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martedì, maggio 08, 2007
Dubbi di coerenza
Premesso che, con il coraggio delle proprie idee, è doveroso manifestare quando si sente che gli ideali in cui si crede sono messi in discussione o se non stiano, addirittura, subendo un tentativo di essere cancellati, credo tuttavia che prima di partecipare a qualsiasi manifestazione si debba fare un esame di coscienza (non inteso in termini religiosi, sia ben chiaro) e, soprattutto, di coerenza. Mi spiego: come ci si può professare anti-discriminatori, aperti alle diversità ed alle nuove forme di convivenza e poi dichiarare di voler manifestare insieme a persone che invece portano avanti politiche discriminatorie e conservatrici? In soldoni: come ci si può dire favorevoli a leggi che estendano alle coppie omosessuali diritti e doveri previsti per le coppie sposate religiosamente o anche solo civilmente - insomma favorevoli ai Dico - e poi decidere di scendere in piazza, il 12 maggio, per il family day? E ancora: come ci si può dire non omofobi e poi chiedere "che altro volete? non siete liberi di unirvi con la persona che amate? volete il pezzo di carta che certifichi il vostro amore?".
Queste riflessioni nascono da un "confronto" su Msn con un mio collega del Servizio Civile. Queste riflessioni nascono dalla delusione e dall'amarezza che le sue parole mi hanno lasciato.
Mi ha lasciato di stucco capire poi che la sua decisione di partecipare al family day venga (anche) da una riflessione su un discorso che feci a lui ed agli altri colleghi a proposito della fecondazione assistita ed a proposito di un desiderio di paternità tanto forte da spingere una coppia gay a ricorrere alla fecondazione, naturalmente all'estero, nonostante il costo esorbitante. Io sprovveduto a parlare di questi temi a persone che sapevo difficilmente avrebbero capito il senso della mia riflessione - molto materialista in quel contesto, lo ammetto - o loro ingenui da non capire quanta differenza ci sia nel parlare di riconoscimento delle famiglie gay (iniziamo a parlare anche noi di famiglie ed evitiamo st'orrendo termine "coppie di fatto") e di fecondazione assistita/adozione per queste? Io non ho nessun rimorso se non quello di non aver saputo affrontare bene, io stesso, il discorso. Mi si perdoni, avere un contatto diretto con la genitorialità gay è stata una novità che mi ha scombussolato un pò.
Perchè è così facile, anche a poco più di vent'anni di età, cadere nella vuota retorica che definisce "strumentale" ed "enfatizzata" una manifestazione come "Coraggio Laico" solo perchè contrapposta alle proprie idee, non rendendosi conto poi che se strumentalizzazione c'è stata è stata fatta proprio da chi osteggia i Dico ed il riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali in generale? E' così difficile capire che non c'è nulla di strumentale ed enfatico nel continuare a ribadire che il riconoscimento di nuove forme di famiglia non intacca assolutamente il concetto di "famiglia tradizionale"?

Certo poi faccio sto discorso e leggo una simpatica email di Nicoletta Poidimani sulla ML di Facciamo Breccia: a me più che questa notizia (Siracusa/ Prete ubriaco picchia e rapina una donna rumena, NdR) fa molto ridere la 'famiglia naturale' del family day, quella del logo: una famiglia di Lego!(http://www.forumfamiglie.org/manifestazione/piufamiglia1.html)e mi suggerisce un facilissimo 'smontiamo la famiglia'....

Poi di che non si prestano a facili strumentalizzazioni sti cattolici!

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posted by Andreas Martini @ 11:11 AM  
2 Comments:
  • At 11:21 PM, Anonymous Anonimo said…

    Brutte notizie dalla mia regione: il Piemonte parteciperà ufficialmente come istituzione al Family Day, grazie al voto compatta di centro-destra e Margherita. Auguri a chi pensa laico il Partito Democratico...

     
  • At 12:09 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Eh, questo riguarda un'altra coerenza, quella che non riuscirà mai ad avere il PD su determinate questioni politiche. E' un discorso che cmq non mi appassiona tanto credo sia chiara l'idea che ho di quel partito aborto.
    Che continuassero così, comunque. Tutto di guadagnato per le nostre fila!

     
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About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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