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giovedì, aprile 26, 2007
Il punto sulla (mia) situazione (emotiva)
Il quasi silenzio o comunque la scarsità, rispetto al solito, di riflessioni sulla situazione politica e sociale dell'Italia e del nostro movimento, non significa che non stia vivendo con passione e partecipazione quello che indubbiamente si è rivelato l'evento politico mediaticamente più importante di questa primavera.
Nell campo di battaglia in cui si dovevano fronteggiare i grandi nomi del centro e della sinistra italiana si sono, direi, quasi intromessi i "grandi" nomi del movimento glbt italiano. Ben 14 delegati alla grande kermesse fiorentina erano gay! Forse, addirittura, 15: non so se Scalfarotto è conteggiato già nei 14.
Oggi, finalmente, ho sentito gli interventi di Paola Concia & Benedino e di Franco Grillini. Certo, a vedere quanti li hanno ascoltati, sono stati un'intromissione, soprattutto quello del buon Franco. Non mi stupisco affatto, anche io se fossi potuto andare a quel congresso l'avrei fatto per sentire Mussi e Angius. D'altronde Grillini e Paola&Andrea ho molte altre occasioni di sentirli. E' intervenuto anche Scalfarotto. Eh si, non troppo involatariamente, ho bypassato la notizia della sua disctubilissima e poco condividibile adesione ai DS in attesa del traghettamento verso il PD. Non affronto ora questa questione, forse meriterebbe un post a parte.
L'affronto marginalmente, sotto un altro punto di vista.
L'intervento di Scalfarotto non l'ho sentito ma ne ho letto un pò sul suo blog. C'è una parte in cui ha criticato il movimento glbt, riferendosi in particolare, credo, all'Arcigay per la sua politica fallimentare e per l'assenza di risultati. Difficile non essere d'accordo. Tranne poi fermarsi a pensare "da che pulpito viene la predica". Dal pulpito del congresso che sancisce la morte dei DS e celebra la nascita del Partito Aborto, o PD per gli amici.
E allora nel campo di battaglia si trovano a scontrarsi il suddetto neoiscritto Scalfarotto ed il neofuoriuscito Mancuso, che non ci sta ad essere offesso nel suo - ed in quello di tanti altri - impegno militante nella lotta per i diritti civili alle persone glbt. Insomma una guerra tra poveri, ma che indubbiamente un pò mi ha interessato.

Ho vissuto molto più emotivamente l'ennesima scissione socialista in Italia che paradossalmente è quasi coincisa con la riunificazione di una buona parte dei piccoli partiti eredi del socialismo (democratico) italiano.
Ho ascoltato con emozione gli interventi di Mussi e Angius ed ho accolto con un plauso (interiore) la scelta di entrambi di non aderire al PD.
Angius aveva messo la condizionale ma non ha voluto aspettare, ha dichiarato che non seguirà i DS verso il nuovo grande partito di centro (sinistra). Nemmeno Grillini, che è firmatario e sostenitore della sua mozione e che aveva messo la stessa condizionale, si iscriverà.
Ed anche questa è per me, che ho criticato spesso le scelte di Franco come troppe servilistiche al partito, una buona, buonissima, notizia.
Spero, finalmente, di poter "riabilitare" Grillini.

Ma dovrebbero cambiare altre cose. A partire dal Presidente di Arcigay. E per quanto sia condivisibile quello che Mancuso scrive come critica a Scalfarotto, sono convinto che non sia lui la persona adatta a dirigere la più grande associazione gay italiana.

So che sono una particella di sodio nell'arcipelago del movimento glbt ma se qualcuno dei delgati al congresso nazionale di Arcigay mi ascolta vorrei ricordare che io sostengo Ezio Menzione!
posted by Andreas Martini @ 11:58 AM  
6 Comments:
  • At 8:55 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ci tenevo solo a dirti che no, Scalfarotto non era conteggiato nella delegazione di Gayleft, non facendone parte. E non è neppure vero che non c'era nessuno ad ascoltarci (anche perchè solo un quarto d'ora dopo l'intervento mio e di Paola intervenivano per l'appunto Angius e poi Mussi). Sai cosa mi dà tremendamente fastidio? Il fatto che non ci sia rispetto per quello che facciamo. Vedi, io non mi permetterei mai di giudicare le scelte che fanno altri, anche le scelte di Franco oggi e di Aurelio o Alessandro Zan ieri, o quelle di chi sceglie di condurre la propria militanza in altri partiti o fuori dai partiti. Ingenuamente penso che stiamo conducendo tutti la stessa battaglia da fronti diversi, perchè uniti da comuni obiettivi. Invece ogni tanto alzo gli occhi e vedo che per certi omosessuali è più facile prendersela con noi anzichè rispettare (cosa diversa da condividere) il lavoro non semplice che stiamo conducendo (o molto più semplicemente anzichè prendersela con i nostri veri nemici). Basterebbe un po' più di unità e di rispetto reciproco in questo dannato movimento e forse magari otterremmo qualche briciola di risultato in più. Quante energie sprecate in polemiche inutili!!
    P.S. Mi spiace per te, ma Arcigay che è un'associazione democratica è ormai giunta al termine della sua fase congressuale, e la mozione che tu avversi (e che vede Aurelio Mancuso candidato presidente e Riccardo Gottardi candidato segretario) ha ottenuto oltre l'80% dei voti. Evidentemente la piattaforma politica degli "ultimi arrivati" (Menzione manco era più iscritto ad Arcigay, si è reiscritto una settimana prima di candidarsi..) non ha ottenuto i consensi sperati..Sarà per la prossima volta..

     
  • At 12:31 PM, Anonymous Anonimo said…

    Caro Andrea,
    credo che tu confonda il diritto di critica - anche aspro, e non mi sembra il caso di questo intervento - con la mancanza di rispetto.
    Partiamo da una considerazione fondamentale: in Italia Arcigay c'è da vent'anni. Tutt'oggi in Italia nulla è stato fatto per la comunità glbt, se non discoteche molto trendy. Poi ci si lamenta dello sfibramento della comunità...

    Forse che il movimento andrebbe ripensato radicalmente? Andreas Martini si fa portavoce di questa istanza e lo dice, coi suoi toni che mi sembrano sempre molto pacati.

    Se dobbiamo parlare di mancanza di rispetto, io la vedo di più in un certo modo di essere sprezzanti per quel 20% ottenuto dal candidato alternativo a Mancuso.

    Che dire, a ognuno il suo stile.

     
  • At 12:40 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Andrea, grazie per le precisazioni, a cui ribatto con una mia: la vostra è stata ascoltata da molti ma non partecipata, quella di Franco pochi ascoltatori ma maggiore partecipazione. Comunque non è assolutamente questo il punto, non giudico il vostro lavoro sulla base di questo - sulla base di interventi a congressi o kermesse - lo giudico in base alla politica che portate avanti e su come scegliete di portarle avanti.
    Andrea, stiamo parlando di politica ed in politica si giudicano le scelte, si giudicano le idee! E credo che non solo noi spettatori/elettori possiamo permetterci di farlo, ma anzi dobbiamo farlo. Altrimenti su che base scegliamo di farci rappresentare?
    E non faccio di tutta un'era un fascio infatti crticio voi che rimanete nel PD, plaudo a Grillini & Co. che non vi aderiscono. Perchè io giudico il PD un bruttisimo progetto *politico* e preferisco guardare altrove, voi liberi di aderirvici ma non crediate che, iniziando una battaglia non facile, non vi si possa criticare. Ben venga poi che otteniate un qualche risultato! Io ci credo poco!

    Andrea, ci "conosciamo" da quando hai letto i miei report sugli stati generali e sull'incontro romano del 14 gennaio. In caso non te li ricordi rileggili e capirai quanto io creda nell'unità di questo maledetto movimento. E, sono sicuro, ci sono tanti altri che vogliono unità nonostante doverosamente critichino le vostre scelte.
    Dovreste essere voi ad adeguarvi alle nostre idee non il contrario. Questa è la politica, questa è la democrazia, è su questo che si base il principio di rappresentanza democratica.

     
  • At 12:47 PM, Blogger Andreas Martini said…

    P.S. Il tono sarcastico con cui riporti la vittoria più annunciata di Mancuso dimostra il tono con cui fai politica ed il tono con cui rispetti i giudizi e le scelte politiche di altre.
    E se ci fosse bisogno di ribadirlo: io sto col 20%!

     
  • At 12:50 PM, Anonymous Anonimo said…

    Caro Andreas, aggiungo che considerando con chi sta, qui in Sicilia, Gayleft & Arcigay, puoi essere ben fiero di stare con quel 20%!

     
  • At 1:59 AM, Blogger Unknown said…

    Sono d'accordo sul fatto che ci vorrebbe più rispetto sul lavoro di ciascuno, specie se parliamo delle critiche di Ivan, arrivate un po' a pero. Ma occorre anche maggiore assunzione di responsabilità. La politica di Arcigay con i Ds e il centrosinistra è stata qualcosa di più che "completamente fallimentare". E' stata un suicidio politico, una roba da vergognarsi in Europa.

    Sul congresso Arcigay, io trovo che l'essere riusciti a presentare una piattaforma e una candidatura alternativa contando su zero organizzazione e in tempi così stretti, sia stato già un ottimo risultato.

    Avere ottenuto il 20% è poi un risultato clamoroso. Credo che gli amici di Arcigay Brescia siano molto, molto soddisfatti. Vediamo come andrà al prossimo congresso.

    Cmqe Andrea, fai bene a gioire di questo "successo" interno: mi pare che sia l'unico successo politico dell'attuale dirigenza Arcigay. Andrea, sia detto per inciso: se io ero nei vostri panni, mi sarei dimesso o cmqe non ripresentato. Questione di serietà, di dignità politica. Non si può mica sempre vincere, in politica. E quando si perde, occorre ammetterlo.

     
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About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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