"Andiamo a puttane"
Beh si se Berlusconi rivincesse si rischia proprio che, come si suol dire, il nostro paese ci vada a finire.... a puttane!
Ma Luxuria, al grido di "libero amore, libero stato... libertà di andare a puttane", intendeva altro: depenalizzare la prostituzione!
Luxuria torna... a "casa".
Non ci si può stupire che un candidato faccia campagna elettorale, il passo dai salotti politici ai dancefloors è diventato sempre più breve e più usuale.
Fino a qualche tempo fa il passo contrario era impensabile. Ora è realtà: Vladimir Luxuria la conoscievamo tutti (almeno noi gay) e tutti ricordano di lei soprattutto la lunga direzione artistica della serata prima più trasgressiva ora più trendy di Roma, Muccassassina, ora che Fausto Bertinotti la candida alla camera in Lazio, la conoscono tutti!
Non mi ha stupito più di tanto, quindi, andare a ballare al Qube, che da qualche anno è tornato ad ospitare Muccassassina, e trovare grandi manifesti elettorali della Luxuria e sulle note di un suo remake di "nessuno mi può giudicare" vederla entrare sul palco.
La cover fu l'inno ufficiale del World Gay Pride di Roma nel 2000; ed è ricantandola, in playback, che si ripresenta al "popolo di Muccassassina". Per dieci anni lei, regina indiscussa della serata, ha accolto così le centinaia di gay lesbische trans ed eterosessuali (negli anni sempre di più, tanto da far dimenticare il vero target e scopo della serata) in pista.
A pochi anni dal grande pride di roma, aumentati i suoi impegni artistici (dalla radio ai palcoscenici teatrali), aveva salutato gli amici del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e lasciato la direzione artistica della loro "festa di autofinanziamento".
Venerdì, a distanza di anni, è tornata a farsi sostenere così dalla suo popolo.
Negli anni il Circolo Mario Mieli ha continuato a sostenere la sua "Creatura" anche quando a partire dall'estate 2002 è entrata nello staff del Gay Village - oraganizzato tra gli altri da Imma Battaglia - e non poteva quindi, alla svolta più importante nella vita della più famosa transgender italiana, negarle la possiblità di parlare alla comunità che dovrebbe e vorrebbe rappresentare e quindi al suo maggior bacino elettorale.
Dopo la piccola esibizione nostalgica in ricordo dei vecchi fasti la Luxuria ha improvvisato un breve comizio esordendo con una risposta all'offesa della Mussolini a cui si offre di regalare un "mazzo di rose... rosse? no non le se addice... nere? no no! meglio un mazzo di cavolfiori!" e poi qualche accenno ai temi del momento: coppie di fatto e diritti civili.
Non mi sono dimenato molto in applausi, mi sembravano tante parole sentite migliaia di volte, aria fritta insomma: una legge sulle coppie di fatto, una precisa attuazione delle direttive europee antidiscriminazione ed una legge che tuteli i glbt contro le discriminazioni. A questo proposito, con chiaro riferimento allo scontro verbale con la Mussolini, vorrebbe una nuova legge che renda perseguibili, per esempio, coloro che dicono "frocio" et similaria così come avviene per coloro che dicono "negro (di merda)". E li mi viene un dubbio: ma proprio quest'ultimo caso non è stato depenalizzato da una sentenza della Cassazione?
A quanto pare si, se si tratta di "offesa reciproca"...
Insomma pur essendoci quella legge auspicata dalla Luxuria e ritenendo che oggi come oggi dare del "fascista" è un'offesa, la Mussolini non sarebbe stata perseguibile!
Ripeto, aria fritta! Come quando parla di una legge che consenta asilo a quelle persone perseguitate nei loro paesi d'origine a casua dell'orientamento sessuale. Giustissimo! MA come ci si regolererà in caso di richieste da parte di cittadin* cuban*, dove l'omosessualità
non è più perseguitata penalmente ma culturalmente e civilmente sì?
Come ha esordito dicendo "se sarò eletta sarò la prima transgender nel mondo a sedere in un parlamento"... appunto questà è l'unico
"valore" che contraddistinguerà una sua molto probabile carriera da deputatA.
vabbè, ma cosa ti aspettavi che dicesse?