Quando il 18 febbraio alcuni ragazzi contestarono Romano Prodi per il deludente "compromesso" sulle unioni civili, il leader dell'Unione rispose, per ben due volte, cosi: "Nel programma è scritta la parola diritti". Qualcuno, compreso io, credeva che volesse lasciar intendere che la definizione vaga data sulle "pagine gialle" fosse favorevole perchè, non inserendo limiti precisi, garantiva una ampia gamma di proposte. Invece ci si sbagliava. Già il 3 marzo l'ansa riportava queste sue parole: "la famiglia e' una sola, quella riconosciuta dall' art. 29 della Costituzione". Specificando che i diritti per "le persone facenti parte delle unioni di fatto" a cui il suo programma si riferisce sono diritti elementari: "come la possibilita' di subentrare in un contratto d' affitto o esprimersi sulle terapie in ospedale".
Ieri, Arcigay pubblica una lettera, datata 1 marzo, che Romano Prodi scrisse a loro e ad Arcilesbica. Leggiamola insieme:
Cara Polo, caro Lo Giudice prendo atto con estrema considerazione e serietà della vostra insoddisfazione circa il compromesso raggiunto in sede di redazione del programma su una materia cara a Voi, ma Vi assicuro, non solo a Voi, come quella del riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto.
Un pò in ritardo ma prende atto. Qualcuno direbbe "Prodi è lento", i "gay sono rock" (però i matrimoni gay lenti).
Compromesso. Quando a fare un proposta è la "maggioranza" (RnP, DS, PRC, Verdi, PdCI, Italia dei Valori) non si dovrebbe nemmeno parlare di compromesso. Certo è vero in democrazia le cose si discutono non si impongono, strano è però che abbia vinto la linea della "minoranza" (Margherita e Udeur).
Per il resto ha fatto un copia e incolla delle sue "pagine gialle".
Quello che Vi chiedo di riconoscere è comunque la determinazione, mia e di ogni componente della coalizione, la presa d’impegno, a voler percorrere insieme a Voi, e non senza di Voi, il cammino in grado di portare a un riconoscimento pieno ed effettivo di questi diritti.
Tranquillo Romano, 2 gay su 3 votano l'Unione. Il 23%, a quanto pare, voterà Rosa nel Pugno. Forse è questo che non ti tranquillizza. Ma scusa la RnP non è parte della tua colazione? Tranquillo dai! Diritti. Si quelli elementari. Grazie di cotanta benevolenza! Estendi i ringraziamenti a Rutelli, i suoi CCS hanno fatto scuola.
Quello che Vi chiedo è dunque di essere consapevoli che un argomento simile, per essere discusso, per essere sviluppato, approfondito, non ha bisogno di chiasso, non ha bisogno di polemiche, ma del dialogo piano e ponderato, pacato e non urlato, tra persone che hanno a cuore, veramente, il bene dell’Italia.
Ma che sei ancora amareggiato per la manifestazione del 14 gennaio a Roma?
Il bene dell'Italia. Pure noi lo vogliamo. Però vogliamo i PaCS. E pure tanti cattolici sono d'accordo. Perchè tu no? Non credi che promuovere l'estensione dei diritti civili sia un bene per il nostro Paese?
Io so che voi questo avete a cuore, io so che voi avete a cuore la nostra vittoria; costruiamo dunque insieme in queste settimane che ci separano dal voto, le condizioni migliori per vincere, che risiedono essenzialmente nella coesione e nella compattezza della coalizione.
Ti votiamo sulla fiducia, come nel 2001, questo ci chiedi no? Che coerente che sei!
Confidando nella Vostra lungimiranza. Con stima e gratitudine.
Con molta amicizia Romano Prodi Roma, 1 marzo 2006
Tranquillo lungimiranza che intendi tu Aricgay ce l'ha sicuramente. E' la tua di lungimiranza che mi preoccupa!
Evvai! Romano è amico nostro! Però pure la Mussolini, La Russa, Santanchè & Co. hanno amici gay. Spero solo non siano gli stessi, perchè sai loro stanno bene così i PaCS li snobbano addirittura. Vuoi snobbarli pure tu?
Dopo il mio commento c'è la risposta di Polo e Lo Giudice: sempre qui (a piè pagina).
Altamente consigliata agli amanti della sottomissione!
A me non sembra un esempio di sottomissione. Da quando vivo all'estero non sono più iscritto ad Arcigay e non ne sento neanche la mancanza, ma non mi pare che potessero fare di più. Adesso che si avvicina la fine della dittatura, io personalmente sto soffocando nell'attesa che Berlusconi si tolga dai piedi, e col mio voto contribuirò al risultato. Fra l'altro votando all'estero avrò un simbolo solo, quello dell'Unione, quindi voterò chi mi metteranno. Ma sai cosa ti dico? Che sono sollevato, perché così non mi toccherà scegliere fra i DS, che vanno con rutelli, e la pletora di massimalisti sempre pronti, loro sì, a sottomersi e firmare, come Pecoraro Scanio, Diliberto, Bertinotti e Di Pietro. Ma non erano favorevoli ai PACS?
Beh, dai... un movimento gay che passa anni e anni a garantire (garantire!) il proprio voto a uno schieramento prescindendo da ciò che tale schieramento si impegna a fare per i gay non mi sembra un movimento gay serio, ma appunto un movimento venduto al centro-sinistra... sottomesso agli interessi del centro-sinistra; un movimento gay che è talmente fuso con la sinistra politica da rifiutarsi di togliere sostegno ai partiti traditori e impegnarsi a promuovere l'unica forza a cui stanno a cuore i Pacs (RNP) e spesso da attaccare fortemente quell'unico partico a cui stanno a cuore i Pacs (RNP) non mi sembra un movimento serio, ma appunto un movimento venduto alla sinistra... sottomesso agli interessi della sinistra.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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A me non sembra un esempio di sottomissione. Da quando vivo all'estero non sono più iscritto ad Arcigay e non ne sento neanche la mancanza, ma non mi pare che potessero fare di più. Adesso che si avvicina la fine della dittatura, io personalmente sto soffocando nell'attesa che Berlusconi si tolga dai piedi, e col mio voto contribuirò al risultato. Fra l'altro votando all'estero avrò un simbolo solo, quello dell'Unione, quindi voterò chi mi metteranno. Ma sai cosa ti dico? Che sono sollevato, perché così non mi toccherà scegliere fra i DS, che vanno con rutelli, e la pletora di massimalisti sempre pronti, loro sì, a sottomersi e firmare, come Pecoraro Scanio, Diliberto, Bertinotti e Di Pietro. Ma non erano favorevoli ai PACS?