Sui Generis è un collettivo TLGBQ (la nuova formulazione dell'acronimo è loro) che si riunisce alla Sapienza ma che raccoglie studenti universitari di tutte le università romane. Il nome, e la scelta di mettera la T di transgender al primo posto dell'ormai noto acronimo con cui si identificano i gay le lesbiche i bisessuali ed i transessuali di tutto il mondo, definisce una particolare attenzione che il collettivo studentesco pone sulla realtà del transgenderismo.
Pur avendo partecipato ad una delle loro prime riunioni, poi impossibilitato per mancanza di tempo, non ne ho mai parlato. Cogliendo l'occasione di una festa che hanno organizzato per il prossimo 5 giugno colgo l'occasione per introdurveli. Anzi lo faccio fare a loro stessi attraverso il flyer della suddetta festa ed un testo scritto da loro. E' chiaro che è importante parteciparvi!
TLGBQ non è solo un acronimo... è una sigla che denomina soggetti trans, lesbo, gay, bisex, queer, perché nella realtà in cui viviamo, troppo spesso, la scelta sessuale è obbligata dai giudizi e dagli stereotipi della società. Non accettare la sessualità imposta, eteronormata, così quanto la normalizzazione, è per noi indispensabile per proporre invece un'identità che superi gli schemi e dia voce alle molte forme di espressione di sé "sui generis". Violenze, attacchi, insulti: recentemente delle donne sono state stuprate perché lesbiche, ragazzi gay picchiati e insultati per strada, scritte omofobe sono state fatte sui muri della casa di una coppia di lesbiche di Brescia e contro delle studentesse lesbiche nei nostri licei, mentre transessuali e transgender vivono quotidianamente sulla propria pelle le discriminazioni e la difficoltà di affermare la propria libera scelta di identità altra. Omofobia, transfobia, sessismo e pregiudizio nei confronti delle persone transessuali, lesbiche, gay sono dunque ancora una costante nel mondo in cui viviamo e si alimentano nella società reale anche grazie ai dettami della chiesa e di chi, nella classe dirigente politica, si fa portatore di idee reazionarie volte alla conservazione dell'identità eterosessuale che si esprime nella famiglia tradizionale e non ammette altre forme di scelta sessuale. E' solo attraverso momenti di auto-organizzazione, fatti di campagne e iniziative di visibilità, discussioni aperte a tutti e tutte, elaborazione ed azione, agitazione e lotte reali, che i soggetti TLGBQ possono incidere sulla realtà per sconfiggere quelle idee reazionarie. Essere un collettivo TLGBQ sui generis significa rivendicare il diritto di scegliere la propria identità di genere e di ESPRIMERE LA PROPRIA SESSUALITà LIBERAMENTE.
Sono d'accordissimo sulla libera espressione della propria sessualità...trovo invece davvero poco felice l'utilizzo della parola "SCELTA". Penso che fomenti un certo tipo di intolleranza di persone ancora oggi oggi convinte che si è gay...per scelta!
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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Prima di abbandonare definitivamente la sapienza, devo farci un salto...
ma dove lo fanno? sotto la minerva?