Le chiamano domande scomode? Lo sono. Ma ora che è iniziata la campagna elettorale per le primarie diventa fondamentale avere il coraggio di rispondere, di tradurre queste sollecitazioni in idee, programmi. Continueremo ancora per tutto il week end a raccogliere le vostre domande, e la prossima settimana saranno inviate ai 5 candidati alla carica di segretario nazionale.
Come ricorda Claudia Fusani su
Repubblica.it di oggi, è chiaro l'intento non provocatorio della nostra iniziativa, ma è altrettanto chiaro che la questione Glbt, sposandosi con la questione più ampia dello sviluppo sociale, civile e morale del nostro Paese, non potrà essere facilmente aggirata in un momento di costituzione democratica che i militanti del Pd e i loro candidati segretario per primi, vogliono mettere in atto.
Dunque, come molti ricordano anche nelle domande, la comunità ancora una volta tenta di superare le divisioni e con la forza della Rete e dei blogger, si fa portatrice di istanze che sono comuni non solo al popolo Glbt e che negli altri paesi, in primis gli Stati Uniti, vengono trattati come prioritari dai candidati alle cariche pubbliche, dai dibattiti dedicati, alle domande scomode fino, anche, alla difesa argomentata di posizioni contrarie.
Ora dunque ci aspettiamo le risposte, perché i nostri bisogni non sono più rimandabili, perché coinvolgono noi, le nostre famiglie e i nostri amici che sempre più formano la loro scelta politica anche su questo. Un Italia che si muove, un'Italia democratica, davvero, un'Italia che vive una nuova stagione, un'Italia che dice che si può fare, un'Italia che cerca una rivoluzione civile, non può ancora rimandare, essere vaga o peggio ancora rimuovere i problemi.
Noi abbiamo lanciato dalla Rete, che tutti corteggiano, un invito. Ora ci aspettiamo che venga raccolto, che si apra un dialogo, un confronto.