A pensar male si fa peccato... ma spesso ci si azzecca!
Lo scorso weekend Gaynews, il quotidiano di informazione omosessuale gestito da Franco Grillini, ha deiffuso una notizia sulla vicenda PaCS in Abruzzo.
Una notizia che mi colpisce doppiamente perchè si parla dell'Abruzzo, la mia regione, e della Rosa nel Pugno, il partito che sosterrò e voterò alle elezioni del 9 e 10 aprile.
L'agenzia
DIRE in un suo
lancio parlava del veto del presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano del Turco, ad un
emendamento dei Verdi per l'estensione di alcuni benfici fiscali ed economici anche alle coppie di fatto. In pratica i Verdi proponevano l'istituzione dei "Pacs" sull'esempio di regioni come la Toscana, il Lazio, la Puglia ed altre. (Ruini le conosce meglio di me. le ha elencate durante il suo discorso programmatico alla CEI)
Quello che lascia perplesso è la poca chiarezza della vicenda. Può un Presidente di Regione mettere un veto su un'emendamento? non è il Consiglio regionale che caso mai lo può bocciare?
Certo anche la sola contrarietà del Presidente sarebbe comunque importante e singolare. Singolare perchè Ottaviano Del Turco, "vecchio socialista" dopo la fusione del suo partito con i radicali è dirigente nazionale della Rosa nel Pugno. Con il suo ruolo è anche una delle massime cariche istituzionali che la RnP può vantare.
Pensare male, perchè. Perchè l'agenzia DIRE nel suo lancio non descrive bene come sia avvenuto questo scontro tra i Verdi e Del Turco lasciando però molto spazio agli attacchi che addirittura la segreteria nazionale dei Verdi ha fatto a quest'ultimo.
Si legge:
Ad attaccare Del Turco per conto del Sole che Ride oggi ci ha pensato il coordinatore della segreteria Paolo Cento: "Il presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, non faccia come Ponzio Pilato e risponda positivamente alla richiesta dei Verdi di estendere la tutela dei diritti sociali e sanitari alle coppie di fatto". Spiega il deputato Verde: "La bocciatura dell'emendamento alla finanziaria presentato dal capogruppo dei Verdi alla regione Walter Caporale in favore delle convivenze e dell'estensione dei diritti delle coppie stabili, che prevede uno stanziamento di 200.000 euro, sarebbe un fatto grave, incomprensibile ed in contrasto con cio' che l'alleanza tra Radicali e Socialisti intende rappresentare in Italia". Questo emendamento "e' un banco di prova nazionale- insiste Cento- perche' se non si ha il coraggio di realizzare nei fatti il riconoscimento dei Pacs nemmeno in una regione presieduta da un rappresentante della Rosa nel Pugno, vuol dire che i Verdi in Parlamento rischiano di rimanere soli in questa battaglia".
Segue prontamente un
comunicato della Giovanna d'Arco dei PaCS, Franco Grillini, che invita del Turco ad approvare l'emendamento di Caporale
"perché elezioni o non elezioni i diritti vanno riconosciuti con determinazione e decisione al di là di qualsiasi ragionamento di opportunità politica."Grillini, lo noto con piacere, non ne approfitta per attaccare la RnP (al contrario di Cento) e lascia trasparire un elemento in più:
alla base ci sarebbe un ragionamento strategico vista l'imminenza delle elezioni.
A distanza di qualche giorno la notizia appare solo sull'
edizione online de Il giornale. Nel loro articolo si può capire ciò che Grillini aveva solo lasciato intendere. Si leggono infatti le "testuali" parole con cui Del Turco avrebbe risposto al capogruppo regionale dei Verdi:
...la risposta del governatore Ottaviano Del Turco gli è piovuta addosso come un masso della Maiella: «Lasciamo stare 'ste carnevalate elettorali, non è il momento... Poi le faremo, assieme alle opposizioni». Così gli avrebbe detto, papale papale.
a cui più tardi il Capogruppo avrebbe reagito così:
«Non è il momento... non è mai il momento», dice Caporale rammaricandosi che la gente sia avanti anni luce, rispetto ai politici.
Il giornale riporta la smentita dello stesso Presidente di regione:
Del Turco però smentisce e minimizza: «Ma quando mai? Mai detto “carnevalate”... Ho precisato solo che su questo tema ci vuole saggezza: durante la campagna elettorale non conviene porre le cose in questo modo, perché i pareri dei partiti risentono del bisogno di visibilità... Quando finiranno le sassate della campagna elettorale, lavoreremo ai Pacs in Abruzzo e in tutta Italia»
Visto il repentino attacco della segreteria nazionale dei Verdi sia a Del Turco sia alla Rosa nel Pugno e letta la "motivazione" del Presidente socialista mi sembra chiaro che a forse, ripeto forse, a pensar male non ci si sbagliava del tutto.
L'ormai nota guerra tra Verdi, PRC e DS contro la Rosa nel Pugno ha avuto come terreno di scontro anche il bilancio della Regione Abruzzo, dopo quello del Lazio.
Un vera strumentalizzazione. A quanto leggo il bilancio abruzzese non è dei più rosei. Pur essendo abruzzese non lo posso dire per conoscenza diretta visto che ormai da 6 anni vivo a Roma.
Volendo continuare a pensar male credo che i Verdi pur consci della situazione economica difficile abbiano proposto un emendamento da 200.000 euro, che immagino che per una regione piccola ed in crisi come l'Abruzzo, siano tanti per pura strategia politica: per mettere in difficolatà un partito che si è fatto paladino dei diritti civili e che ha saputo conquistare l'attenzione di molti gay italiani. Attenzione che spaventa tutti quei partiti che a diferenza della RnP si sono dimostrati sempre molto ambigui sulla questione PaCS sia in sede di firma del programma sia, soprattutto, nei giorni a seguire fino ad oggi.
Non voglio difendere a spada tratta Del Turco solo perchè dirigente della Rosa nel Pugno e in caso di ulteriori chiarificazioni, attese dal tour elettorale di membri della RnP nella mia regione, che potrebbero non riuscire a giustificare tale atteggiamento, sono pronto a criticarlo.
Sia chiaro inoltre che anche qualora si dovesse dimostrare una risposta strategica al gioco propagandistico dei Verdi non farei nessuna difficoltà ad accettarlo ed a condividerlo.
Nel frattempo per tranquillità continuerò a pensar male ed a credere di averci azzeccato. Naturalmente anche qualora Del Turco avesse rifiutato l'emendamento perchè realmente non interessato alla questione pacs, a dispetto della linea nazionale del suo partito, il mio sostegno rimarrebbe intatto solo ma con un pizzico di delusione e rammarico.
Upgrade: A distanza di qualche giorno dall'accaduto oggi anche ADN KRONOS lancia la notizia e sfruttando il tempo passato la arricchisce di ulteriori dichiarazioni.
Tra quelle compensibili e prevedibili dei cattolici di sinistra ce n'è un altro che rende incomprensibile il gioco dei Verdi.
Su ADN KRONOS si legge:
Secondo Mario Camilli, presidente dei Verdi, la posizione di Del Turco di rinviare a dopo le elezioni l'esame di questi problemi non significa accantonarli "anzi -prosegue- è il preciso segnale che si vuole andare in questa direzione e dare seguito ad un impegno programmatico preciso"
.
A questo punto, sul serio, non so cosa pensare. Aiutatemi voi a decifrare la situazione.
Rispetto a questa vicenda, le impressioni che ho avuto sono:
1) Del Turco è il classico politico burocrate di lungo corso, è ovvio che arrivato a una carica istituzionale e di grande visibilità cerchi di ingraziarsi un po' tutti gli alleati. Purtroppo anche la RnP non è - e non può essere - del tutto immune dalla presenza, nei 2 partiti che la costituiscono, della vecchia guardia che impedisce il rinnovamento generazionale e l'efficace perseguimento politiche conseguentemente pù moderne (del resto siamo in Italia, dove vige la gerontocrazia).
2) D'altra parte, la propaganda anti-RnP dei partiti di sinistra è squallidissima. Trovo odioso in particolare utilizzare simili mezzucci (ricordo ancora la battuta di Diliberto sulla "rogna") e rivoltare contro la RnP proprio la battaglia di quest'ultima che dovrebbe UNIRLA coi partiti laici dela c.d. sinistra radicale.
Se proprio Rc, Verdi e Pdci vogliono fare concorr enza alla RnP, farebbero bene a ricordare semmai le sue posizioni su altre questioni (politiche del lavoro e soprattutto politica internazionale), piuttosto distanti da quelle di tali partiti e del loro elettorato.
Credo che se qualche elettore incerto non sosterrà la RnP - preferendole questi partiti - non sarà per questi giochetti o per la mancanza di candidature-specchietto per le allodole, ma lo farà perchè darà priorità ad altri temi. Chi abbia la posizione più limpida sulla laicità è infatti questione piuttosto chiara: cercando di rovesciare la verità i dirigenti di questi partiti si coprono solo di ridicolo, a mio parere.