solidarietà al senatore Nuccio Cusumano apostrofato in vario modo dai colleghi e in particolare dal senatore di An, Nino Strano, che dopo l'annuncio di dare la fiducia a Prodi lo ha apostrofato "checca squallida"


Che dire, da queste parti non si è del tutto convinti che la scelta migliore sia dare la fiducia al governo Prodi, ma di fronte a questo tipo di attacchi e di insulti, non rimane che rispondere, senza troppa originalità e abbastanza ovviamente (perchè tutto si può essere tranne che froci e udeurini), con meglio froci o checche (squallido a mio avviso è chi difende ancora Mastella) che udeurini mastelliani!

Cusumano sarà un traditore secondo qualcuno, un voltagabbana per noi altri, ma frocio o checca che c'azzecca?
posted by Andreas Martini @ 4:23 PM   2 comments
mercoledì, gennaio 23, 2008
Festeggiamenti
Oggi il mio nonnetto compie 92, ma non è questo quello che voglio festeggiare qui, anche perchè anche il semplice augurio mandato da qui non gli arriverebbe. La telefonata, la cosa a cui teneva di più, è stata fatta, ancora più felice lo farà averci a pranzo domenica e così sarà. Nonostante tutto, per quanto valga, auguri nonneto!

Invece i festeggiamenti a cui mi riferisco e che hanno valore su questo blog sono tre, più o meno tutti autocelebrativi: il compleanno del blog, che lo scorso 9 gennaio ha compiuto due anni, il superamento di quota 30.000 visite e, soprattutto, l'iscrizione, perfezionata oggi, al Master in Giornalismo dell'Università di Tor Vergaya... ops Vergata!

L'anno sarà cominciato male con il furto del computer ma essere entrato al Master, tra l'altro con un ottimo risultato in graduatoria, ha riportato il sereno sul presente!

Per quello che concerne i traguardi di questo blog non posso che dirmi ad maiora e ringraziarvi per essere stati con me fino ad ora e spero vogliate continuare a farlo, nonostante non possa garantirvi, e si è visto, un regolare aggiornamento del blog! Grazie!

P.S. quanto so formale lo so.... ma un pò ce piace!

Etichette:

posted by Andreas Martini @ 6:54 PM   3 comments
giovedì, gennaio 17, 2008
Il boomerang domenica ci farà male
Come ho già scritto c'è poco da festeggiare per la rinuncia del Papa ad intervenire oggi alla Sapienza. Che i Porporati siano degli astuti strateghi lo sapevamo e Paolo Rodari, sul Il Riformista di oggi, ce lo dimostra con i fatti: Ruini ha esortato a dimostrare solidarietà al Papa domenica prossima partecipando all'Angelus in Piazza San pietro sapendo che domenica prossima non è un giorno qualsiasi. E' infatti la giornata diocesana della scuola cattolica, questo significa che è "un giorno in cui la piazza San Pietro avrebbe comunque dovuto essere parecchio affollata". Se ci si aggiungerà "qualche" studente universitario e tutti quelli che faranno a gara a manifestare solidarietà al pontefice, beh, l'effetto mediatico è assicurato: si strariperò in via della Conciliazione e tutti sentiremo parlare di una Roma solidale con il Papa.

Per un'analisi ben ragionata sull'astuzia ruiniana vi consiglio di leggere per intero l'articolo di Rodari.

E intanto lasciamo che i collettivi festeggino con qualche fumogeno rosso e qualche ora di tensione intorno alla città universitaria. Se poi riuscissero a trovare un pò di tempo per pensare a come rimediare a st'inculata (il francesismo è d'obbligo)...
posted by Andreas Martini @ 11:39 AM   12 comments
martedì, gennaio 15, 2008
Benedetto XVI è peggio di Ahmadinejad?
Da subito sicuro che un intervento del Papa all'inaugurazione dell'a.a. dell'Università La Sapienza fosse paradossale per le sue idee sulla scienza e per quello che si legge, a proposito di pena di morte, sul Catechismo della Chiesa cattolica, non mi sono, però, mai del tutto convinto che la sua lectio magistralis fosse d'annullare. Contestare, ostacolare, criticare, sì. Ma da annullare no.
Per quel semplice motivo, banale e, purtroppo, strumentalizzato, che è la libertà di pensiero. Il pensiero non lo si annulla, lo si controbatte. Basterebbe questo se non fosse che, proprio perchè banalizzato e strumentalizzato, quel motivo perde di valore e se non fosse che sono anche io cosciente che offrire uno risonante spazio senza contraddittorio ad uno che di spazi e di risonanza ne ha già tanti significa voler dare una chiara scelta baciapile del Rettore de La Sapienza. Motivo in più per contestare, per ribadire che gli studenti ed i professore vogliono un'università laica, ma non per chiedere l'annullamento. Anche se la laicità, a mio avvico, ci entrava comunque poco.
Alla fine, come chiedevano i fisici ed i collettivi, Ratzinger ha annullato la sua lezione.
Purtroppo si è caduti, anzi, come laici e laicisti, siamo caduti (ancora una volta) nella trappola dei peggiori nemici della libertà e del provocatore Rettore Guarini. Non era forse un piano premeditato, ma alla fine ne hanno tratto un indiretto vantaggio loro. L'unica vittoria era quella di poter manifestare all'interno dell'università.
Chiaro, come dice il titolo dell'editoriale di GayToday, "meglio anticlericali che ignoranti", ma a questo punto siamo sia anticlericali che ignoranti.

Prorpio ora, da un breve conversazione con un amico, mi sovviene un parallelismo che ho richiamato nel titolo: ma se Ahmadinejad è potuto intervenire alla prestigiosissima Columbia University, perchè Ratzinger non è potuto intervenire a La Sapienza?
Che gli studenti e professori americani siano più stupidi degli italiani? Non credo. Loro hanno contestato e boicottato la decisione dell'università, ma facendolo parlare hanno avuto il piacere di poter ridere in faccia al presidente iraniano quando ha detto che in Iran gli omosessuali non esistono. Organizzare qualcosa del genere anche a Roma era davvero impossibile? o semplicemente troppo difficile da pensare (o addirittura copiare) per le piccole intelligenze collettivistiche?
posted by Andreas Martini @ 7:38 PM   10 comments
sabato, gennaio 12, 2008
Io non ci sarò

Domenica prossima alla commemorazione di Alfredo Ormando non ci sarò.
Chi mi consoce può immaginare che questo gesto per me non sia dovuto a problemi contingenti, impegni improrogabili o al morettiano dilemma. Non ci sarò per scelta.
È il decimo anniversario del suo suicidio in Piazza San Pietro e per questo, lo so, sarebbe ancora più importante partecipare, ma non lo farò.
La commemorazione di Alfredo Ormando non è mai stata centrale per il movimento GLBT, ma negli ultimi anni ho sempre cercato di esserci: perché da quando ho scoperto la sua figura e il suo gesto, l’ho sentito molto vicino a me, giovane studente ancora alle prese con il difficile percorso d’accettazione, complicato proprio da una ancora fervente fede cattolica.
Una vicinanza, dicevo, che ho sempre voluto dimostrare con la partecipazione alla commemorazione nella piazza antistante il Colonnato di San Pietro. Per me era simbolico esserci, aldilà dei numeri, aldilà della visibilità della manifestazione stessa.
Ora sono stanco. Stanco di partecipare a manifestazioni deprimenti e per pochi intimi (per usare un eufemismo). Stanco perché quest’anno, che ricordo di nuovo è il decimo anniversario della morte, un sit in, che a conti fatti è il solito pro forma non è più, per me, tollerabile. Si pensa già e solo alla manifestazione del 15 marzo, l’ennesima – per quanto possiamo vedere noi semplici membri della comunità – organizzata per l’idea di qualcuno, lanciata prima ancora che altri potessero proporre altre idee. Arcigay (e pochi altri) propone, se gli altri vogliono sostengono.
L’importanza della ricorrenza, la delicatezza del momento storico, la necessità di essere continuamente visibili, di entrare nel dibattito pubblico e di farci conoscere e far conoscere la storia del nostro movimento e dei singoli personaggi, avrebbe dovuto prevedere una manifestazione più forte, organizzata, partecipata.
Molti, anzi la stragrande maggioranza, non sanno nemmeno chi sia Alfredo Ormando. A loro per primi va fatta conoscere la nostra storia.
La colpa di questa diffusa lacuna non è di nessun’altro se non di chi la sua memoria ed il suo ricordo non li hanno saputi mantenere vivi, eccezion fatta per il preziosissimo, ormai scomparso, Massimo Consoli. Mi auguro, a questo punto, che non tocchi a lui lo stesso oblio!
Per altre manifestazioni, più politiche e quindi contingenti, a cui si teneva di più, si è partiti con molto anticipo, sapendo che per muovere più gente è necessaria un’organizzazione pianificata e preventiva. Per fare due soli esempi: Diritto Ora e il Roma Pride.
Quest’anno come tutti gli altri anni Arcigay Roma si sta arrabattando per ricordare Ormando con qualcosa all’ultimo minuto. A poco servirà il dibattito collaterale su omosessualità e religioni, che prevedibilmente sarà desertico. A poco serve il richiamo formale di Fabrizio Marrazzo: “L'iniziativa per il decennale della sua morte sarà una grande occasione di confronto e di crescita culturale”. Parlare di grande occasione è pura ipocrisia quando si è fatto poco per fare in modo che fosse tale.
La memoria di Alfredo richiedeva e meritava, già negli altri anni, qualcosa di più. Si può non condividere il suo gesto, ma non si può nascondere che è stato un precursore dei tempi: chissà cosa avrebbe fatto in questo periodo di recrudescente omofobia cattolica; chissà cosa sta pensando ora che ci guarda incapaci di contrastarla.
Proprio su queste pagine con i primi editoriali del 2008 si discute e ci si interroga sulla definizione di movimento, sulla sua reale e concreta presenza. E di conseguenza su queste stesse pagine si è trasposto il dibattito asfittico tipico delle associazioni GLBT, con l’unica differenza che qui a farlo sono singoli militanti o cittadini: ci si accusa reciprocamente di mancata coerenza, si denigra chi si affaccia con timidezza all’impegno per la comunità, si millanta una presunta, e non meglio specificata, superiorità di chi ha partecipato a tutte le manifestazioni o di chi usa il proprio nome o la propria faccia.
Ci si dovrebbe impegnare a far conoscere e ad unire per convincere anche chi, per varie ragioni, percorre lentamente sia il percorso sia di accettazione di sé, sia quello verso un impegno concreto e visibile all’interno del movimento e invece, ancora una volta, si sta sprecando tempo in un confronto, forse stimolante, ma tutt’altro che produttivo.
Chi andrà, farà la solita magra conta e sarà pronto a sentenziare la “vigliaccheria” di chi non c’era. Chi non andrà, vedrà come al solito, un movimento allo sbaraglio, un gruppetto sparuto di attivisti – che visti da fuori possono sembrare anche un po’ patetici. Percepirà un qualcosa che non lo attraeva prima e che continuerà a non attrarlo. Qualcosa che non lo spingerà a fare lo scatto in più: nulla spingerà il dubbioso a provare a sentirsi parte di un soggetto sociale più grande, unito, visibile. Forse perché questo soggetto sociale non esiste?
Esiste, invece. Ne sono convinto: basta riuscire finalmente e definitivamente a mettere da parte i propri interessi particolari e cominciare a lavorare per qualcosa che interessi tutta la nostra comunità.
Continuerò a lavorare per un movimento organizzato e unito, senza porgere il fianco a coloro che, stretti nella loro superbia e nel loro protagonismo, preferiscono andare in piazza e ergersi a giudici tra buoni e cattivi.
Contatemi tra coloro che non saranno in piazza, io sarò a onorare la memoria di Alfredo cercando di conoscerlo e cercando di farlo conoscere al numero maggiore possibile di persone. A partire da quelle che mi hanno appena letto e che, spero, incuriosite cercheranno qualcosa su di lui.

Etichette: ,

posted by Andreas Martini @ 3:00 PM   1 comments
giovedì, gennaio 10, 2008
Aforismi contemporanei
La legge non impedisce certo a quelli che credono di guadagnarsi il cielo, ma non può obbligare quelli che non credono a vivere in un inferno

Andres Torres Mora, consigliere di Zapatero (citato su "il Riformista" del 10 gennaio 2008)

Etichette: ,

posted by Andreas Martini @ 11:16 AM   1 comments
sabato, gennaio 05, 2008
I'll be back
Questo blog, al contrario delle apparenze, è vivo. E' solo che il suo blogger ha vissuto una piccolissima tragedia personale: il 2 gennaio mi hanno rubato il pc portatile!
A pensarci così lucidamente è esagerato definirla una tragedia, ma l'ho vissuta come tale: una gran parte della mia "vita" è andata persa. Alcune cose le recupererò, il pc si ricomprerà, ma sarà come imparare a dormire in una casa nuova.... riuscivo a scrivere ed a fare cose solo su quel pc, ora devo abituarmi a farlo sul primo che mi capita. Era la mia ombra, riempivo la sua borsa all'inverosimile ma me la scarrozzavo ovunque.... una delle poche volte che l'ho lasciata in macchina me l'hanno fottuto! Un buon inizio d'anno, che dire!

Poi c'è pure un importante impegno universitario che mi occupa la quotidianeità a partire dal cervello e allora.... I'll be back, soon!

Etichette:

posted by Andreas Martini @ 7:39 PM   3 comments
Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
  • Profilo, email, contatto MSN
  • Chi sono (il mio primo post)
  • Perchè lo pseudonimo
  • Blogs
  • Alba Montori
  • Anellidifumo
  • Chiara Lalli
  • ConsorzioManzetti
  • Cristiana Alicata
  • Disorder
  • Famiglia Fantasma
  • Fate
  • Fine delle Danze
  • FireMan
  • GlitterLifeStyle
  • Lampi di pensiero
  • La Voce Libera
  • Leppie
  • NanoMondano
  • NeroInchiostro
  • Psikiatria80
  • QueerBlog
  • Rikkardino
  • Sky's Blog
  • SpiceBoy
  • Teo in America
  • Une belle histoire
  • VillageBlog
  • Previous Post
    Archives
    Copyright

    I contenuti inediti (articoli, foto, video, etc.) di questo blog, che siano opera del suo autore, sono pubblicati sotto una licenza Creative Commons. Se riprodotti altrove, la loro paternità va attribuita specificando il nome dell’autore e il titolo di questo blog, e inserendo un link all’originale o citandone l’indirizzo. I commenti e ogni altro contenuto inedito qui ospitato sono di proprietà dei rispettivi autori. I contenuti già editi altrove sono di proprietà dei detentori dei relativi diritti.

    Counters



    Locations of visitors to this page

    BlogItalia.it - La directory italiana dei blog

    Template by

    Free Blogger Templates

    BLOGGER