ROMA - Dare del "frocio" a qualcuno è un reato. Lo sostiene la Cassazione in una sentenza appena pubblicata: "Si ravvisa nel termine frocio un chiaro intento di derisione e di scherno espresso in forma graffiante". La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul parere di un giudice di pace di Teramo che riteneva invece la parola non offensiva.
Un quarantenne abruzzese era stato denunciato nel maggio 2005 per aver rivolto a un suo conoscente l'epiteto incriminato. Il giudice lo aveva assolto ma la parte civile, insieme al pubblico ministero, erano ricorsi alla Cassazione. Oggi il pronunciamento della Suprema Corte: "La sentenza del giudice di pace è contraria alla logica ed alla sensibilità".
Accogliendo le richieste dei ricorrenti, la quinta sezione penale della Suprema Corte presieduta da Bruno Foscarini, ha annullato la decisione rilevando che il giudice di pace "ha svalutato la portata lesiva della frase pronunciata dall'imputato". Quella del collega abruzzese, spiegano i supremi giudici nella sentenza 24.513, è una decisione contraria "alla logica ed alla sensibilità sociale che ravvisa nel termine 'frocio' un chiaro intento di derisione e di scherno, espresso in forma graffiante".
I giudici di Piazza Cavour hanno rinviato gli atti al giudice di pace di Teramo che dovrà riesaminare la vicenda tenendo conto del loro pronunciamento.
E pensare che vasto è il movimento che si vuole riappropriare di questo termine. A partire da Scalise che ha tenuto la rubrica "Froci" sul Foglio di Giuliano Ferrara. A finire con il sottoscritto che nella vita quotidiana parla raramente di gay ma tanto di "froci". Il sottoscritto lo fa con chiaro intento (auto)ironico e solo in determinatai contesti, ambienti. Ambienti e situazioni in cui "se non ci sono fatti di violenza fisica vera e propria" è meglio "rispondere con l'ironia. A volte, più efficace delle denunce".
Viva i Froci!
Frocio, culattone, ricchione.... perchè ci chiamano così? Perchè...
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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