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giovedì, maggio 31, 2007
La pedofilia è un reato soprattutto "familiare", ditelo a quelli di FN
La pedofilia, lo sappiamo, è un'emergenza sociale che riguarda tutti. Riguarda, purtroppo, in particolare anche noi gay visto che continuamente, soprattutto da Oltretevere, continuano ad associare l'omosessualità (maschile) alla pedofilia.
Di solito l'opinione pubblica si risevglia, su determinati temi, quando qualche fatto di cronaca irrompe nei tg ed occupa pagine e pegine dei quotidiani. E' questo il caso di questi giorni, con i fatti della scuola di Rignano. E allora Forza Nuova (non c'è bisogno di presentazioni) cavalca l'onda ed indice una fiaccolata a Roma, contro la pedofilia.

E' chiaro che non è assolutamente mia intenzione pubblicizzare la manifestazione.
Parteciperei sicuramente ad una manifestazione contro la pedofilia.... ma ad una organizzata da FN - che sono i primi a non volere noi - mai!
Vi ho pubblicato il manifesto, che è ormai un pò su tutta Roma, semplicemente per rendervi più chiaro quello di cui sto parlando cioè dello slogan adottato dagli estremisti di destra. "Nessuno tocchi mio figlio", a parte l'evidente richiamo all'associazione radicale "nessuno tocchi caino", la cosa assurda è il richiamo ai figli, quindi alla famiglia.
Non sanno forse quelli di Forza Nuova che "la pedofilia e le violenze sessuali sui minori restano reati in prevalenza 'familiari', anche se Internet ha contribuito ad aumentare le possibilità di adescamento". "Statisticamente l'ambiente più a rischio è proprio la famiglia e questo costituisce un ostacolo alle indagini di non poco conto" (Ansa, 06-11-06).

Avevo voglia di scrivere una provocazione. Ho pensato, poi, però, che avrebbe offeso troppe persone e la sensibilità di molti. Ma credo possiate immaginere quale ipocrita contraddizione, almeno a livello comunicativo dello slogan, ci sia

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posted by Andreas Martini @ 11:20 AM   5 comments
mercoledì, maggio 30, 2007
Festa Sui Generis
Sui Generis è un collettivo TLGBQ (la nuova formulazione dell'acronimo è loro) che si riunisce alla Sapienza ma che raccoglie studenti universitari di tutte le università romane. Il nome, e la scelta di mettera la T di transgender al primo posto dell'ormai noto acronimo con cui si identificano i gay le lesbiche i bisessuali ed i transessuali di tutto il mondo, definisce una particolare attenzione che il collettivo studentesco pone sulla realtà del transgenderismo.


Pur avendo partecipato ad una delle loro prime riunioni, poi impossibilitato per mancanza di tempo, non ne ho mai parlato. Cogliendo l'occasione di una festa che hanno organizzato per il prossimo 5 giugno colgo l'occasione per introdurveli. Anzi lo faccio fare a loro stessi attraverso il flyer della suddetta festa ed un testo scritto da loro. E' chiaro che è importante parteciparvi!



TLGBQ non è solo un acronimo... è una sigla che denomina soggetti trans, lesbo, gay, bisex, queer, perché nella realtà in cui viviamo, troppo spesso, la scelta sessuale è obbligata dai giudizi e dagli stereotipi della società. Non accettare la sessualità imposta, eteronormata, così quanto la normalizzazione, è per noi indispensabile per proporre invece un'identità che superi gli schemi e dia voce alle molte forme di espressione di sé "sui generis". Violenze, attacchi, insulti: recentemente delle donne sono state stuprate perché lesbiche, ragazzi gay picchiati e insultati per strada, scritte omofobe sono state fatte sui muri della casa di una coppia di lesbiche di Brescia e contro delle studentesse lesbiche nei nostri licei, mentre transessuali e transgender vivono quotidianamente sulla propria pelle le discriminazioni e la difficoltà di affermare la propria libera scelta di identità altra. Omofobia, transfobia, sessismo e pregiudizio nei confronti delle persone transessuali, lesbiche, gay sono dunque ancora una costante nel mondo in cui viviamo e si alimentano nella società reale anche grazie ai dettami della chiesa e di chi, nella classe dirigente politica, si fa portatore di idee reazionarie volte alla conservazione dell'identità eterosessuale che si esprime nella famiglia tradizionale e non ammette altre forme di scelta sessuale. E' solo attraverso momenti di auto-organizzazione, fatti di campagne e iniziative di visibilità, discussioni aperte a tutti e tutte, elaborazione ed azione, agitazione e lotte reali, che i soggetti TLGBQ possono incidere sulla realtà per sconfiggere quelle idee reazionarie. Essere un collettivo TLGBQ sui generis significa rivendicare il diritto di scegliere la propria identità di genere e di ESPRIMERE LA PROPRIA SESSUALITà LIBERAMENTE.

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posted by Andreas Martini @ 4:20 PM   2 comments
Tra buoni e cattivi
Le notizie, quelle buone in sè per sè, stentano a farsi vedere. Gli unici spiragli positivi continuano ad arrivare dalle adesioni al prossimo Roma Pride. Si registra il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità (la sempre vicina Barbara Pollastrini), si registra l'adesione e la precista non partecipazione del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, e si prospetta il patrocinio del Comune di Roma.

Le brutte notizie, poi, non mancano mai! E non mancano di venire, più o meno, dalle stesse persone. Per i soliti noti c'è Luca Volontè, che commentando il tristissimo episodio di Mosca scrive: Guarda che can can per un piccolo fermo di polizia a Mosca.
Per le new entry ( per lo me no a me era quasi del tutto sconosciuta) nella lista degli omofobi c'è Anonella Rebuzzi, senatrice di Forza Italia: "anche se i metodi brutali vanno condannati, certamente i cittadini di Mosca hanno percepito la manifestazione dei radicali come un'offesa alla loro cultura e alla loro religione".

Tra soliti noti e new entry rimangono dei casi isolati intorno ad un coro bypartisan di solidarietà a Luxuria, Cappato ed agli attivisti glbt russi. Ma non lascia comunque pensare? Se le parole omofobiche vanno quanto meno apprezzate per la schiettezza, in nome della libertà d'opinione-espressione, allora i cori di solidarietà di altri illustri forzisti e democristiani viene da pensare, di conseguenza, che siano ipocriti.

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posted by Andreas Martini @ 12:02 PM   1 comments
martedì, maggio 29, 2007
Si ricomincia....
Riprendere il "filo del discorso", dopo una settimana fuori dalla realtà, è difficile. Soprattutto considerando che non è stata una settimana facile. Tra Conferenza sulla famiglia e relative manifestazioni gay di protesta, le solite parole poco chiare e cerchiobbottiste del Presidente Napolitano, Gay Pride russo e relativi attacchi nazi e Roma Pride ed il balletto di adesioni e polemiche, ne sono successe di cose. Non so se mi conviene ricominciare da qui, è stato detto molto, da tanti e rischierei solo di ripetere le loro parole. E' chiaro che comunque sono deluso, incazzato, indignato.

C'è una cosa che però mi ha risollevato stamattina. Tra diluvio e disagi dei mezzi pubblici ho visto i primi manifesti del Roma Pride del 16 giugno. Sono così contento che già da ora si pubblicizi la cosa. Ero fiducioso sulla partecipazione, voglio esserlo ancora di più. Le carte in regola ci sono tutte.

Senza dimenticare i gravi fatti della settimana scorsa, voglio poter ricominciare a postare con delle belle notizie. Spero che ne arrivino!
posted by Andreas Martini @ 12:08 PM   2 comments
venerdì, maggio 25, 2007
Vacanze
Sono vivo!
Per qualcuno non me le meritavo, ma la mia psiche era convinta di si.... insomma una settimana di vacanze alle Mauritius!

Ci si rivede su questi schermi da lunedi' in poi!

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posted by Andreas Martini @ 6:28 PM   2 comments
venerdì, maggio 18, 2007
Con Federico Barbarossa!
La notizia è di qualche giorno fa, non ho avuto modo di commentarla (anche perchè evito di commentare ogni c****ta che dicono da Oltretevere) e lo faccio oggi così:

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posted by Andreas Martini @ 3:24 PM   0 comments
giovedì, maggio 17, 2007
Nichi Vendola: desiderio di paternità e adozioni gay
MILANO — Per Nichi Vendola la privacy è un tesoro da nascondere. Della sfera personale non parla volentieri, né è mai apparso in pubblico con il suo compagno. «Non sono un prodotto piccante per polemiche politiche», dice. Le questioni private, insomma, devono restare tali. Eppure in questi giorni qualcosa è cambiato. La parete di riservatezza che lo protegge da quando guida la Regione Puglia è caduta: «Vorrei essere padre», dichiara esprimendo così un «desiderio di genitorialità». Qualcosa di più complesso della cruda biologia: «Il sangue non c'entra — specifica — per me la paternità non è un dato fisiologico, limitato al proprio seme». È una questione d'amore: «Allevare un figlio significa accudirlo, conoscerlo e ascoltarlo». Ed è per questo che pensa all'adozione: «Del resto dal punto di vista del genitore non credo possa esserci differenza tra un figlio adottivo e uno naturale».

Continua...

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posted by Andreas Martini @ 12:15 PM   2 comments
martedì, maggio 15, 2007
Due sfide coraggiose. #1
Dopo il weekend dello scontro tra tra le piazze e nonostante l'annunciata sconfitta della piazza laica, il movimento gay italiano prende coraggio e lancia due grandi sfide: la conquista di Piazza San Giovanni e l'estensione del matrimonio ai gay.
Per ora parliamo della prima.

Il comitato promotore del Roma Pride 2007, previsto per il 16 giugno prossimo, ha ufficializzato il percorso proposto alla Questura e che non ha incontrato ostacoli: partenza da Piazzale Ostiense e arrivo a Piazza San Giovanni. Un percorso lungo e prevedibilmente faticoso sotto il sole di giugno che richiama, nei sui punti di inizio e fine, una precisa simbologia: dallo stesso piazzale partì il "mitico" World Pride 2000 e la piazza in cui si concluderà è appena stata scenario della più grande manifestazione cattomofoba della storia italiana. C'è voglia, insomma, di bissare il grande e inaspettato successo di sette anni fa e di farlo attraverso la conquista della piazza. Certo, sui numeri, anche questa è una battaglia persa in partenza ma non per questo la sfida deve perdere di valore. Anzi! Deve essere un sprone per tutti, glbt e non, affinchè la manifestazione abbia successo.
Giudico quindi positivamente questa scelta coraggiosa. Perchè sta già suscitando molte polemiche (da parte dei cattolici - naturalmente - e dei fondamentalisti cattolici del PD) che non possono che giovarci. Infatti fu proprio sulla scia delle stesse polemiche (sempre dei cattolici e del governo timido - ricordate Amato cosa disse?) che nell'anno giubilare si ottenne quel grandioso risultato (. E' quindi importante, dal punto di vista strategico, riuscire a provocare polemiche. Ci si potrebbe ritorcere contro ma non è giusto giocare fino in fondo?
Sarò troppo ottimista, forse. Ma ho venticinque anni e credo a questa età sia giusto esserlo soprattutto quando in generale sono molto disilluso. Voglio partire a mille, convincermi che sul serio saremo 200mila persone. Secondo me ci sono tutte le carte in regola, il mio "perchè" per esempio. E se poi invece sarà un tonfo? Mi preparerò anche a questo, just in case!

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posted by Andreas Martini @ 8:55 PM   0 comments
lunedì, maggio 14, 2007
Sex Crimes and the Vatican (sub. Ita)
Il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama il “Crimen Sollicitationis” e un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno. (traduzione di Bispensiero.it)





I video non hanno bisogno di essere commentati ma solo di essere diffusi a più gente possibile, soprattutto a chi era in piazza San Giovanni lo scorso 12 Maggio!

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posted by Andreas Martini @ 7:59 PM   0 comments
Riflessioni, poche e confuse, sul "coraggio laico".
Andando verso Piazza Navona per la manifestazione indetta dalla Rosa nel Pugno (nome rimasto solo per chi volesse riassumere in un’unica sigla i socialisti ed i radicali o per qualche nostalgico come me) continuavo a chiedermi perché in Italia ad essere laici ci vuole coraggio. Non mi sono dato immediatamente una risposta, perché non ci sono riuscito. Non siamo mica in un regime religioso, dove se non segui la religione di stato sei condannato all’inferno in terra. Il dubbio è rimasto per tutto il tragitto sul tram e poi fino alla piazza. E nemmeno arrivato lì me lo sono riuscito a levare.
L’unico coraggio con cui io sono andato lì ieri è quello delle mie idee e delle mie convinzioni. Le stesse di almeno un milione di persone che alle ultime elezioni hanno votato la Rosa nel Pugno. In quella piazza però di persone ce ne erano, come prevedibile, molte meno, un paio di decine di migliaia, a dir tanto.
Oggi a quella mia domanda risponde Eugenio Scalari su Repubblica: “La sproporzione delle forze in campo era evidente e proprio per questo è stata usata la parola coraggio”.
Io rimango convinto che di coraggio ne debbano aver avuto anche i promotori e tutto il milione (?) di partecipanti del Family Day! Coraggio nel dire che non sarebbe stata una manifestazione “contro” ma “per”, che sarebbe stata una manifestazione senza colore politico, che sarebbe stata una manifestazione moderata e non discriminatrice. Ogni singolo politico presente, ogni singolo intervento e gran parte degli slogan hanno contraddetto tutti i buoni propositi. Non avranno nemmeno il coraggio di ammetterlo ora che la piazza ha parlato.
Noi che tutto questo lo sapevamo abbiamo scelto una piazza coraggiosa nel non doversi nascondere dietro promesse demagogiche e populistiche strumentalizzazioni. Noi eravamo pochi infatti, perché l’Italia non è un paese di coraggiosi ma un paese di ipocriti senza coscienza politica. A tutti i livelli. Anche tra noi glbt. Per una volta, però, la colpa non è solo di quei gay che piuttosto che scendere in piazza hanno preferito la tintarella sulla spiaggia gay di Ostia. Sicuramente avremmo preferito che fossero stati con noi a fare numero e “voce”, ma è troppo riduttivo prendersela solo con loro. In Piazza Navona gli assenti erano molti altri. La battaglia per la laicità non è e non può essere una battaglia solo per gay. Dovrebbe essere una battaglia di tutti quelli che credono nelle libertà e nella pari dignità delle persone e non possono essere solo gli omosessuali a farlo.
Sabato non è stata persa nessuna guerra. Se ce ne fosse stata una, noi laici l’avremmo persa in partenza, quanto meno sui numeri. In quanto a spazio mediatico, però, contro ogni previsione, non è andata così. Tutti i TG hanno dato grande spazio ad entrambe le manifestazioni e sui due maggiori quotidiani nazionali mi è sembrato di cogliere un forte senso critico verso la manifestazione cattolica e un generale apprezzamento per il coraggio della piazza laica. Purtroppo però la classe politica, anche questa molto più presente – anche solo idealmente - al Family Day, smentirà l’ecumenico Fassino: ascolterà solamente le rivendicazioni delle famiglie “tradizionali”. Ascolterà, prima di tutto, il loro invito più semplice, quello a “chiudere il capitolo” Dico.
Quel capitolo molto probabilmente verrà chiuso, incompiuto. Il Parlamento ascolterà un solo “no” e nessuno di quei tanti illusori “si” con cui, propagandisticamente, le associazioni cattoliche e le parrocchie, hanno convinto le famiglie a scendere in piazza.
La famiglia è in pericolo: non per colpa della lobby laica (che purtroppo non esiste!), ma per colpa dell’unica vera potente lobby italiana, quella cattolica. Questa la sta sfruttando per puri scopi ideologici e per giochi di potere: non vogliono perdere il controllo dell’ultimo baluardo occidentale del cattolicesimo.
Il piccolo popolo di piazza Navona ha un doppio gravoso compito: risvegliare la cultura laica e liberale e richiamare alla realtà quella dei cattolici illusi. Questo Parlamento molto probabilmente non riuscirà ad approvare una legge sulle unioni civili omosessuali, ma voi cattolici non potrete gioirne. Non ci sarà nessun diritto per le nostre famiglie ma al contempo non ci sarà nessuna tutela in più per le vostre famiglie. Gioiranno solamente il potere ecclesiastico ed il mondo politico cattolico. Due piazze distanti sui valori ma unite contro il Governo e nella sconfitta.

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posted by Andreas Martini @ 2:54 AM   4 comments
domenica, maggio 13, 2007
Grazie Imma!
Ieri è comparsa sulle pagine di molti quotidiani, "da La Repubblica al Corriere della Sera, da Il Giornale e La Gazzetta dello Sport" questa bellissima pagina:


L'ho vista ieri in piazza Navona su La Repubblica e mi ha entusiasmato molto. E' firmata "Imma Battaglia con gli amici manager e imprenditori omosessuali italiani". Se ve la siete persa e volete leggere il testo, che qui è necessarimanete illegibile, cliccate qui (file pdf).


A cuore aperto un messaggio per Imma: GRAZIE!

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posted by Andreas Martini @ 9:03 PM   0 comments
Buon lavoro Aurelio!

Questo blog, nonostante abbia appoggiato la mozione di Ezio Menzion, invia i più sinceri auguri di buon lavoro al neo presidente di Arcigay Nazionale!

Auguri Aurelio!

posted by Andreas Martini @ 7:51 PM   0 comments
sabato, maggio 12, 2007
Sono qui!

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posted by Andreas Martini @ 2:50 PM   1 comments
mercoledì, maggio 09, 2007
Roma Pride 2007 spostato a sabato 16 giugno!

Leggo in giro sui vari media glbt la notizia dello spostamento di data del gay pride nazionale. Naturalmente diffondo ed invito a fare altrettanto:
Abbiamo accertato, dopo verifiche istituzionali e di movimento e sulla base delle notizie di stampa a tutti/e note che esistono oggettive difficoltà al normale svolgimento della manifestazione prevista per il 9 giugno a causa della presenza di Bush nella capitale e alla contemporanea presenza di manifestazioni e cortei collaterali.
Pertanto, sentito il parere unitario concorde dell'intero Comitato Politico Nazionale, si rende noto che la Manifestazione viene spostata di una settimana.
La Gay Parade si effettuerà quindi sabato 16 Giugno 2007.
Siamo consapevoli di quanto questo spostamento creerà disagi e difficoltà sia ai singoli sia alle associazioni, noi compresi. La scelta risulta obbligata date le considerazioni organizzative e anche politiche rispetto a un Pride che avrebbe corso il rischio di avere una sottoesposizione mediatica e una contaminazione di contenuti, che avrebbero annacquato le nostre tre parole d'ordine: parità, dignita, laicità.
Il sito www.romapride.it sarà on line entro le prossime ore con il documento politico e la piattaforma rivendicativa condivisa da tutto il Comitato Politico.
Il coordinamento nazionale riporterà le firme di tutte le associazioni e realtà lgbt che erano presenti all'assemblea del 1/4/2007 e tutte le altre associazioni e realtà lgbt che hanno già aderito. Per tutte le altre associazioni e realtà lgbt che vogliono aderire al coordinamento è sufficiente mandare la propria adesione a info@mariomieli.org.
Invitiamo tutti/e coloro che hanno a cuore la laicità e i contenuti del Pride a partecipare in massa alla manifestazione nazionale.

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posted by Andreas Martini @ 3:24 PM   4 comments
La Bindi irriconoscente
In un incontro pre-Conferenza nazionale sulla famiglia organizzato dal Governo, la Bindi, di fronte ad un pubblico di sole donne diessine e margheritine (primo appuntamento unitario convocato dal Pd), annuncia che non ha invitato e non inviterà le associazioni gay. I gay e le lesbiche, infatti, fino a prova contraria, non costituiscono una "famiglia fondata sul matrimonio".
La scelta della ministra non ci stupisce, ciò che fa incazzare è la spocchia e l'arroganza - tipica di una certa sinistra - con cui annuncia la cosa e con cui difende la sua scelta: "So bene che questo causerà molte polemiche - ha detto - ma alla conferenza i destinatari delle legge sulle convivenze non sono legittimate a partecipare".

Che ingrata signora ministro! Si ricorda? Proprio un anno fa la dovemmo difendere noi dagli insulti e dalle offese del senatore di An Maurizio Saia che disse: "La Bindi? Una lesbica, e non può guidare il ministero della Famiglia". Si ricorda? Fummo anche noi, noi glbt, a solidarizzare con lei ed a difendere l'idea che anche una lesbica, qualora lei lo fosse stata, può benissimo guidare un ministero per le politiche familiari, perchè anche noi possiamo costituire una famiglia e quindi anche noi sapremmo quali sono i bisogni, le tutele e le politiche di cui necessita.
Ministra, mi permetta, avrebbe dovuto usare un pò più di gratitudine e di sensibilità. Non voleva invitarci, lo possiamo capire, ma annunciarlo con tanta arroganza... questo non lo possiamo capire!


Nel solito coro di critiche e messaggi di solidarietà, si inserisce la difesa che l'amatissima (day gay) Anna Finocchiaro fà della sua collega Rosy: "Attaccare così duramente Rosy Bindi per questa scelta è un errore politico", dice il capogruppo ulivista al Senato. "La decisione assunta oggi dalla Bindi è a mio parere, - spiega la Finocchiaro - una scelta istituzionale. Alla Conferenza si parla di famiglia, e non sono state invitate organizzazioni delle unioni di fatto che purtroppo non sono ancora riconosciute nel nostro ordinamento".
Sembra di sentire la Binetti, quando diceva che la Rai non può trasmettere fiction sulle unioni gay perchè non sono previste nel nostro ordinamento!

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posted by Andreas Martini @ 11:41 AM   1 comments
martedì, maggio 08, 2007
Dubbi di coerenza
Premesso che, con il coraggio delle proprie idee, è doveroso manifestare quando si sente che gli ideali in cui si crede sono messi in discussione o se non stiano, addirittura, subendo un tentativo di essere cancellati, credo tuttavia che prima di partecipare a qualsiasi manifestazione si debba fare un esame di coscienza (non inteso in termini religiosi, sia ben chiaro) e, soprattutto, di coerenza. Mi spiego: come ci si può professare anti-discriminatori, aperti alle diversità ed alle nuove forme di convivenza e poi dichiarare di voler manifestare insieme a persone che invece portano avanti politiche discriminatorie e conservatrici? In soldoni: come ci si può dire favorevoli a leggi che estendano alle coppie omosessuali diritti e doveri previsti per le coppie sposate religiosamente o anche solo civilmente - insomma favorevoli ai Dico - e poi decidere di scendere in piazza, il 12 maggio, per il family day? E ancora: come ci si può dire non omofobi e poi chiedere "che altro volete? non siete liberi di unirvi con la persona che amate? volete il pezzo di carta che certifichi il vostro amore?".
Queste riflessioni nascono da un "confronto" su Msn con un mio collega del Servizio Civile. Queste riflessioni nascono dalla delusione e dall'amarezza che le sue parole mi hanno lasciato.
Mi ha lasciato di stucco capire poi che la sua decisione di partecipare al family day venga (anche) da una riflessione su un discorso che feci a lui ed agli altri colleghi a proposito della fecondazione assistita ed a proposito di un desiderio di paternità tanto forte da spingere una coppia gay a ricorrere alla fecondazione, naturalmente all'estero, nonostante il costo esorbitante. Io sprovveduto a parlare di questi temi a persone che sapevo difficilmente avrebbero capito il senso della mia riflessione - molto materialista in quel contesto, lo ammetto - o loro ingenui da non capire quanta differenza ci sia nel parlare di riconoscimento delle famiglie gay (iniziamo a parlare anche noi di famiglie ed evitiamo st'orrendo termine "coppie di fatto") e di fecondazione assistita/adozione per queste? Io non ho nessun rimorso se non quello di non aver saputo affrontare bene, io stesso, il discorso. Mi si perdoni, avere un contatto diretto con la genitorialità gay è stata una novità che mi ha scombussolato un pò.
Perchè è così facile, anche a poco più di vent'anni di età, cadere nella vuota retorica che definisce "strumentale" ed "enfatizzata" una manifestazione come "Coraggio Laico" solo perchè contrapposta alle proprie idee, non rendendosi conto poi che se strumentalizzazione c'è stata è stata fatta proprio da chi osteggia i Dico ed il riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali in generale? E' così difficile capire che non c'è nulla di strumentale ed enfatico nel continuare a ribadire che il riconoscimento di nuove forme di famiglia non intacca assolutamente il concetto di "famiglia tradizionale"?

Certo poi faccio sto discorso e leggo una simpatica email di Nicoletta Poidimani sulla ML di Facciamo Breccia: a me più che questa notizia (Siracusa/ Prete ubriaco picchia e rapina una donna rumena, NdR) fa molto ridere la 'famiglia naturale' del family day, quella del logo: una famiglia di Lego!(http://www.forumfamiglie.org/manifestazione/piufamiglia1.html)e mi suggerisce un facilissimo 'smontiamo la famiglia'....

Poi di che non si prestano a facili strumentalizzazioni sti cattolici!

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posted by Andreas Martini @ 11:11 AM   2 comments
domenica, maggio 06, 2007
Loro a San Giovanni, noi a Piazza Navona!

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posted by Andreas Martini @ 2:46 PM   0 comments
sabato, maggio 05, 2007
Mussi!
''Noi estremisti'? Ecco cos'è estremista'', dice il leader di Sinistra democratica. "L'idea della guerra e' estremista - dice Mussi - il fatto che un manager di una grande azienda guadagna quanto 500 operai e 600 ricercatori: questo e' estremista, che si possa controllare una grande impresa da una finanziaria, il fatto che i giovani siano sempre più precari, l'emarginazione degli omosessuali, il family day (applausi e fischi dalla platea ndr), una manifestazione contro i Dico...questo e' estremista'' (Repubblica.it)

Mussi (e Angius) qualcosa di gay lo sa dire, al contrario di tanti altri. Guardo con speranza e fiducia la Sinistra Democratica, sperando che diventerà un tuttuno con i socialdemocratici di Boselli!

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posted by Andreas Martini @ 5:09 PM   0 comments
venerdì, maggio 04, 2007
Rosy la Laica
Secondo lei tutto questo (scontro tra laici e cattolici v. Family Day, NdR) è legato alla nascita del Pd?

«Certamente, non c’è dubbio. Una delle funzioni del Pd dovrà essere quella di creare le condizioni per una nuova laicità - che non può essere solo la laicità della tolleranza o di «Libera Chiesa in libero Stato», ma della collaborazione e della sintesi tra la fede dei cattolici e la cultura laica. È questo che teme di più il centrodestra che in questa fase di transizione ha cercato di approfittarne non per un fecondo incontro tra laici e cattolici, ma per uno scontro. L’operazione della Cdl è quella di usare la religione cattolica in chiave di religione civile». (l'Unità)

Certo basta poco ad essere più laici di questo centrodestra ultraconservatore. E infatti la Bindi sembra quasi una laica!

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posted by Andreas Martini @ 8:10 PM   0 comments
giovedì, maggio 03, 2007
La Luxuria dello Scandalo
Se a livello nazionale Luxuria è conosciuta soprattutto come ex animatrice di Muccassassina, a Roma qualcuno la ricorderà anche legata ad altre famose serate discotecare. Tra queste, Scandalo: "rivelazione delle notti house romane,ogni sabato più di 3000 persone affollano l'arena house + grande del centro italia". Sembra che eleggendosi icona di queste tipo di serate (anche Muccassassina, sicuramente in passato, era uno "scandalo") abbia scelto di incarnare e di farsi promotrice di un messaggio "scandaloso".
Per molti è stato un scandalo candidare una transgender alla Camera. Per altrettanti è stato scandalosa la sua elezione (anche se annunciata: seconda in lista). Per molti meno è tuttora scandalosa la sua presenza a Montecitorio ed in particolare nei bagni femminili. Ma queste sono cose quasi ovvie, ormai quasi "storia".
Quello che può invece destare un pò di stupore è l'attuale disapporvazione che il movimento glbt, che secondo le intenzioni di Fausto Bertinotti la Luxuria era candidata a rappresentare, comincia a manifestare nei suo confronti. E' infatti la quasi sfrenata rincorsa alla "normalità", che la deputata di Rifondazione ha intrapreso sin dal suo primo giorno alla Camera, che ora desta scandalo tra i glbt, soprattutto quelli della "base".
E' un discorso critico difficile e che peraltro ho già fatto su questo blog sin dall'inizio della carriera più prettamente politica di Luxuria, ma che torno a rifare perchè critiche simili alle mie ora le espone Gay.tv in un articolo di Gianluigi Melesi. Critiche che come ho detto sono molto vicine a quelle che ho fatto io e che per di più partono da un'altra intervista che Vladimir ha rilasciato a Io Donna. Lo dicevo io e lo dice, in altri termini, Melesi: da un anno a questa parte l'onorevole Guadagno è finito spesso sulle pagine dai giornali ma raramente per la sua attività politica e più che altro per la sua vita privata e per i suoi impegni lavorativi. Melesi seppur freelance ha saputo adottare uno stile tipico di Gay.tv: polemico, duro, critico e forse qualunquista nel senso di criticare tutti, di destra o di sinistra, senza un criterio ben definito. Un stile che genera polemiche con i lettori che o, accogliendo il pezzo, rincarano la dose di giudizi negativi o, contrariati, condannano l'arroganza e l' "ignoranza" di chi scrive.
Ed è per questo che dicevo che poter affrontare il discorso Luxuria diventa difficile: si richia di cadere nello stereotipo o, peggio ancora, nel pregiudizio. Quel pregiudizio che qualcuno mischia o distorce, purtroppo, in transfobia. Ci sono commenti di ragazzi che realmente transofobi lo sono e non lo si può nascondere (MA COSA VI ASPETTAVATE DA UNA KE BATTEVA SUI MARCIAPIEDI E STOKKAVA MINKIE AL MUKKA IL SABATO SERA? LA GARDINI QUELLA MATTINA AL CESSO DOVEVA BUTTARE LA CATENA ASSIEME A VLADIMIR......ECCO DA KI SIAMO RAPPRESENTATI.....COMPLIMENTI, by Norelli 24enne romano) ma non si può assolutamente cadere nel facile gioco del vittimismo e quindi accusare di discriminazione un giornalista che esprime un giudizio politico (!) sull'operato di Valdimir Luxuria. Mi riferisco a Mirella Izzo (presidente di Crisalide - Azionte Trans) che nei commenti ha criticato anche l'autore del pezzo come transofobo.
Il sito della Camera offre un grande servizio che permette di controllare l'attività parlamentare di ogni singolo deputato sia come proposte di legge, sia come interventi in aula o mozioni scritte ed orali. Insomma lo scrissi già in un altro post e ribadisco: controllate quel sito ed è inconfutabile che l'attività di Luxuria in campo dei diritti civili delle persone glbt è molto scarsa.
Mirella Izzo giustamente ci tiene a specificare che attività politica per la nostra comunità la si può fare anche non così pubblicamente e Luxuria a quanto ci dice la presidente di Crisalide Azione Trans si sta muovendo così, cioè con un contatto diretto con le associazioni di transessuali; ci tiene poi a specificare che sta(nno) aspettando momenti migliori per portare in Parlamento tutto quello che si sta facendo per le persone transessuali/transgender. Invita per di più a sbirgarsi con i Dico almeno c'è spazio per loro. A me, siceramente, questo discorso sembra una paraculata. Quale potrebbe essere la strategia per la quale non si può parlare ora in Parlamento, per esempio, della questione del cambio di sesso anagrafico? Tanto più che proprio oggi sui giornali si scrive che la questione Dico andrà per le lunghe! E tanto più che proprio in occasione della rino- mastoplastica di Luxuria la Turco, ministro per la salute, ha detto che di essere pronta per un pdl per quella che una volta veniva chiamata "piccola soluzione"!

Noi, noi glbt intendo, non stiamo assolutamente a guardare se Luxuria si mette un tailleur gonna o pantalone o se la gonna è sopra o sotto il ginocchio, non stiamo a criticarla se si fa un naso più bello più sano o una terza abbondante. Noi stiamo qui a guardare l'attività politica pratica di Luxuria e, tranne prove oggettive diverse, non ne vedo!

Da queste parti, l'ho scritto più volte, la transfobia non è di casa anzi è contrastata e condannata in tutte le sue forme. Qui è di casa la libertà ed il giudizio di critica!

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posted by Andreas Martini @ 12:36 PM   1 comments
mercoledì, maggio 02, 2007
Vergogna
vergógna, vergògna

(omissis)

2 infamia, disonore: coprirsi di v., uscirne con v.; tornare a v., essere disonorevole in espressioni esclamative, per esprimere forte biasimo, indignazione: che v.!, rispondere in questo modo, v.!

(omissis)


Oggi la folla che ha partecipato ai funerali di Vanessa Russo, la ragazza incomprensibilmente uccise nella metro di Roma, all'arrivo del Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e di altri esponenti politici ed istituzionali, ha gridato: "Vergogna!".
Tra gli organi di stampa il Tg2 riportando la notizia ha parlato di "grida polemiche" ed una radio privata, RDS, ha parlato di "contestazioni".

Quando sui muri di varie chiese italiane sono comparse scritte tipo "Bagnasco vergogna", e prima della lettera con pallottola indirizzata al neopresidente della CEI, si parlò di "frasi intimidatorie". Già dopo i primi gesti vandalici, perché più di questo non sono, al Monsignore è stata assegnata una scorta che, ovviamente, dopo la lettera, questa si intimidatoria, è stata intensificata. Con immancabile cori di solidarietà.

Assegneranno una "protezione lieve", come quella inizialmente assegnata a Bagnasco, anche a Marrazzo, Gravaglia (vicesindaco di Roma) e Serra (prefetto della Capitale)? Chiaramente è una domanda retorica avendo questi, per il ruolo che ricoprono, già un servizio di sicurezza personale. Arriveranno anche a loro cori di solidarietà?

Domanda retorica ed incazzata: perchè questa disparità di trattamento delle notizie?
Non è questo il chiaro segnale della mistificazione e della strumentalizzazione messa in atto dalle gerarchie cattoliche?
Fate come loro, mandatevi da soli lettere intimidatorie ed imbrattate qualche muro otterrete solidarietà e scorta inutile, a spese dello stato!

*******
Il Vaticano non contento ora accusa di terrorismo tutti quelli che osano contestarlo pubblicamente. Dopo essersela presa con noi manifestanti di Piazza Farnese ora è il turno dei tantissimi ragazzi che hanno partecipato ieri al concertone in Piazza San Giovanni.
Il conduttore della prima parte della manifestazione ha "osato" pronunciare queste parole:
«Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana». «È giusto così», ha sottolineato Rivera , «assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma c'erano due ladroni».
Per me sante parole. E per la piazza pure, visti gli applausi ed i fischi al Vaticano.
Per l'Osservatore Romano il Rivera è un vile terrorista, il pubblico è una massa di capre "facilmente eccitabili".
E non si ferma qua, scrive anche: Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere.
E loro, i Gerarchi Cattolici, di mestiere che fanno? Forse un mestiere che gli permette di intervenire inconfutabilmente, senza possibilità di critica o dissenso, su temi come l'eutanasia?
Che vergogna, la presunzione, la spocchia, il vittimismo, la mistificazione, la strumentalizzazione e ipocrisia di certi cattolici!

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posted by Andreas Martini @ 3:02 PM   2 comments
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Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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