I colori della parità, della dignità e della laicità
Scrivere con ancora dento di sè le emozioni della grande giornata che si è vissuta è difficile. Sembrano parole fatte, ma non è così. Ho fatto qualche Pride ed altre manifestazioni ma mai come ieri ho sentito di far parte della storia. Ieri è sta una giornata storica! Il milione, o poco meno, di persone che erano intorno a me hanno sicuramente avuto la stessa impressione.
Amiche venute dall'Abruzzo proprio per il Pride, amici di lunga data che per la prima volta hanno partecipato ad un Pride, nuovi amici con cui sto costruendo un'esperienza di confronto bellissima, questi stessi nuovi amici che al Pride ci vanno dal lontano 1994, amici e conoscenti incontrati per strada, amici sentiti il giorno dopo su msn, tutti - senza eccezioni - hanno avuto la stessa impressione: una giornata che segnerà la nostra storia, la storia laica di questo paese!
Mentre scrivo sento "La storia siamo noi" e "Viva l'Italia", le dedico a tutti voi!
Quella di ieri è l'Italia che mi piace, "l'Italia liberata" dai pregiudizi e dall'integralismo religioso, e noi stiamo facendo la storia, stiamo facendo in modo che l'Italia diventi veramente un bel paese!
Scusa, ma proprio io non vedo una discriminazione. Non ho assolutamente sulla contro l'omosessualità, e anzi, credo che sia un diritto (quello di poter disporre liberamente della propria sessualità) troppo calpestato in molte parti del mondo. E per questo la "comunità gay" è giusto, sacrosanto che si batta. Io sarò con loro, almeno moralmente. Ma adesso in Italia, dov'è il diritto leso? Abbiamo una Costituzione democratica che stabilisce eguali diritti. Certo, ci può essere il singolo caso di discriminazione, o di insulti. Ma la legge non discrimina.
L'esordio "non ho assolutamente nulla contro l'omosessualità" non lasciava buone speranze... e infatti! ma lo dico molti simpaticamente: faccio solo notare come i commenti "contro" inizino tutti alla stessa maniera. un pò come quando i politici di destra dicono che hanno tanti amici gay... Comunque, rispondendo al tuo commento, che la nostra sia una Costituzione democratica non significa che non discrimini qualcuno. Se vogliamo il diritto a vivere la propria sessualità liberamente è in Italia l'unico "diritto" che abbiamo. Non siamo una paese mussulmano o cmq l'integralismo cattolico non è ancora arrivato al punto di condannarci per quello che facciamo della nostra sessualità. E smettiamola di pensare che sia solo un problema di cosa uno fa sotto le coperte. La sessualità o, meglio, l'orientamento sessuale è qualcosa che va ben oltre il sesso e con chi lo facciamo. Al di là dei piccoli casi di discriminazione ne esistono altri ancora più grandi che comunque per te rimarrano richieste pretestuose, ma che in realtà sono vere e proprie "differenze di trattamento". La legge non ci tutela sul posto di lavoro e nella vita di tutti i giorni: la legge Mancino infatti non prevede le discriminazioni su base dell'orientamento sessuale. Non esistono leggi che tutelino le nostre coppie. Questa non viene vista come una discriminazione ma lo è in tutti i sensi. Io dal punto di vista fiscale sono si cittadino come tutti gli altri, dal punto di vista dei miei diritti no. Pago le tasse come tutte gli altri ma non ricevo dallo Stato gli stessi "servizi" che ricevono tutti gli altri cittadini. E questa è una forma di discriminazione. Forse i glbt non dovrebbero più pagare le tasse, a quel punto di accorgeresti di quanti soldi i meno entrerebbero nelle casse dello stato. A quel punto noi continueremo a non ricevere i nostri "servizi", ma pure tutto il resto di Italia avrà meno servizi e sussidi dallo Stato.
E comunque quei singoli casi di insulti, ricordalo, uccidono. A volte, purtroppo, nel vero senso della parola.
Per quel che riguarda la legge Mancino, sono d'accordo.
Ma appunto come dici tu il vero punto è "Non esistono leggi che tutelino le nostre coppie"
Il nodo da sciogliere è :
se l'omosessulità è un comportamento sessuale, allora non c'è alcun diritto che vengono tutelate queste coppie.
se invece è una cosa connaturata alla natura umana, allora è giusto che vengano tutelate le coppie. ------ per cosa è nata la tutela, prima giuridica e poi sociale, del matrimonio?
Da più di un decennio l'organizzazione mondiale della sanità e l'associazione psichiatri americani ha eliminato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali e dei disturbi sessuali. Secondo la loro definizione è una variante *naturale* dell'orientamento sessuale. Credevo ormai fosse risaputo che l'omosessualità non è una malattia.
Non sono un esperto matrimonialista nè di "storia del matrimonio". Se vuoi forniscimi tu la risposta, con le fonti, e ne discutiamo
so benissimo che non è una malattia, ci mancherebbe altro...
la distinzione fra comportamento e "intrinseco alla natura umana" è molto più complessa.
Ora, io sono ignorante su queste cose. Forse tu ne sai di più.
Credo, (lo dico così senza alcuno studio dietro, solo a "naso") che un comportamento è influenzato dalla società e dal contesto nel quale si trova una persona.
Quindi , diciamo, se il "livello di omosessualità" è sempre stato più o meno costante nella storia, indipendentemente dalla società in cui ci si trova, allora lo considero intriseco alla natura umana. Se varia no.
Tanto per intenderci, non per fare paragoni, ma per spiegarmi meglio. Il feticismo, credo sia un comportamento, l'eterosessualità è certamente intrinseco alla natura umana (se non altro perchè consente la prosecuzione della specie).
Non sono un "matrimonialista" neanchio. Ma se vogliamo concedere il matrimonio alle coppie Gay, allora è bene rifletterci su. E' una tutela nata per cosa? Secondo me perchè il nucleo della società umana nasce da li. Insomma non penso che l'amore gay sia in nessun modo "minore" (mi sono pure commosso a guardare Yossi e Jagger, l'hai visto?), ma il discrimine, io credo, è la POSSIBILITA' di avere figli.
Sai Perchè "i commenti "contro" inizino tutti alla stessa maniera."?
perchè in questi ultimi tempi c'è (o almeno si sente)una crescente omofobia-fobia, chiunque sia contrario alla legislazione in materia di coppie è omofobico.
Mi è capitato di parlarne, in maniera normale ed essere subito additato come un omofobico. E allora una si prevenisce introducendo il discorso con l'ovvia frase "Non ho nulla contro l'omosessualità, ma..."
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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Scusa, ma proprio io non vedo una discriminazione.
Non ho assolutamente sulla contro l'omosessualità, e anzi, credo che sia un diritto (quello di poter disporre liberamente della propria sessualità) troppo calpestato in molte parti del mondo. E per questo la "comunità gay" è giusto, sacrosanto che si batta. Io sarò con loro, almeno moralmente.
Ma adesso in Italia, dov'è il diritto leso?
Abbiamo una Costituzione democratica che stabilisce eguali diritti. Certo, ci può essere il singolo caso di discriminazione, o di insulti. Ma la legge non discrimina.
Ciao