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lunedì, febbraio 27, 2006
"Mezzo maschio"
I realty shows sono un pò come Silvio Berlusconi (che con le sue reti è stato anche il primo a portarli in Italia): nessuno l'ha votato, ma ha vinto; nessuno li vede e fanno milioni di ascoltatori. O, tutti l'hanno votato e non lo dicono, tutti li guardano e nessuno lo dice.Io li guardo e lo dico o meglio, non li guardo assiduamente ma in un modo o nell'altro sono aggiornato.Oggi a cena con amici ho visto Amici di Maria de Filippi che, anche se sui generis, è un reality show. Rivolto soprattutto ai teenagers è con i suoi più di 4 mln di telespettatori uno dei migliori successi della De Filippi. Questi programmi oltre che dal punto di vista della comunicazione mediatica, presi come "realmente reali" sono molto interessanti dal punto di vista sociologico.Se sono un comunicatore o aspirante tale sicuramente non sono un sociologo, quindi tutto ciò che scrivo è più che altro frutto di emozioni che la visione di questi programmi, ed in particolare della puntata di ieri, e non frutto di scienetifiche riflessioni.
Brevemente i fatti. I concorrenti maschietti un paio di settimane fa litigano pesantemente cone le femminucce e, invece di tentare di riappacificarli, si decide di dividerli in due squadre e di aizzare lo scontro che nel programma serale diventa mediatico. Una signora nella puntata di ieri, ricordando che la trasmissione è seguita da molti givanissimi, discute dell'opportunità di punire i suddetti maschietti affinchè il pubblico giovane capisca che quelli non sono esempi da seguire. Nel suo intervento se la prende con uno dei della squadra maschile, quello che per primo ha alzato le mani con le ragazze e che ha fomentato il tutto, e lo definisce "mezzo maschio".
Che il suddetto ragazzo, Raffaele Tizzano, sia gay è opinione di molti: i suoi atteggiamenti sono inequivocabili anche ad occhi poco esperti e comunque frequentando locali gay romani non credo che lui stesso voglia nasconderlo più di tanto. Che la presenza di gay e lesbiche nel programma della De Filippi negli anni è stata molto alta è cosa nota.Che l'omosessualità di personaggi più o meno noti della televisione sia il più grande argomento di pettegolezzo è cosa altrettanto nota.Ma che da pettegolezzo diventi discriminazione e maliziosa offesa è cosa da condannare.
Quelle parole sarebbero potute passare inosservate, nemmeno la De Filippi nella confusione dello studio le aveva sentite, ma una lodevole e autorevole Platinette ha preso le difese del ragazzo, visibilmente imbarazzato e mortificato, ed ha altrettanto "ignorantemente" definito la signora "brutta stronza". Se il Raffaele stesso si fosse difeso da solo prima di tutto avrebbe ceduto al gioco della tipa ed in secondo luogo avrebbe dovuto far trapelare la verità sul suo orientamento sessuale, quale che sia. Far capire pur in una situazione così a suo vantaggio di essere gay si sarebbe potuta comunque rivelare una scelta svantaggiosa. Il pubblica di ragazzine urlanti avrebbe comunque continuato ad "amare" un Raffaele gay? Se tutti prima di lui hanno finto un motivo ci sarà!
La signora del "pubblico parlante" aveva esordito dicendo che lei stessa ha un figlio di undici anni che guarda quel programma e si preoccupava di cosa potesse imparare da quei ragazzi. Platinette a toni forti le ha chiesto lei cosa intendesse insegnare a suo figlio definendo un ragazzo, "presumibilmente" (io direi chiaramente) gay, un "mezzo maschio".La tipa ha cercato inutilmente di difendersi, ma quello che intendeva dire con quelle parole era maliziosamente chiaro.Sulla scia di Platinette e sulla scia di slogan ormai famosi un altro concorrente interviene dicendo "....io sono mezzo maschio". Cameratismo gay? nooo... aveva frainteso ma è stato comunque simpatico nel gesto! Quel bambino di undici anni, forse impressionato da quello che ha visto chiederà alla madre cosa significa mezzo maschio. Ci si augura che non gli dica che i gay in quanto maschi attratti da altri maschi non sono dei maschi veri!
E allora da questi famigerati reality, specchio della società attraverso i suoi concorrenti ed il loro pubblico, che indicazioni ci danno sulla società?Per carità ammetto i limiti di quello che sto scrivendo visto che mi riferisco ad un caso unico e particolare, ma parlando di presenza dei gay in tv ci sono decine di esempi da citare.Questa presenza è quindi direttamente proporzionale al grado di accettazione che la società ha di noi? Io credo di no e non sono l'unico. Anzi in qualche modo viene percepita come un invasione. Qualcuno la teme chiaramente e metterebbe anche Platinette in fascia protetta. Altri, tra cui in qualche modo mia madre, credono che sia una moda essere gay in tv. Non dimentichiamo quelli che vedono in questa presenza la normalizzazione della anormalità.
Indifferenti o meno a questo risvolto sociale ed al potere dei media altri non temono questo tipo di "pubblicità" ma quella delle unioni civili sì!
Upgrade: leggo dal forum di Raffaele:
Roma, 27 feb. (ADNKRONOS)> ''Davvero spiacevole cio' che e' avvenuto ieri durante la puntata> di 'Amici di Maria De Filippi' in onda in prima serata su Canale 5''.> E' la segnalazione da parte del Codacons in merito all'espisodio che> ha visto Platinette, invitata come ospite e opinionista esterno della> trasmissione, apostrofare con una parolaccia una ragazza del pubblico> presente in studio. ''La parolaccia - spiega Condacons - e' stata> ripetuta per ben 3 volte, ad alta voce.''
Complimenti al Codacons.
Upgrade2: anche la Repubblica riporta la notizia peccato che non si spieghi come mai Platinette ha apostrofato quella signora in quel modo.

Upgrade3: (3/3/06) A quanto pare tutti abbiamo frainteso. Io sono convinto di quello che la signora bionda volesse dire. Qui la De Filippi e Platinette danno la loro versione.
posted by Andreas Martini @ 8:05 PM  
12 Comments:
  • At 10:57 PM, Anonymous Anonimo said…

    Caro Andreas,

    è difficile trovare, nel marasma complessivo che è seguito alla vergognosa sceneggiata di domenica sera - ennesima esplosione del trash più volgare, senza alcuno scrupolo per il pubblico a casa e, soprattutto per i ragazzi e le ragazze in sfida - un commento così giusto e sopra le righe.

    Bravo Andreas! Anche io sono talmente indignato per quello che è accaduto che vorrei mettere un commento sul newsgroup di Amici. Ma mi tratterrò, se non altro per evitare di mischiarmi in inutili, nuove polemiche.

    Ti seguo con stima,

    TEO

     
  • At 11:36 PM, Blogger Andreas Martini said…

    come leggi dagli upgrade l'indignazione cresce.

    grazie per la stima :-)
    Andreas

     
  • At 8:35 PM, Anonymous Anonimo said…

    ho visto la trasmissione e quello che è successo è stato vergognoso. La reazione di platinette ritengo però che sia stata eccessiva... dando modo così come spesso succede a far porre l'attenzione sulla reazione piuttosto che sulla "provocazione"...

     
  • At 4:21 AM, Blogger Andreas Martini said…

    Raissa non posso che concordare. In pochi possianmo giustificare la reazione di Platinette.

    A.

     
  • At 9:50 AM, Blogger Barbauss said…

    Ma a nessuno è venuto MINIMAMENTE il dubbio che la signora intendesse altro con "mezzo uomo"? Non è che la reazione è stata UN PELO eccessiva e viziata dallo status gaio di Platinette, visto che la signora in questione ha anche aggiunto immediatamente "siete TUTTI mezzi uomini" (e l'ho sentito chiaramente)? Non è che a volte noi gay soffriamo UN DITO di manie di persecuzione ingiustificate?

     
  • At 12:16 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Bentonjazz a me lo dico tranquillamente è venuto in mente.
    La signora, probabilmente intendeva che i maschietti nonostante la voce grossa e le mani sulle femminucce non erano riusciti a dimostrarsi machi o maschi, piuttosto "mezzi maschi". Non è comunque un offesa basata su stereotipi sessisti?

     
  • At 6:41 PM, Anonymous Anonimo said…

    Secondo me a Platinette (cafonissima) quell'intervento è sfuggito, ed è andata oltre al suo ruolo precostituito in quel contesto (fare polemica e caciara).
    Infatti nel clan Defilippi, notoriamente pieno di gay e lesbiche col velo, il tema è da sempre ufficialmente tabù e non è MAI venuto fuori prima (eppure nei suoi programmi risse verbali o pornografiche violazioni della privacy e dignità delle persone non sono mai mancate).
    Come nel resto della tv italiana, del resto, che accetta solo i personaggi eccessivi alla Platinette, Casalino, Jonathan eccetera.

    Da notare come la protesta del Moige & Company (mai intervenuti sul resto degli scempi del clan Costanzo-Defi) ci sia stata sul turpiloquio, mentre sulle offese discriminatorie (o sessiste, a seconda delle interpretazioni) niente, come sempre.

     
  • At 10:59 PM, Blogger Andreas Martini said…

    disorder, forse non l'ho fatto intendere bene ma sono sulla tua stessa linea, ho ricordato infatti anche io la nota presenza di gay nei programmi della de filippi (si dice lo stesso costantino sia gay) ma che è sempre stata tabù non si sa se per scelta unica della redazione o dei concorrenti stessi.
    ho cercato anche io di far notare l'unidirezionalità delle critiche a l programma.

     
  • At 3:31 PM, Anonymous Anonimo said…

    Sì, ti eri spiegato bene, e siamo d'accordo: semmai ero stato io a ripetere alcuni concetti :)

    Secondo me il perchè del tabù (la regola del "non chiedere, non dire", per citare l'esercito USA) in tutti i programmi Mediaset (così come la presenza in tv di gay SOLO "di un certo tipo", e sia detto senza offesa) è da imputare principalmente alle scelte autorali e alle direttive dall'alto (per quanto abbia poi il suo tornaconto anche ad es. il gay non dichiarato che viene televotato dalle ragazzine).

    Ma si rischia di sconfinare in discorsi più grandi di noi sulla cultura televisiva e sulla sua influenza subliminale sulla pubblica opinione (anche in altri contesti non riguardanti la sessualità), quindi meglio fermarci :)

     
  • At 11:51 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Beh io proprio per capire gli effetti mi sono iscritto al gruppo yahoo di raffaele. Le ragazzine sono sveglie ormai, non gli fa paura un idolo gay. Sono coscienti che un gianluca merolli, un federico patrizi, un gian, un antonino sono gay e li sostengono lo stesso. E maria de filippi lo dovrebbero sapere!

     
  • At 12:18 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ciao.. mi chiamo cristina, seguo AMICI da sempre e sostengo RAFFA fin dal primo momento.. e lo sosterro' cmq.. gay o non gay.. cosa ancora da chiarire.. perchè IO un gay SEXY così non l'ho mai visto cmq.. Io lo stimo non tatno per la sua tendenza sessuale ma perchè mi piace così com'è.. un ragazzo sincero, schietto e simpaticissimo.. e ne sono rimasti pochi lì dentro!!
    Se fosse gay mi dispiacerebbe.. e si può ben capre il perchè.. se lo fosse, e io sottolinerei il condizionale, non cambierebbe cmq la mia opinione.. rimarrebbe per me sempre un grande!!
    Riguardo a PLATI la/lo posso pure capire.. è stato , in qualche modo, offeso nel personale.. riguardo a quella tipa.. non la farei mai più intervenire a quella trasmissione.. personalmente!!
    Detto questo ribadisco.. RAFFA 6 IL MIGLIORE.. premetto che non sono una ragazzina di 12/13 surclassata da ormoni.. ciao!!

     
  • At 2:30 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Cristina qui infatti si è chiaramente detto che non si apprezza Raffaele per ben altri motivi rispetto all'orientamento sessuale.
    A te dispiacerebbe se lo fosse a me non me ne pò fregare di meno tant'è che lo so per certo che è gay ma non per questo gli sbavo dietro.

    Ah meglio che non metti piede nei locali gay potresti accorgerti che ce ne sono di più sexy di Raffaele e potrebbe dispiacerti ancora di più :-)

     
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About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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