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giovedì, marzo 16, 2006
Bertinotti vs Maroni
Già sulla carta una tribuna politica - perchè tale è il format che si è scelto di utilizzare, non mi si parli quindi di "duello tv" - con protagonisti Bertinotti e Maroni, non mi allettava molto. Ma vuoi il senso di colpa per non aver visto il presunto vero duello tv, vuoi la vuotezza dei palinsesti televisivi, vuoi un minimo di aspettativa sulla possibilità di sentire qualcosa di interessante, alla fine ho seguito Mimum ed i suoi ospiti.Ma già da subito mi sono crollate le braccia: un Bertinotti moderato come ormai da tempo ed un Maroni inaspettatamente moderato sono veramente ripugnanti.Non mi aspettavo certo una rissa o i termini forti a cui i leghisti ci hanno abituato, ma allo stesso modo non mi aspettavo discorsi farciti di politically correct.I due intervistatori, Pirani e Bechis, proponendo domande poco stimolanti e concentrandosi su temi che non rispecchiavano, a mio modesto avviso, le peculiarità dei due partiti rappresentati non hanno di certo contribuito a rendere le cose più vivaci ed interessanti.

Dopo lo "stupore" per l'imbarazzante cambio di idee di Alessandra Mussolini, ci si deve stupire dell'ambigua pacatezza di Maroni.Sulla questione dei diritti delle coppie di fatto, per esempio, che entrano nel dibattito grazie al preambolo della domanda sulla politiche per i bambini, ci si poteva quasi trovare d'accordo con il Ministro leghista. Non ci sono più i culattoni di Calderoli ed i mangiabambini di Mussolini/Castelli, ci sono delle persone che nel privato hanno fatto scelte diverse e che, se non intaccano il concetto di famiglia, che ricorda Maroni è quella descritta dall'art. 29 della nostra Costituzione, allora possono vedersi riconosciuti dei diritti. Diritti privati ma comunque diritti. Ruini docet et placet.
La Lega e gran parte degli estremisti cambieranno, a questo punto, radicalmente la loro campagna elettorale? Non è strano chiederselo visto che sono noti i manifesti elettorali della partito di Bossi contro i gay e sono ancor più note le parole dure e le condanna ad ogni proposta sia nazionale sia locale che prevedesse l'allargamento di alcuni diritti, come per esempio le parole di condanna agli innocui registri delle coppie di fatto. La Lega ribalta la situazione e, tramite Maroni, ci dice quindi che non siamo più indesiderati e discriminati, anzi possiamo aspettarci delle norme che ci tutelino privatamente. Questo il nuovo scoopo elettorale della Lega?Se Bossi, che come ribadisce Calderoli oggi a matrix è l'unica vera mente pensate della Lega, avesse un pò di coerenza dovrebbe smentire il suo collega di partito.

E Bertinotti cosa risponde? Con le solite cose: le "7 righe e mezzo" del programma dell'Unione sono state un brutto compromesso ma che lascia modo di ampliare il discorso e che comunque le coppie di fatto non intaccano il valore della famiglia tradizionale semmai ne confermano l'importanza. E poi snocciola i soliti diritti fondamentali che non si vede perchè non debbano essere garantiti anche alle coppie di fatto (gay): diritto alla reversiblità, diritto al subentro nell'affitto, diritto all'assistenza del proprio partner. Questo è quello che il movimento gay, tramite la Lxuuria che lo rappresenta, chiede al Partito della Rifondazione Comunista? Questo è quello che si intende per dare voce ai movimenti? Non voglio fare l'attivista estremista, ai livelli di Equalmarriage che firma con il nome MArco molti commenti su questo blog, ma se questo è quello che dalle parti di Luxuria & Co. intendono per tutela delle diversità, dei diritti d'uguaglianza e dei diritti civili e per battaglia culturale contro l'ingerenza della Chiesa cattolica, alla veramente dico no ai PaCS e si, subito, ad i matrimoni gay del temutissimo Zapatero.
Riconosco, comunque, l'attenuante che la domanda posta da Bechis, fosse sulla tutela dei bambini penalizzati da una focalizzazione del dibattito politico su temi come appunto i pacs o la famiglia tradizionale. Qui è stato il grido della Mussolini "i bambini, i bambini, i bambini" nel famosa puntata di porta a porta a fare scuola. Loro i veri discriminati dalla politica italiana e non le coppie di fatto. Almeno su questo Bertinotti non ha fatto il marxista parlando di problemi strutturali e sovrastrutturali ma ha detto che sono categorie che in modo diverso ma allo stesso tempo efficace hanno bisogno di tutele.

Nonostante le attenuanti e nonostante l'abitudine, continua però questo Bertinotti a non piacermi.
Una volta erano loro, la Lega e Rifondazione, gli estremisti delle coalizioni. Ora, come ha fatto notare Pirani uno dei due intervistatori, da un lato ci si deve riferire ad i neonazifascisti dall'altra ad i no global che comunque sono, ahimè, all'interno di Rifondazione. Sentendo le prima parole della domanda pensavo che miracolosamente si citasse la Rosa nel Pugno, e invece come previsto sono stati ignorati. Sarebbe comunque stato disonesto classificarli come estremisti di sinistra, ma a questo punto, su questi temi, che sono quelli che più mi interessano, e con un Bertinotti ed il suo partito così spudoratamente moderati, la RnP rappresenta veramente un estremismo. Un estremismo che personalmente mi piace e piace a molti, ma che purtroppo è ignorato per lasciare spazio ad altri che io personalmente avrei tenuto fuori dalla scena politica italiana.

E mi collego così ad un altro importante programma di informazione politica che ha dato finalmente voce alla vera grande novità della politica italiana, la Rosa nel Pugno appunto. Ma lo farò domani, ora ho sonno.
posted by Andreas Martini @ 3:09 AM  
5 Comments:
  • At 10:36 AM, Anonymous Anonimo said…

    hai letto questo:
    http://www.arcigay.it/show.php?1837 ??

     
  • At 1:44 PM, Anonymous Anonimo said…

    Non mi ritrovo nella dicitura di "attivista estremista"... dichiarare guerra aperta a ogni discriminazione omofobica presente nelle regole che disciplinano la vita della nazione, come ad es. l'esclusione dei gay dal matrimonio, non è aderire a chissà quale estremismo rivendicazionista ma semplicemente pretendere che i gay siano considerati e trattati non più come cittadini di serie b ma come tutti quanti gli altri.

     
  • At 11:11 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Marco non era nulla di personale, stavo solo intendendo che rispetto ad un pro pacs un pro matrimonio è più estremista. Ora lo sono pure io :-)

     
  • At 11:14 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Fireman.... leggo e rileggo il link... non dice nulla di nuovo. Il solito Arcigay, ravvedo un minimo di incoerenza semmai, commenterò dopo la visione di Boselli a porta a porta.

     
  • At 11:59 AM, Anonymous Anonimo said…

    Diciamo un po' più "pro-gay"... chi non è per l'apertura del matrimonio non è propriamente definibile come pro-gay. Mi fa piacere che ora lo sia anche tu. Sì ai Pacs, sì ai Matrimoni gay! :-)

     
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Name: Andreas Martini
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About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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