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lunedì, marzo 06, 2006
"Il mondo è brutto, noi dobbiamo essere bellissimi"
Adulti tiepidi e "sordi", pronti ad aspettarci al varco per rimproverarci con un "te l'avevo detto" già sentito mille volte; passioni tristi dove pure le droghe che invece di sballarci, ci intristiscono ancora di più; l'amore che suscita ancora mille paure, soprattutto ai grandi. Questo è il nostro mondo. Questo è la vita che sta lì ad aspettarci. Tocca quindi a noi giovani prenderla, esserne protagonisti e rendere tutto bellissimo.
Per tanto tempo ci hanno tenuto nel silenzio, nessun ci ha chiesto come la pensassimo, di voglia di ascoltarci i "sale e pepe" ne hanno dimostrata sempre poca, e poi diciamocelo loro con quel tono ci tolgono quella pur minima voglia di parlare.
Se si rivolgono a noi, spesso, lo fanno senza nemmeno ascoltare quello che abbiamo dire, sono lì già pronti con il dito puntato a rimproverarci qualcosa. Quello si può fare, quello no altrimenti sei una "porca", vieni qui quella "sponda" è più pericolosa, sarai mica "stupido", "quello è cacca"!
Ma qualcuno ci ha messo al centro dell'attenzione, ci ha reso protagonisti facendoci parlare di noi, ha usato quel tono lì, quello giusto, mica ci ha detto cosa è giusto e cosa sbagliato, ci ha aiutato e non ci ha guidato, ci ha accompagnato senza guidarci la strada ma, soprattutto, ci ha fatto quella domanda a cui nemmeno "i vecchi" sanno rispondere: che cos'è l'amore? Sinceramente non lo sappiamo nemmeno noi, anzi vorremmo farti noi tante domande, lo sai pure tu che sono più di quelle che hai scelto di pubblicare! Volevamo proprio sapere tu, Delia, con quella tua clone lì, Mukkelia, come ci avresti risposto.
Ma ci avevi avvertito che volevi sentir parlare noi, con te potevamo condividere un viaggio ma tutto, a partire dall'itinerario, lo dovevamo decidere noi.
Mica sei come i genitori che lavorano al negozio di copisteria. Noi non vogliamo essere le loro fotocopie e tu l'hai capito. Pur con quegli 11 capelli bianchi, che le tue nipotine ti hanno scupolosamente contato, sei un pò più come noi. E poi quegliocchiali che porti "so' fighi", mamma mica se li metterebbe mai!
Noi ce la mettiamo tutta, mettiamo da parte la timidezza, la poca dimistichezza in certi discorsi, qualcuno si dimenticherà del suo machismo e della sua virilità e ti parlerà di cose che nemmeno agli amici dice, a cui perdipiù non può nemmeno far leggere i suoi racconti d'amore dal finale tragico! Ce la mettiamo tutta ad uscire da questa stanza insonorizzata, abbiamo voglia di gridare i nostri sentimenti. Ci proviamo a sfuggire da questa prigione, che per qualcuno è il suo stesso copro, ma se sbagliamo qualcosa tu non aspettarci lì al varco pronta a tirarcela tra capo e collo. Dacci una mano semmai. Siamo abbastanza grandi ma abbiamo ancora bisogno di aiuto. Di una zia, per esempio, che ci prenda per mano e ci spieghi che una donna può amare un'altra donna e che un'uomo può amarne un altro! E allora capiamo che quella non è solo l'amica di zia. Ma l'amicizia, infondo, non è una forma d'amore? calma, è una domanda retorica! Lo sappiamo benissimo che lo è. C'è per esempio Adele che sta sempre con Omar. Non stanno insieme però, Omar è gay! Adele dice che è "il miglior amico possibile". A vederli però sembrano due innamorati, una volta li ho visti baciarsi! Fanno le vacanze insieme, lui è geloso di lei quando conosce qualche ragazzo, litigano, si allontanano ma poi non possono fare a meno l'uno dell'altra e si ritrovano,come una vera coppia di amanti, lei si preoccupa quando beve o fuma troppo e piange se la lascia sola anche solo per un pò. Meno male però che c'era quando ha rischiato di perdere la vita. Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Che banalità lo so! d'altronde è una banalità pure che i migliori amici dei gay sono le donne. Ma è così, "con i ragazzi è difficile legare, non c'è nè derisione nè calore, è come se ci dividesse una spessa lastra di vetro".
C'è sempre un certo "disagio" e diffidenza, molti di noi sono i primi a sentirsi diversi. E poi hanno sempre paura che ci proviamo con loro! Presuntuosetti! dobbiamo essere bellissimi, come ci suggerisce barbara alberti, ma mica per forza siete sempre i "nostri tipi"!
Tu Delia sei stata "spudorata" a farci certe domande, come quelle sulla prima volta, ma io conosco una ragazza forse più spudorata di te. Si chiama Altea, che un giorno conosce Silvana e le si presenta così: "Ciao! Io sono lesbica ed i miei compagni sono tutti bigotti!". Forse però ha esagerato. Conosco Marco, a cui piace Marta ed un giorno ha detto che se lei "vacon lei e non con me, giuro che mi incazzo". Ma mica perchè è lesbica! Solo perchè l'essere rifiutati fa incazzare tutti!
Sai la società sta cambiando, di generazione in generazione l'ignoranza si tramanda ma di tipi come marco che non si fanno più problemi ce ne sono già tanti. Altrimenti a scuola mica si potevano fare incontri in cui si parlasse di amore, etero o omo che sia, e Adele mica si sarebbe potuta alzare davanti a tutti per dire con orgoglio che Omar è il suo migliore amico ed è gay!Noi questi cambiamenti li stiamo vivendo in diretta e vorremmo che qualcuno ci desse la linea e ce li lasciasse raccontare. Vorremmo che qualcuno non facesse zoom solo su gli embrioni per capire se sono vita o meno, la nostra vita lo è di sicuro. Vorremo che sempre quel qualcuno ci lasciasse liberi di amare e liberi di fare l'amore, senza doverci dire quando e con chi. Se vogliono possono aiutarci a conoscere Qualcuno su cui possiamo fare affidamento, lasciandoci però liberi di dire che secondo noi questo Qualcuno non esiste. E, qualora esistesse, siamo sicuri che è stato lui a volerci così: l'uno diverso dall'altro. Loro come molti dei nostri vecchi vorrebbero che fossimo tutti uguali, pronti a metter su famiglia ma solo pure questa come dicono loro: un marito, una moglie e tanti figli. E se noi ci innamorassimo di qualcuno del nostro stesso sesso allora dobbiamo tenerci tutto per noi perchè loro i "nuori" o le "genere" non li vogliono conoscere.
Loro vorrebbero continuare ad insegnarci che i "diversi" sono pericolosi e che vogliono sovvertire gli schemi, noi vorremmo però dirgli che è la diversità che ci fece stupendi!

Delia tu la linea ce l'hai data, accompagnandoci nei nostri viaggi alla ricerca dell'amore che poi è la ricerca di noi stessi, ora te la ripassiamo. Facci un bel libro, di quelli che possono leggere anche i "sale e pepe", e spargi la nostra voce!

Il bel libro anzi bellissimo, Delia Vaccarello l'ha scritto: L'amore secondo noi, edito da Mondadori.

Se poi volete continuare a leggere del lungo viaggio alla ricerca di se stessi e dell'orientamento sessuale, Delia vi aspetta ogni due settimane, il martedì, su l'Unità con la sua rubrica "1,2,3... liberi tutti!".
posted by Andreas Martini @ 3:22 AM  
4 Comments:
  • At 4:45 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ehi! Il libro si legge di un fiato o sei tu che leggi come un razzo? Sì certo, la linea ve l’ho data, e si chiama invito al coraggio, entusiasmo, tifo per voi e per me voglia di stare a sentire, nausea per quel sovrapporsi su di voi facendovi ombra come tanti miei amici sale e pepe si ritrovano a fare… Una cosa però vi dico, raga, avete dei mezzi stratosferici. Partecipare alla presentazione di un libro, poi tornare a casa, leggerlo… fin qui tutto giurassico, niente di nuovo, ma poi… scriverne e parlare al mondo. E’ questa la figata: avete un mezzo per comunicare grandioso, comunicare è partecipare, crescere, sentirsi vivi, esserci!!!! Voi potete come i sale e pepe non potevano. E, tu, Andrea ne approfitti alla grande con il tuo Blog. Ci vuole forza per comunicare, bisogna credere in se stessi, e non avere paura di mettersi in gioco, ma una volta iniziato non si smette più. Ci vuole forza anche per accendere il cell. interiore e comunicare con noi stessi, è solo a quel punto che tocchiamo con mano se abbiamo davvero qualcosa da dire….

     
  • At 10:09 PM, Anonymous Anonimo said…

    Non ho mai letto nulla di più profondo e di più vero...

    ;-)

     
  • At 1:44 AM, Blogger Andreas Martini said…

    Ma no Delia, non sono un razzo! ho semplicemente approfittato di un weekend di pausa dalla "scena" ed ho letto il tuo libro! Poi non ne avrei avuto tempo... :-)
    Grazie per il bel commento Delia!
    a presto, spero!

    Teo: ti riferisci a me o a delia?!? :-)

     
  • At 11:23 AM, Anonymous Anonimo said…

    Ovviamente a entrambi! :-)

     
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Chi sono

Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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