Per chi ha sempre pensato che l'omofobia non fa vittime, per chi non ha mai pensato quanto possa essere difficile la vita di un adolescente "diverso", per chi non ha mai pensato di insegnare il rispetto ai propri figli, per chi crede che certi argomenti non vadano affrontati con gli adolescente creando così l'ignoranza che uccide, per tutti questi c'è una notizia orribile...
Tormentato a scuola: «Sei gay». Si uccide
La madre del 16enne: avevo protestato con la preside, ma non è cambiato niente
TORINO - «Sei come Jonathan. Ti piacciono i ragazzi, sei gay…». E giù battute e parolacce. Forse i suoi compagni non capivano fino in fondo quanto lo ferivano con quelle frasi, ma per Marco, 16 anni, seconda superiore in un grande istituto tecnico, quel tormentone durato un anno e mezzo è stato troppo. E martedì ha deciso di farla finita: prima una coltellata mirata al petto, poi il volo dalla finestra di casa, al quarto piano di un quartiere residenziale. All’ospedale, per qualche ora, i medici hanno tentato di rianimarlo,ma è stato inutile. Marco è morto e ora la Procura si accinge ad archiviare il caso: non ci sono dubbi, è stato un suicidio. A provarlo c’è anche una lettera che racconta ogni dettaglio nel linguaggio ironico e agrodolce degli adolescenti. E una conclusione: «Non ce la faccio più».
E credo che non sia del tutto fuori luogo associarci la presentazione di un altro video sulla terapia per curare i gay.
Come preannunciato, dopo la traduzione della testimonianza di Daniel Gonzales,ex paziente del Narth, che su YouTube ci ha raccontato come la "cura" per gay non funzioni, oggi esce la traduzione di un altro video di Daniel.
Come ha scritto Daniel stesso sul sito per cui collabora: questo video intende esaminare i vizi metodologici dello "studio Spitzer" e mettere in luce gli abusi e le mal interpretazioni dei gruppi politici anti-gay.
Questa prima parte è concentrata soprattutto sui vizi metodologici che invalidano quasiasi risultato della ricerca del Dr. Spitzer. Egli stesso, come vedremo si è impegnato affinchè l'American Psychiatric Association eliminasse l'omosessualità dall'elenco dei disturbi mentali del DSM ed effettuò questo studio solo perchè incuriosito da quelli che si dicevano "guariti". Nella seconda parte poi vedremo come lo stesso Spitzer abbia presto le distanze da tutte quelle associazioni che hanno strumentalizzato il suo "sondaggio". Si potrebbe quasi dire che se lo studio dello psichiatra americano dimostra qualcosa, dimostra che chi è "guarito" lo ha fatto per interessi... economici e soprattutto politici!
Un'altra valida analisi critica dello studio Spitzer e della non-scientificità della "cura" la trovate sul sito di Inyqua: qui e qui.
I dovuti credits e ringraziamenti sono già nel video ma vorrei ripeterli: grazie a Daw per i preziosi suggerimenti tecnici e per il montaggio, grazie a Teo per l'assistenza nella traduzione e, naturalmente, grazie Daniel, il video è tutto merito suo!
forse qui si è raggiunto il fondo del barile: il ragazzo non si è ucciso perche gay, ma solo perche lo prendevano in giro... non sappiamo se fosse gay o meno, anzi la mamma hai tg lo ha implicitamente escluso. dirai: ma lei che ne sapeva? e noi che ne sappiamo? pertanto, la faccenda è ancora più pesante proprio per questa incertezza...
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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forse qui si è raggiunto il fondo del barile: il ragazzo non si è ucciso perche gay, ma solo perche lo prendevano in giro...
non sappiamo se fosse gay o meno, anzi la mamma hai tg lo ha implicitamente escluso.
dirai: ma lei che ne sapeva? e noi che ne sappiamo?
pertanto, la faccenda è ancora più pesante proprio per questa incertezza...