di Elena Tebano, City.it
Vladimir Luxuria. Nei fine settimana, gira con i suoi spettacoli per la provincia italiana e fa il tutto esaurito. Come a Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, dove interpreta "Si sdrai per favore". Indossa una parrucca alla Marge Simpson, occhiali civettuoli e orecchini di strass. Si rivolge al pubblico e chiede di disegnare su una lavagna organi sessuali o di declamare titoli di film porno. Luxuria dovrebbe essere uno scandalo vivente. E invece mette d'accordo tutti: fidanzatini dall'aria per bene, uomini duri, ultra-60enni severi. Che alla fine dello spettacolo si affollano intorno all'attrice-parlamentare transgender per un autografo.
Lei riesce a parlare a tutti, anche se da una posizione "estrema". Come fa? Voglio vivere in questo mondo. Per un periodo ho creduto che fosse meglio estraniarmi e crearmene uno migliore, con la fantasia ma anche le droghe. Poi ho detto "no". Non riesco a vedere più diverso un eterosessuale rispetto a una transessuale. Noi siamo tante cose. Mi possono legare a una persona più i gusti musicali che con chi andiamo a letto. Ma ci sono stati tanti tentativi di farmi sentire una border line.
È stata anche aggredita? Sì, tante volte. Nella metropolitana a Londra da un gruppo di skin heads, e, ovviamente, quando vivevo a Foggia. Ma anche questi episodi non mi hanno mai fatto pensare: stai sbagliando, devi camuffarti da uomo. Non c'è nessun prezzo che possa comprare la libertà, la coscienza tranquilla. Non puoi far del male a te stessa per essere accettata.
Cosa significa essere transgender? Che sto in una situazione transitoria tra il maschile e il femminile. Un bel casino. Quando nasce qualcuno la prima cosa che si chiede è: maschio o femmina? In un mondo solo diviso in due: uomo-donna, bianco-nero, ricco-povero, essere trans è disorientante. Per questo molti credono che una si debba operare per forza. Perché con l'operazione (completa) una trans si ristabilisce nei ranghi della femminilità.
I suoi genitori l'hanno capita? C'è voluto tempo. All'inizio mi sono nascosta. E più non lo dici, più dirlo diventa difficile. Perché devi anche confessare a chi ti vuole bene che lo hai "tradito", facendo finta di essere etero. Poi ci si mettono i parenti con le battutine o le telefonate anonime, le lettere. Insomma è dura. Io ho avuto la complicità delle mie sorelle, che mi hanno aiutata. Fino ad arrivare alla rivoluzione umana, per cui oggi i miei genitori sono orgogliosi di me. Prima si vergognavano.
La gente la tratta diversamente, adesso che appare come una donna? Sono una persona famosa. La popolarità è un anestetico. Anche della discriminazione. Ma invece ci sono tantissime persone verso le quali la gente non si comporta così bene. Per una trans è difficile anche mostrare i documenti: significa rivelare la propria privacy al carabiniere di turno. E diventa il problema dei problemi ai colloqui di lavoro. Così la prostituzione è una via obbligata. Soprattutto se la tua famiglia ti caccia di casa dall'oggi al domani.
Lei si è prostituita? Sì. Nel mio caso è stato un po' diverso. Era sicuramente un'esigenza economica. Vengo da una famiglia che ha fatto di tutto per mantenermi agli studi, ma ha avuto delle difficoltà. Però era anche una cosa un po' psicologica, perché avevo avuto una grande delusione con un uomo e per me, pensare che ci fossero uomini disposti a pagare pur di avermi, era una specie di riscatto. Poi ho scoperto che era assolutamente stupido e senza senso.
Si può permettere di confessarlo perché è già abbastanza "scandalosa"? No, è che non so tenermi neanche un cecio. Sono trasparente. Così come ho scelto di non reprimere il mio orientamento sessuale e la mia identità di genere, tendo a raccontare la verità.
Lei va in provincia, fa lo spettacolo e poi parla con gli operai. Perché? Ci sono dei week-end che dedico solo ai dibattiti. Ci sono quelli in cui ho solo uno spettacolo. E allora il giorno dopo organizzo in quella stessa piazza un incontro politico. È diverso. Perché a teatro la gente viene per ascoltare. Quando ci sono gli incontri con i lavoratori, invece, devi ascoltare tu. Come si vede da vecchia? Allora…se ho preso da mia mamma, vado bene. Perché mia mamma ha una pelle ancora liscia. E le somiglio. Poi mi piacerebbe vivere non in una grande città, ma in mezzo al verde, nella natura. Magari non da sola.
Qual è stata la sua più grande soddisfazione? Sono una mammona. È stata l'estate scorsa quando sono uscita per la prima volta (non l'avevo mai fatto) con i miei genitori a passeggiare per Termoli, dove andiamo in vacanza: vedere mio padre e mia madre che si tenevano per mano, con gli occhi lucidi per la contentezza, quando la gente mi si avvicinava per stringermi la mano.
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Perchè ho evidenziato, da maestrina, in rosso, quelle parole dell'on. Luxuria? Perchè credo che arrivata dove è arrivata si è dimenticata di chi deve rappresentare: si è dimenticata di cosa vorrebbe da lei il "movimento" (è stata eletta nell'area dei candidati dei "movimenti"). Per esempio avremmo voluto il suo No (e di tutto il PRC, naturalmente) all'esenzione dell'ICI alla più grande organizzazione omofoba internazionale su suolo italiano. Estremizzazione, mia, del caso? Non credo, nonostante quando si parla di laicisimo sono il primo estremista. Penso solo che col tempo, col senno di poi, i conti tornano. E non è un critica personale. E' in buon compagnia la Luxuria: chi l'ha preceduta come rappresentante di una diversità, di una parte discriminata della società (di quella stessa parte di società che rappresenta pure lei) ha aperto la strada ai discriminati d'alto bordo. Quelli che volendo o nolendo perdono il senso della realtà.
E si sa gli allievi superano il maestro. Andate sul sito della Camera, alla pagina personale dell'on. Guadagno e guardare le proposte di legge come primo firmatario. Ce n'è solo una: Disposizione in materia di cinematografia. Poi, naturalmente, come cofirmatario ha firmato proposte di leggi su unioni civili (ricordiamoci però che all'inizio Luxuria non firmò il pdl sui Pacs di Grillini!), discriminazioni su base dell'orientamento sessuale e di identità di genere, etc. etc. Ora, io non so se ci sia una lotta all'interno della Camera, in particolare tra Luxuria, Grillini e De Simone, a chi debba presentare per prim* una proposta di legge ma a giudicare dalla presenza di pdl con nomi quasi identici e da come se li sono spartiti comincio a pensare che Luxuria sia stata eletta dal movimento degli Attori. Tranne poi pensare che i sui due colleghi "baroni", alla loro seconda legislatura, abbiano voluto mantenere per loro certe prerogative. Vabbeh tutto sto panegirico per una semplice domanda, che nasce sulla base di quanto leggo nelle interviste a Luxuria, in cui di tutto si parla tranne che di politica concreta: ma che c**** sta a fà in Parlamento, l'attrice o l'attivista?
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Si assicura una vecchiaia serena, no? La salute c'è, se assomiglia a sua mamma...
Ora mancano la pensione...
:-P