Definite le regole per l’elezione della costituente del PD, è partita una tra le estati più calde della politica italiana degli ultimi anni. Il PD come da più parti ricordato sarà la realtà con la quale ed entro la quale comunque idee e persone di sinistra dovranno confrontarsi, proporsi e saper “politicamente” difendere le proprie posizioni. Il nostro movimento, da subito dopo il Roma Pride ed i vari Pride locali, sembra in vacanza. Ma i nostri rappresentanti non possono ignorare quello che sta succedendo nel centrosinistra italiano. Più di uno ha detto che il Partito Democratico così com’è, così come ce lo prospettano non ci piace. Ma non per questo dobbiamo assistere passivamente ad un progetto che, volenti o nolenti, condizionerà il nostro futuro. Certo sarebbe stato auspicabile la candidatura a segretario di un rappresentante diretto della nostra comunità, come proponeva la nostra Cristiana Alicata, ma i tempi, le modalità e le suddette regole, l’hanno resa una proposta irrealizzabile e molto rischiosa. Bisogna trovare un’altra strada: il mondo GLBT è chiamata a cercare il modo di rappresentarsi e farsi rappresentare all’interno del futuro partito e, sempre dall’interno, dovrà trovare la capacità di convogliare verso i temi della laicità, delle libertà e dei diritti civili, altre anime di questo stesso soggetto politico. Sarebbe auspicabile quindi, che siano i temi, i contenuti e le prospettive le protagoniste di questa grande possibilità che le primarie della costituente, comunque, costituiscono. Idee e prospettive che nascano dalle esigenze e dai riscontri di tutte quelle persone, che oggi, oltre a non sentire rappresentate le proprie posizioni, temono per una politica che diventa sempre più politicante e autoreferenziale. Un confronto sulle idee, un dibattito sulle proposte sulle quali ampliare il consenso sembrano essere gli unici modi per poter recuperare da una parte il distacco che si sente sempre più forte tra cittadini e politica, dall’altro la possibilità di costruire un confronto interno al nuovo soggetto grazie all’elezione di nostri rappresentanti, veri e propri portavoce della società civile laica e liberale di sinistra. Siamo sicuri che i Gayleft-Gaydem stanno già lavorando per questo, ma non possiamo pensare che ce la possano fare solo con le loro forze. Non possiamo aspettare che i giochi siano fatti e poi decidere se sostenere o meno il PD alle prossime elezioni. Nonostante le apparenze – un candidato già segretario – possiamo ancora riuscire a condizionare noi il futuro del PD. C’è bisogno di proposte ed iniziative personali. C’è bisogno di gay, di lesbiche, di bisessuali e di transgender e di amici eterosessuali vicini alle nostre istanze, che abbiano voglia di impegnarsi affinché il PD possa diventare qualcosa di più laico e riformista.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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