Nella prefazione al libro Zapatero. Un Socialismo gentile, di Ettore Siniscalchi (edito da Manifestolibri), il futuro segretario del Partito Democratico ha scritto: “conosco Zapatero da abbastanza tempo… per sapere che la sua figura, le sue idee, il suo modo di intendere la politica e di sostenere il rinnovamento della sinistra sono molto più ricche e variegate delle rappresentazioni che oggi ne vengono fatte. La radicalità di Zapatero è nei principi, nel profondo senso etico che anima le concrete scelte politiche e di governo, nella ostinata ricerca di essere coerente con gli impegni presi di fronte agli elettori e di non deludere le loro aspettative: «mantenere la parola data, fare quel che si dice e dire qual che si farà»”. Ho esordito con questa lunga citazione e credo che potrei fermarmi qui. Credo si intuisca dove voglio andare a parare: il discorso di Veltroni a Torino è stato tutto fuorché un discorso “alla Zapatero”. Un discorso coerente, questo si, ma con la peggiore sinistra conservatrice italiana. Ha parlato di tutto: del lavoro, della disoccupazione, della pressione fiscale, delle pensioni, delle infrastrutture, dell’ambiente, della precarietà, dell’intolleranza, dell’omofobia e della laicità. Ha accontentato tutti, dedicando lunghi passaggi o piccole citazioni ad ognuno: giovani, donne, anziani e pensionati, operai e lavoratori autonomi, gay, cristiani e laici. Tante belle parole di elogio a Zapatero che a leggerle ci facevano ben sperare: forse non tutti i grandi leader del centrosinistra hanno paura a dichiararsi zapateristi!E poi? E poi un bel discorso alla Prodi, tanta vaghezza, tanto ecumenismo e pochissime prese di posizione coraggiose e chiare. Ed in particolare, nulla di concreto sui diritti per noi persone glbt.
Così Veltroni intende sostenere il rinnovamento della sinistra? Questa è la nueva via di Veltroni? Questa è la risposta che il buon Walter dà alla piazza del Roma Pride? Non c’era, e già questo ci doveva far riflettere, ma non deve essere stato così difficile sentirci e capire che cosa ci aspettiamo dalla politica del futuro!
Il 14 marzo 2004, durante i festeggiamenti per la vittoria del PSOE un gruppo di ragazzi urlò a Zapatero “¡No nos falle!”, “Non deluderci”, e lui rispose “Ve lo assicuro, il potere non mi cambierà”. Veltroni sembra aver già deluso le aspettative di noi giovani (glbt) di sinistra. Con il suo discorso al Lingotto sembra averci detto: “il potere io non lo cambierò!”. Quantomeno lui non è cambiato: nei nostri confronti è sempre stato così… ambiguo (per usare un eufemismo)!
Se continua così, se il meglio che il centrosinistra riesce a tirare fuori è il buon Walter… Beh, allora in Italia il nuovo può attendere!
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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