Nelle prime ore del 28 giugno 1969, nello Stonewall Inn, storico locale gay di New York, è nato il movimento di liberazione gay. I racconti su quello che è successo quella notte sono vari e diversi ma la versione più accreditate è che una transgender abbia tirato una bottiglia alla polizia che stava compiendo l'ennesima incursione violenta della polizia nel locale. Dopo quel gesto tutti gli altri presenti, preso coraggio, hanno cominciato a reagire ai poliziotti e ne sono nati i "moti di Stonewall", durati alcuni giorni.
"Solo nella prima notte vennero arrestate 13 persone e vennero feriti quattro agenti di polizia, oltre a un numero imprecisato di dimostranti. Si sa comunque che almeno due dimostranti vennero picchiati selvaggiamente dalla polizia (Duberman, pp. 201-202). Bottiglie e pietre vennero lanciate dai dimostranti che scandivano lo slogan "Gay Power!".La folla, stimata in 2.000 persone, battagliò contro oltre 400 poliziotti. La polizia inviò rinforzi composti dalla Tactical Patrol Force, una squadra anti-sommossa originariamente addestrata per contrastare i dimostranti contro la Guerra del Vietnam. Le squadre anti-sommossa arrivarono per disperdere la folla, ma non riuscirono nel loro intento e vennero bersagliate da pietre e altri oggetti. Ad un certo punto si trovarono di fronte a una fila di drag queen che le prendeva in giro cantando: We are the Stonewall girls We wear our hair in curls We wear no underwear We show our pubic hair We wear our dungarees Above our nelly knees! ("Siamo le ragazze dello Stonewall / abbiamo i capelli a boccoli / non indossiamo mutande / mostriamo il pelo pubico / e portiamo i nostri jeans / sopra i nostri ginocchi da checche!")"
[da Wikipedia]
Dicevo degli inizi della rivolta. Qualcuno disse che la prima transgender a tirare la bottiglia fu Sylvia Rivera. Lei stessa al World Pride del 2000 ha raccontato, a Porpora Marcasciano, che non fu la prima, ma la seconda! Per anni dopo lo Stonewall, la Rivera è stata dimenticata ma al ventesimo anniversario di quella rivolta, finalmente riuscì a prendere la parola e disse: Al festeggiamento del 20 anniversario della rivolta di Stonewall, riuscendo a fatica a prendere la parola, ricorda che: «La scintilla della rivoluzione, l'abbiamo iniziata noi checche, travestiti e puttane. Dove stavate voi, che eravate nascosti allora e venite a raccogliere gli allori adesso, di una rivolta della quale non avete alcun merito?».
Sylvia Rivera ci ha lasciato nel 2002, con una preziosa eredità: il nostro Pride!
bellissimo post Rivera ha ragione. Dobbiamo ringraziare i trans, le checche e le puttane se il movimento gay è quello che è. Gli altri gay "non visibili" preferivano stare a casa, magari a sposarsi, a vivere nella mensogna e afare il gioco della società dei normali.
Sicuramente anche io non avrei fatto molto se non ci fosse già una base di movimento gay alle spalle...
E poi si sa...Anche Roma è nata grazie ad una Prostituta ;-)
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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bellissimo post
Rivera ha ragione. Dobbiamo ringraziare i trans, le checche e le puttane se il movimento gay è quello che è. Gli altri gay "non visibili" preferivano stare a casa, magari a sposarsi, a vivere nella mensogna e afare il gioco della società dei normali.
Sicuramente anche io non avrei fatto molto se non ci fosse già una base di movimento gay alle spalle...
E poi si sa...Anche Roma è nata grazie ad una Prostituta ;-)