Un anno fa, il 19 luglio 2005, a Mashad nel nord-est dell'Iran un diciottenne ed un minorenne sono stati impiccati. L’Iran è uno dei 58 Paesi che, nel mondo, applicano ancora la pena di morte. Nel regime degli ayatollah, le femmine possono essere impiccate a partire dai nove anni, i maschi a partire dai quindici. Normalmente, la pena capitale viene emessa per reati come l’omicidio, lo stupro, la rapina a mano armata, l’adulterio, il traffico di droga e l’apostasia. Dunque, nel caso dei due giovani, la condanna a morte sarebbe stata «giustificata» dallo stupro di un tredicenne.
L'allora ministro degli esteri Gianfranco Fini non si adoperò in nessun modo per condannare la tragica vicenda, nemmeno su sollecito di Franco Grillini. Marco Pannella in un'interrogazione al Parlamento Europeo chiese la sospensione di ogni relazione con l'Iran. La proposta non venne accolta.
Da allora la situazione in Iran, con l'avvento di Ahmadinejad, è drasticamente peggiorata sia dal punto di vista strettamente politico che da quello della tutela dei diritti fondamentali dell'uomo.
Da quando ho aperto questo blog ho messo un fotobanner a ricordo di quel triste evento. Ancora presente qui, nella colonna sinistra, sia perpetuo monito per la lotta contro ogni discriminazione e contro ogni pena di morte.
Appoggio in pieno il tuo post! Rievocare questi tragici eventi può contribuire a farci prendere coscienza della dura realtà di quanto accade all'estero.
Il che dovrebbe farci riflettere TUTTI sulle conseguenze di certe concezioni politiche e religiose. Il passo è veramente breve.
Grazie, grazie per tener accesa una memoria. La gente purtroppo dimentica spesso le cose importanti, ma certe cose vanno ricordate e tenute presente come monito.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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Appoggio in pieno il tuo post! Rievocare questi tragici eventi può contribuire a farci prendere coscienza della dura realtà di quanto accade all'estero.
Il che dovrebbe farci riflettere TUTTI sulle conseguenze di certe concezioni politiche e religiose. Il passo è veramente breve.