Torno e ragionatamente sul cessigate o caso Gardini-Luxuria. È noto che la Gardini abbia "intercettato" la Luxuria al bagno e volutamente inscenato il caso per fare notizia. Seguendo poi alla perfezione la sceneggiatura ha pure recitato la parte della stupita (o stupida che dir si voglia): non credeva che la notizia potesse avere così risonanza. Forse cominciava a temere che la cosa le si potesse ritorcere contro.
Ora mi chiedo: perchè pure noi glbt abbiamo cominciato a fare gli stupiti? Lo show del cesso ha comunque fatto venire a galla una realtà che per quanto dura dobbiamo accettare: l'intolleranza omo-lesbo-transofoba. C'è nella vita di tutti giorni, abbiamo appreso di stupri, aggressioni e imbrattazioni antigay e ci stupiamo che con modi differenti ma con toni altrettanto violenti atti omofobici siano accaduti anche all'interno del Parlamento? Ci saremmo tutti augurati che almeno lì, dove ci governano ma dove ci dovrebbero pure dare esempio, ci fosse più rispetto delle persone e delle diversità, ma così non è stato. Ne abbiamo preso atto, ci siamo incazzati e scandalizzati. E poi? E poi c'è la finanziaria come ci ricordano tutti i colleghi di Gardini e Luxuria, mica si può perdere tempo su queste inezie! Perdonatemi, senza esagerare e senza allarmismi inutili, a mio modesto avviso non è un'inezia!
Se ci riferiamo al caso particolare, beh indubbiamente lo è. Il problema in Parlamento è in rapporto di 1 su 630. Ma quel bagno rappresenterà, dopo lo show gardiniano, i bagni di tutta Italia. Fino ad ora, nella vita di tutti i giorni, nessuno si è posto il problema di in quale bagno debba andare un* Transgender; nemmeno la vecchietta di paese si sarà scandalizzata a vederne un* nello stesso gabinetto suo (sempre se l'ha capito). Ora che c'è tutta questa (giusta) attenzione sulla questione non credete che le cose possano cambiare (in peggio)? Fortunatamente l'ottima Maria Gigliola Toniollo si è attivata e l'ufficio nuovi diritti della Cgil ha avanzato la proposta dei bagni unisex. (maschietti però, attenti alla mira!)
Ripeto io non voglio assumere toni allarmistici, ma non vorrei che noi stessi glbt ci adeguassimo all'idea che ci sono problemi più gravi da risolvere. Quando si era in campagna elettorale e si parlava di PaCS fu dominante la risposta, anche da (estrema) sinistra, che il problemma non era così impellente. Sappiano come è andata a finire! Sicuramente il bilancio economico del nostro Paese è la cosa più preoccupante in questo momento, ma c'è qualcuno che pensa che si possa ragionare in senso inverso: reso un Paese civilmente migliore si riscontreranno effetti positivi anche sulla stabilità economia. Non sono un economista e non so quanto poter condividere quest'idea, ma quantomeno sono convinto che separatamente i temi siano importanti allo stesso modo e quindi affrontabili allo stesso tempo.
Il caso di per se non è un’inezia ed è gravissimo che ad una persona (per di più parlamentare, quindi rappresentate di una quota dell’elettorato) vengano rivolti degli epiteti di certo non piacevoli ed offensivi. L’errore, se c’è, non è stato nel fare pubblicità ad un caso che merita il giusto rilievo, quanto a fare pubblicità ad una persona che con ogni probabilità ha montato il caso solo per riaccendere i riflettori sulla propria carriera. Per quanto riguarda il discorso pacs hai pienamente ragione… in campagna elettorale sono stati capaci di promettere mari e monti, ma poi arrivati al dunque (sotto la minaccia di quattro senatori che altrimenti minacciano di andarsene dall’altra parte), pur di non minare la coalizione di governo, si sono dimenticati delle promesse fatte…
Andreas... io noto che in gran parte noi (intendo noi "comunità" glbt italiana) ci siamo già adeguati all'idea che "ci soano problemi più gravi da risolvere". Questo, in aggiunta al fatto che tendiamo ad avere scarsa o nulla coscienza di ciò che ci spetta e al fatto che siamo eterni boccaloni sempre inginocchiati a una specifica parte politica... è la ciliegina sulla torta.
Concordo pienamente lavocelivera, tant'è che pensavo di scrivere qualcosaltro in merito perchè la cosa che più mi fa incazzare è che si consideri il cessigate come un semplice incidente tra due parlamentari senza che ci si preoccupi che dietro ci sia un problema reale e preoccupante. Fermo restando che siamo in molti ad essere convinti che gardini cercasse solo la notizia.
Marco la scarsa o nulla coscienza delle nostre battaglie è lampante quando vedo che una buona fetta dei lettori arriva sul mio blog cercando se i concorrenti di amici di maria de filippi siano gay o meno.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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Il caso di per se non è un’inezia ed è gravissimo che ad una persona (per di più parlamentare, quindi rappresentate di una quota dell’elettorato) vengano rivolti degli epiteti di certo non piacevoli ed offensivi. L’errore, se c’è, non è stato nel fare pubblicità ad un caso che merita il giusto rilievo, quanto a fare pubblicità ad una persona che con ogni probabilità ha montato il caso solo per riaccendere i riflettori sulla propria carriera.
Per quanto riguarda il discorso pacs hai pienamente ragione… in campagna elettorale sono stati capaci di promettere mari e monti, ma poi arrivati al dunque (sotto la minaccia di quattro senatori che altrimenti minacciano di andarsene dall’altra parte), pur di non minare la coalizione di governo, si sono dimenticati delle promesse fatte…