Si parla, finalmente - ma in termini inconcepibili per me - dell' eutanasia. E si pensa sopratutto a Piergiorgio Welby. Si parla pure di PaCS. Se ne parla imrpopriamente e non manca occasione in cui qualche cattolico del governo Prodi ci ricordi che loro non vogliono i PaCS, vogliono solo attuare il maledetto programma. Ma noi lo sapevamo no? I PaCS sono morti. Solo che c'è qualcuno che si è accanito terapeuticamente e qualcuno invece che la spina la vorrebber aver staccata già da febbraio. Ed il bello è che in questo caso i ruoli e le ideologie sono invertite.
Oggi ho visto in diretta il question time alla camera. C'erano ben cinque interrogazioni alla ministra Bindi a proposito delle unioni civili, si spaziava dalla laicità dello stato a questioni più prettamente inerenti le unioni civili.
Titti de Simone, che ogni tanto si ricorda perchè sta lì ha chiesto alla ministra se la legge che loro hanno in mente prevede la parte pubblicistica (differenza fondamentale tra una proposta PaCS-coppie di fatto e le arcane 7 righe del programma). Risposta abbastanza chiara della Bindi: NO! ci si atterrà al programma ed il programma parla di diritti di individui che scelgono di vivere in una coppia di fatto non di diritti delle coppie stesse. Avevate ancora dubbi su cosa significassero quelle 7 righe. Bindi ve l'ha spiegata: hanno intenzione di regolamentare alcuni diritti - il che assomiglierà molto ad una scrittura privata tra due persone - ma non contempleranno la parte pubblicistica quindi niente reversibilità, diritti patrimoniali e di successione.
Il PaCS, è morto. Ce lo ricorda anche Gay.tv (nell'articolo linkato anche un "riassunto" sulla vicenda alla luce del question time odierno). Staccate la spina! vi state accanendo inutilmente!
P.S. mentre scrivevo il post è partita la bellissima "viva l'Italia" nella stupenda interpretazione di Pino Daniele, De Gregori, Ron e Mannoia. Penso a questa vicenda e mi fa male sentire questo grido: "Viva l'Italia che non ha paura". Purtroppo il nostro governo di paura ne ha parecchia. Che codardi i nostri governanti!
Non ci sarà rilievo pubblicistico in effetti. Ma nemmeno si può parlare di scrittura privata tra due persone. Solo il riconoscimento una situazione di fatto, da cui far derivare alcuni (pochi) diritti, a costo zero per lo Stato. Peraltro tutti diritti che già in via giudiziaria le coppie di conviventi more uxorio avevano speranza di ottenere alle coppie, e in singoli casi hanno pure già ottenuto in passato (penso alla successione nel contratto d'affitto alla morte d un componente, ad esempio, per cui dovrebbe esserci qualche pronuncia favorevole). Insomma, NIENTE di innovativo da parte del legislatore!
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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Non ci sarà rilievo pubblicistico in effetti. Ma nemmeno si può parlare di scrittura privata tra due persone. Solo il riconoscimento una situazione di fatto, da cui far derivare alcuni (pochi) diritti, a costo zero per lo Stato. Peraltro tutti diritti che già in via giudiziaria le coppie di conviventi more uxorio avevano speranza di ottenere alle coppie, e in singoli casi hanno pure già ottenuto in passato (penso alla successione nel contratto d'affitto alla morte d un componente, ad esempio, per cui dovrebbe esserci qualche pronuncia favorevole). Insomma, NIENTE di innovativo da parte del legislatore!