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giovedì, gennaio 26, 2006
Io, borghese
Ormai Rubytuesday è diventata "amica" di questo blog, quindi non c'è più bisogno di inserire il link.
La mia "amica", dopo aver letto il mio post sulla candidatura di Caruso e Vladimir Luxuria nelle liste di Rifondazione Comunista, commentava sul suo blog dicendo che io sarei borghese.
Sentirmi dare del borghese da una donna di destra è quantomeno anomalo, è come se Storace dicendo qualcosa di destra avesse detto appunto "borghese" invece che "frocio"....

Comunque io che esprimo le mie perplessità sulla (im)possibile (saranno tipo ultimi nella lista) entrata in parlamento di un no-global ed una drag queen sono borghese.
Io, essendo gay, non posso fare obiezioni su un altro gay, nel caso particolare una drag queen. Io discriminato, discrimino!
Lei che aborrisce il politically correct, il pensiero uniformato e normalizzato accusa me che esprimo un giudizio fuori dal coro.

Conscio dei misunderstandig che avrei potuto creare mi ero già "scusato" con la comunità trans/transgender, ma forse è stato visto come un mettere le mani avanti.
Cercherò di spiegarmi ora.

Non ho nulla e ripeto nulla contro le persone transessuali e transgender.
La mia perplessità si basava sulla possibile provocatorietà della decisione di Fausto Bertinotti. Sono finiti gli anni in cui per dare una bella scossa culturale bisognava portare una Ilona Staller in Parlamento. Credo che l'Aula di Montecitorio si possa accontentare di aver sentito rieccheggiare "Onorevoli porcelloni" e non abbia bisogno di "Onorevoli ed onorevolesse".

Mi incuriosirebbe sicuramente vedere la Luxuria prestare giuramento alla Camera o sentire uno dei suoi discorsi, ma sarebbe appunto curiosità non interesse.
Lo so tornerò a parlare della solita inadeguatezza culturale della società, ma nell'Italia dove simbolo dei Gay Pride e delle altre manifestazioni sono SOLO i carnevaleschi trans, viados e travestiti, non credo che si andrebbe oltre "la maschera" nel giudizio di un possibile on. Luxuria (che probabilmente dovrebbe tornare al suo nome originale, Vladimiro Guadagno). Verrebbe visto come un "travestito" (termine a mio modo di pensare dispregiativo) e non come un rappresentate di un movimento, come vorrebbe farci credere Bertinotti.
Inolte, personalmente, reputo la Luxuria una brava e poliedrica artista, ma non le riconosco particolari doti politiche.

Il caro Faustino ha secondo me toppato, e con lui la Luxuria accettando di prestarsi al gioco provocatorio.
posted by Andreas Martini @ 12:12 PM  
11 Comments:
  • At 2:45 PM, Anonymous Anonimo said…

  • At 2:51 PM, Anonymous Anonimo said…

    Se lei mi considerasse amica, senza virgolette, non potrei che esserne lusingata, ma tant'è...
    Non ho capito se il post dove mi ha fatto una domanda è questo, magari me lo segnali così le rispondo.
    Tuttavia, voglio dire qualcosa anche qui e la dico col sorriso.

    Dice: "Lei che aborrisce il politically correct, il pensiero uniformato e normalizzato accusa me che esprimo un giudizio fuori dal coro."

    Non posso che lodare questa sua analisi, perché ha compreso.
    Io ho orrore del pensiero uniformato, non sono un'anticonformista (glielo assicuro), detesto solo il coro di voci prive di sfumature individuali.
    Adoro le persone che quando parlano di qualcosa o spiegano qualcosa ci mettono una parte di sé.
    In merito al "nostro" discorso ho visto solo cori unanimi ridursi ad affermare che il gay non è un sofferente perché lo dice l'OMS (e, mi creda, questa è una pregiudiziale a vostro sfavore, perché indica l'incapacità di chi parla di motivare un'affermazione che diventa di fatto passiva in quanto già fatta da qualcun altro).
    Per intenderci, io sono contenta se sente necessario affermare che Luxuria non le piace, che la trova imbarazzante, se sente di voler uscire dal coro, e la mia era una provocazione nella quale lei è amabilmente caduto.
    Le faccio notare, però, che se l'avessi fatta io un'uscita simile fuori dal coro omofilo, sarei stata tacciata di omofobia, appunto.
    Andreass, la dialettica, oggi e soprattutto nel 2006, non è più quella che vi vedeva trasportati nei gulag sovietici e nei campi di sterminio nazisti (semmai si verificassero ancora - Dio ci scampi - sarei la prima ad arrivare a spalancare le porte, non crede?), l'omofobia di cui parlate non è la denuncia delle cattiverie che si consumano nei vostri confronti ma, oggi, è il modo (arbitrario, dico io) di mettere a tacere una dialettica utile anche a voi, un dialogo critico che serve alla crescita umana di tutti.
    A me sembra che la vostra sia una lotta affinché tutti la si pensi uniformemente.
    Lei come futuro esperto di comunicazione, ritiene che questo sia opportuno?
    Io non credo che lei abbia un pensiero simile al mio nemmeno per definire il colore del cielo, dovrebbe essere ovvio; perché allora se il mio cielo azzurro è diverso dal suo dovrei essere io la cielofobica?
    Le pare che io la tratti come un "pazzo"?
    Ripeto: mi scandalizza la rozzezza culturale di chi la difende con "i tanti amici gay" che è in grado di elencare, tanto quanto coloro che la insultano grevemente.
    Ma non è possibile però che celebriate ogni giorno il vostro martirologio ideologico, solo perché qualcuno si assume l'onere di fare dei distinguo sulle vostre bandiere.

    Ciao.

     
  • At 3:02 PM, Anonymous Anonimo said…

    p.s.: il commento sopra - non a caso anonimo - (ecco perché li ho impediti sul mio blog), rasenta l'imbecillità più vieta, perché io conosco entrambi gli Andrea Rossetti in questione e assicuro che sia l'uno che l'altro (omonimi ma diversissimi per cultura) potrebbero risentirsi e querelare 'sto poveraccio per attribuzione indebita di opere dell'intelletto.
    L'anonimo non può non saperlo, si è divertito a farle sapere, Andreas, che colui che fa riferimento al link è gay.
    Abbiamo compreso che l'attribuzione di orientamenti sessuali è evidentemente qualcosa di divertente agli occhi dei beoti.

     
  • At 4:38 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Pur volendo non la potrei chiamare amica senza virgolette. Ho letto solo qualche suo scritto e quindi non posso dire di conoscerla.
    Sempre considerando che difficilmente riuscirei ad essere amico di una persona che, anche considerando quanto assunto nel nostro dibattito, mi considera malato.
    Se poi anche lei vuole dire che ha un amico gay e vuole fare il nome, beh faccia il mio, non ho alcun problema. L'importante è che specifichi il mio link così non potrà mentire sulle cose che dico :-) Non faccia come la Santanchè che dice di avere amici gay che la pensano come lei e quindi anche loro contro le unioni di fatto :-)

    Comunque sono caduto ben volentieri nella trappola. Ne ho approfittato per scrivere qualcosa in più ma soprattutto per chiarire meglio le mie posizioni.
    Parlare fuori dal coro è una cosa che mi è sempre piaciuta!
    E' comunque naturale che se lo dico io gay ha un tono diverso da se lo dice lei che oltre ad essere etero ha posizioni alquanto "omofobe" (non la sto mettendo sulla gogna, ma nn trovavo sinonimi). Senza presunzione io sono fuori dal coro (gay), lei è proprio di un altro coro.
    Comunque mi creda se avessi letto parole simili alle mie dette da lei non l'avrei sicuramente tacciata di omofobia.
    Porto avanti una linea attraverso il mio blog, ma ciò non esclude il fatto che io possa dichiararmi d'accordo con altre opinioni.

    A prescindere dalla dilettica e dal significato odierno di discriminazione omofobica, mi pare giusto che noi che malati non ci sentiamo portiamo avanti una battaglia affinchè nessuno ci possa considerare tali e soprattutto una battaglia che eviti agli altri gay sensi di colpa, conflitti interiori, depressioni e suicidi. Non sto esagerando si legga le ultime statistiche sui suicidi e legga quanti sono omosessuali.
    Esperto mi sembra un'esagerazione, comunque come studioso della comunicazione credo che un pensiero "uniformato" è valido se è frutto di un dibattito aperto a tutti. E mi sembra che negli anni il dibattito sulla potologicità dell'omosessualità sia stato tale.
    Lei obietterà che è stato falsato dalle pressioni dei movimenti glbt.
    Sotto questo punto di vista si potrebbero fare le stesse obiezioni, per esempio, al referendum sulla procreazione assistita.
    Non capisco a chi si riferiscono le sue ultime parole.

    Saluti


    P.S. il mio nickname è sicuramente un omaggio al mio nome in tedesco, ma la prego di non trasformarlo in un omaggio a altre cose tedesche: basta una sola S alla fine :-) quello con due S è angeluss. :-)

     
  • At 4:40 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Riguardo al suo PS, dire che ho letto quanto linkato dell'anonimo è dire tanto.
    Ho letto solo alcune righe e non riuscendo a capire dove si volessere arrivare a parare ho smesso.

     
  • At 7:58 PM, Anonymous Anonimo said…

    Amica nel senso di prossimità umana (questo pianeta Terra ci comprende entrambi, mi sa), ci separa solo l'abisso ideologico (chi tra noi due si esprime ideologicamente non è dato saperlo con matematica certezza), e se proprio mi ritiene nemica, mi consideri tale solo nei confronti di alcune delle sue idee e non della sua persona.
    Inoltre, trovo davvero riduttivo descrivere la propria dimensione umana in base al proprio orientamento sessuale: lei non è un atto sessuale e trovo irrazionale identificarvisi. Quando lei dice di poter entrare e uscire dal coro gay in quanto è gay e nel contempo afferma che se lo faccio io è diverso poiché il mio è tutt'altro coro, commette una discriminazione, lo riconosce? ;)
    Parimenti non sopporto i cori femministi, i cori pacifisti, i cori destri e sinistri, insomma tutta questa filarmonica umana che pare piuttosto essere tornata al tempo in cui la società era divisa in clan, nonostante il neolitico sia alle spalle da un po'.
    Più che cori unanimi occorrerebbero più sano confronto e onestà intellettuale.

    Mi perdoni se ho storpiato il nome, a volte l'ho scritto bene, in altre occasioni ero sotto l'influenza dell'incombere di Angeluss. ;)
    E poi anche lei mi ha chiamata Rudy!!!

    ;)

    P.s.: il mio primo p.s. è un po' complesso e lungo da spiegare, ma il tizio anonimo ha capito che ho capito. E per inciso il link aveva un risvolto "nocivo" più per lei che per colui al quale è stato riferito.

     
  • At 9:56 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Vabbeh ho capito vuole fare volontariato ed ha scelto di far con persone malate ma non troppo :-)
    In cosa si sente di volermi aiutare?!? :-)

    Non è che sono discriminatorio, anzi se vuole nel nostro coro ci può entrare, ma non credo si troverebbe a molto agio. Immagino si trovi più a suo agio sull'altra sponda! :-)

    Se ricorda in uno degli ultimi commenti, credo quello "unificato", concludevo dicendo che è limitante soffermarsi sulla dicotomia omo/etero e non ragiono sul "copulo ergo sum". A suo tempo Cecchi Paone fu un pò deriso ma aveva parlato di se introducendo un termine nuovo "omoaffettività". Il mio coro è da tempo che rifiuta il termine omosessuale, che prevede solo la sfera sessuale dimenticando tutto il resto.

    continuo a non capire dove volesse arrivare a parare l'anonimo e cosa ci fosse di nocivo per me.... non mi rimande che dire beata ignoranza! :-)

    Se vuole però sono tutti orecchi e può spiegarmi l'arcano! :-)

     
  • At 10:36 AM, Anonymous Anonimo said…

    cara Ruby, lei ha detto su un altro blog che non sarebbe contenta di avere un figlio gay. bene, qui invece fa tanto la "santarellina"...si comporta anche lei tale e quale alla Santanchè, per non dire peggio. anche lei è grezza quanto dice "ho tanti amici gay" e poi si vergognerebbe di averne uno come figlio. Lei considera l'omosessualità una malattia, in quanto tale è razzista e omofoba perchè non parla su basi scientifiche ma solo su sospetti e pregiudizi. NOn ci sono altri aggettivi per definire queste persone, mi spiace! saluti Angelus

     
  • At 10:38 AM, Anonymous Anonimo said…

    aggiungo solo un appunto: è vero oggi nn ci sono i campi di concentramento. ma c'è anche chi nega l'Olocausto. così oggi l'essere gay non è una malattia, ma c'è chi nega una verità scientifica. E' sempre un sintomo abbastanza grave...

     
  • At 2:13 PM, Anonymous Anonimo said…

    Andreas, io non ho nessuna velleità filantropica.
    La nostra è una discussione e lì si ferma, non vuole diventare nulla di più.
    Quando e se, lei dovesse contemplare l'idea di avere bisogno di aiuto, valuti le persone più adatte a fornirglielo.

    Angelus: io per un bambino che nello scoprire la propria sessualità, esordisce nascondendo il pisellino tra le gambe disprezzandolo, me ne frego di tutte le probabilità evolutive del DSM, e lo porto dal neuropsichiatra infantile.
    Questo farei e questo ho detto.
    Di un figlio si osserva inevitabilmente l'evoluzione psichica, è per questo che io non penso che l'omosessualità sia innata.
    Se poi mi vuole dire che un figlio a 35 anni improvvisamente può orientarsi, così, senza pregressi infantili di identità patologica, io non lo credo se non lo vedo e se non me lo mettono nero su bianco.
    I "secondo me" non sono basi scientifiche. Purtroppo non lo sono nemmeno le garanzie che forniscono gli omosessuali che si definiscono innati. Nemmeno la parola d'onore è un fatto scientifico.
    Mi sembrano ovvietà.

     
  • At 11:11 AM, Anonymous Anonimo said…

    Scusi signora Ruby ma è evidente come CONTINUA a confondere in modo terribile l'essere gay con l'essere trans. Un bambino senza disturbi dell'identità di genere(e quindi di predisposizione omosex e basta) non avrà mai problemi che descrivi tu. Le correlazioni patologiche che lei ha indicato NON ESISTONO, in quanto come le ho dimostrato sul suo blog non hanno basi né logiche né scientifiche. Se non ha queste basi è irrazionale, quindi razzista. Altrimenti come già detto è patologica anche lei perché ogni suo ovulo avrebbe dovuto attecchire... Saluti Angelus

     
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