«Musei, sconto per coppie. Anche gay» Annuncio di Buttiglione per S. Valentino. «Ma resta unico il valore della famiglia»
Paghi uno, entri in due. Nei musei, nel giorno di San Valentino. Dedicato alle coppie, nel senso numerico del termine: due persone che si presentano all’ingresso. Non importa se sposati o fidanzati, etero oppure gay. Nel giorno di San Valentino il biglietto è gratis per ogni metà della mela.
L’iniziativa, che per la prima volta coincide con la festa dell’amore, spicca sul sito Internet del ministero per i Beni e le Attività culturali. Dedicata agli «innamorati dell’arte». Tutti, proprio tutti. «Certo, anche le coppie gay, se al museo ci vanno in due». La precisazione, su richiesta, arriva dal ministro Rocco Buttiglione. Nessuna preclusione se la posta in gioco è contemplare il «Bacio » di Hayez, nella pinacoteca di Brera, o l’«Amor sacro e amor profano» di Tiziano. In biglietteria non si fanno differenze. La politica, invece, è un’altra cosa. «L'omosessualità esiste da sempre — spiega il ministro —. E le persone, che siano etero o omosessuali, hanno tutte gli stessi diritti e vanno rispettate. Ciò che uno fa nel privato riguarda solo lui, sempre che l'altro sia adulto e consenziente ». Poi passa al sodo: «Il problema della società italiana è quello di riconoscere l'omosessualità come una forma di convivenza alla pari con la famiglia e il matrimonio? Darle una valenza sociale? Io penso, e lo pensa anche la costituzione, che la famiglia abbia una funzione sociale perché nascono i bambini e questo assicura la continuità della nazione. Il resto si svolge nel privato». Ammette, però, che esistono delle «aree di confine»: «Sono cose che si risolvono con il buon senso e non c'è alcuna obiezione ad affrontarle e a risolverle con il buon senso per rendere la vita più facile».
La questione vera, invece, «è che quello che si vuole fare oggi in Europa è accendere i riflettori sui matrimoni gay e sui Pacs per dire che la famiglia tradizionale è finita, per dire ai giovani che non vale la pena. Ma non è vero — sottolinea Buttiglione —. Ne vale pena, perché fino ad oggi non si è trovata un'altra agenzia capace di generare ed educare i figli».
Pronta la replica di Franco Grillini, presidente di Arcigay: «Noi parliamo di Pacs per regolare situazioni concrete delle coppie di fatto, e il ministro Buttiglione tira in ballo la famiglia. Ma qui non si tratta di scardinare il sistema o di mettere in discussione un modello, ma di dare un servizio alla gente. Io dico che ci sono persone, gay e non, che oggi fanno una scelta diversa dal matrimonio, e queste persone devono essere tutelate per evitare discriminazioni».
I casi pratici non mancano: «Che dire della pensione di reversibilità, del diritto all’accesso in ospedale o di prendere decisioni in caso di disabilità, oppure dell’ipotesi di non testimoniare contro il proprio convivente? Sono situazioni normali per un coniuge, ma attualmente inammissibili per i compagni di vita. Questo non è civile, a volte si rasenta la crudeltà ».
E torna ai musei. «La posizione del ministro Buttiglione, comunque, fa pensare in positivo. Rafforza la speranza che nella prossima legislatura si possa formare uno schieramento trasversale a favore dei Pacs. Se al museo basta essere in due per formare una coppia, perché non deve succedere anche nella vita?».
Grazia Maria Mottola
26 gennaio 2006
Ha già risposto l'amico Franco, non c'è bisogno che lo faccia pure io.
quella di Buttiglione è un'abile propaganda elettorale :) il 14 febbraio cade poco prima della campagna elettorale. non si capisce allora perché permette, da ministro dei Beni Culturali, il divieto ai minori di 14 anni per film come Reinas o Brokeback mentre fa vedere tranquillamente ai bambini film horror e serial killer come Saw l'enigmista.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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quella di Buttiglione è un'abile propaganda elettorale :) il 14 febbraio cade poco prima della campagna elettorale. non si capisce allora perché permette, da ministro dei Beni Culturali, il divieto ai minori di 14 anni per film come Reinas o Brokeback mentre fa vedere tranquillamente ai bambini film horror e serial killer come Saw l'enigmista.
cmq è vero, è pur sempre un segnale positivo.