Sono abruzzese e quindi geograficamente terrone. Sono nipote e figlio di commercianti di bestiame, quindi cafone. Seguti il link di cafone, leggete bene. Il termine cafone pare derivi da "co' 'a fune", in pratica i compratori di bestiame che giravano per le fiere: il lavoro di mio nonno! Termine molto utilizzato da Ignazio Silone, abruzzese pure lui, non in senso dispregiativo ma semplicemente come sinonimo di contadino (dell'Italia meridionale). "La parola assunse un valore offensivo nel Nord Italia quando, dopo l'Unità d'Italia cominciano le incomprensioni fra le varie parti del paese."
Ogni buon italiano che abita al di sotto del Po sa benissimo l'uso improprio che di queste parole fanno gli abitanti di quella zona che qualcuno ha cominciato a (ri)chiamare Padania. Persa la loro accezione originaria sono diventate entrambe sinonimo di maleducato, rozzo et similia. Come se essere del Sud significhi essere implcitamente maleducati, villani, ignoranti, rozzi.
Da cosa nasce quest'invettiva e, soprattuto, a chi si riferisce? Su Gay.tv c'è un articolo, firmato dal suo direttore editoriale, Giuliano Federico, sull'esperienza di due ragazzi a Mykonos. Uno dei due gli ha scritto che un un gruppo di tamarri romani e siciliani si avvicina ad una spiaggia e dalla barca urlano "ah froci". Il ragazzo, giustamente amareggiato, li definisce impropriamente "terròns" e "burini" (anche qui da far notare che burini si riferiva ai braccianti romagnoli che lavoravano nella maremma laziale, fino a prendere dal romanesco un significato simile a cafone). Vabbeh se il tipo è intrisecamente razzista verso gli italiani del sud che ci possiamo fare?
Se però allo stesso modo si esprime il giornaliasta, un pò, a noi civili meridionali non maleducati e non omofobi, ci fa incazzare. Così ha concluso il suo pezzo (che voleva essere una "analisi della condizione penosa dei gay italiani". Uscito fuori tema?) il direttore editoriale di Gay.tv: "Quando nel nostro paese ci saranno leggi di tutela e una cultura del rispetto per le relazioni fra persone omosessuali, i poveracci repressi come i romani e i siciliani dell’sms del mio amico potranno finalmente far venir fuori la donna che è in loro e godersi le vacanze. E risparmiare a noi Italiani le solite figuracce da cafoni, terroni e maleducati"
Noi, cafoni e terroni di nascita, tiriamo fuori un pò del nostro orgoglio meridionale e non ci risparmiamo di comunicare il nostro stato d'animo nella sezione commenti all'articolo. In molti abbiamo chiesto che il giornalista chiedesse scusa per il suo linguaggio generalizzante e dispregiativo. Abbiamo ottenuto qualche risultato? No no! Anzi. L'esatto contrario: sono stati cancellati tutti i commenti e tolta la possibilità di inserirne altri!
Nei miei commenti avevo fatto notare un semplice cosa: Giuliano Federico è abruzzese di nascita. Quindi terrone e cafone. Sapete quando si dice che i peggiori omofobi sono i gay stessi? Lascio a voi la conclusione del mio ragionamento.
Gli italiani hanno bisogno di imparare molto in quanto ad educazione e civiltà soprattutto quando vanno all'estero. Chi non ha tra i ricordi delle sue vacanze un incontro, anche casuale, con altri italiani che lo fanno vergognare di esserlo. Ma allo stesso tempo molti dovrebbero imparare cos'è l'umiltà di riconoscere una propria gaffe e, soprattutto, cos'è la democrazia. Che sicuramente non si diffonde con la censura!
E se qualcun'altro vorrà fare un'analisi sul comportamento degli italiani in vacanza all'estero per distinguersi dai maleducati incivili non gli sarà sufficiente chiamarli terroni, burini o cafoni. All'estero, come era scritto in uno dei due messaggi riportati da Giuliano Federico, non capiscono l'italiano, figuriamoci se capiscono se uno è dell'Italia del Nord o del Sud.
"Viva l'Italia, l'Italia... tutta intera". Senza muri reali o virtuali.
P.S. dell'episodio se n'è occupato anche l'amico Elfobruno con cui chiacchieravo proprio mentre leggevo l'articolo di Gay.tv.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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