Cesare Cesaroni (Antonello Fassari) spaventato dalla possibilità di scoprirsi gay, chiede al fratello (Claudio Amendola) se anche lui pensa che sia possibile. E lui risponde (trascrizione non fedele): "Tu gay? Ma tu sei un uomo vero!"
Spontaneamente mi chiedo, ma noi gay - consapevoli - non siamo uomini veri?
Se dovessi rispondere basandomi su quello che la televisione ci trasmette (dal mezzo maschio sputato da Maria de Filippi all'episodio appena raccontato)dovrei dire di no. Fortunatamente io risponderei sulla base dell'intima conoscenza che ho dell'omosessualità. Ma non rispondo in realtà, perchè poi che significa essere un "uomo vero"?
A prescindere da ciò che si vede in tv essere un “uomo vero” è totalmente indipendente dalle proprie tendenze sessuali. L’omosessuale televisivo è spesso inteso come una “macchietta”, “un gay formato famiglia” rassicurante che può essere visto da tutti, quasi asessuato od al contrario afflitto da malattie, quasi dovesse scontare un’atavica condanna. Essere un uomo vero non centra con chi vai a letto, ma con come vivi la tua vita, con quanto effettivamente si è cresciuti (intendo mentalmente e non anagraficamente) o si è rimasti bambini… Un uomo vero è chi si prende la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie promesse e non scappa alle prime difficoltà, è chi sostiene il/la proprio/a compagno/a.
La mia finale era una domanda alquanto retorica. Una domanda a cui non volevo rispondere perchè in questo campo non amo le definizioni che hanno la capacità non di chiarire, ma semmai di confondere e contraddire. E' assodato che un uomo vero ed una donna vera non dipendano dalla loro sessualità.
Leppie, famm capì chi è ss'omo vero, voglio vedè che mi perdo! :-)
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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A prescindere da ciò che si vede in tv essere un “uomo vero” è totalmente indipendente dalle proprie tendenze sessuali. L’omosessuale televisivo è spesso inteso come una “macchietta”, “un gay formato famiglia” rassicurante che può essere visto da tutti, quasi asessuato od al contrario afflitto da malattie, quasi dovesse scontare un’atavica condanna. Essere un uomo vero non centra con chi vai a letto, ma con come vivi la tua vita, con quanto effettivamente si è cresciuti (intendo mentalmente e non anagraficamente) o si è rimasti bambini… Un uomo vero è chi si prende la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie promesse e non scappa alle prime difficoltà, è chi sostiene il/la proprio/a compagno/a.