Sul sito del Ministro Antonio Di Pietro possiamo leggere la lista completa di deputati e senatori che hanno votato a favore.
Tra questi leggiamo: Grillini (Ulivo), Guadagno e De Simone (Prc), Pecoraro Scanio (Verdi), Silvestri (Verdi).
Tutta la componente glbt ha votato a favore. Con questo provvedimento molti assassini torneranno in libertà, compresi quindi quelli accusati di omocidio o violenza su trans e gay. Immagino i suddetti deputati ci abbiano pensato. Con che coscienza hanno votato sì al provvedimento?
P.S. è noto che io sia sostenitore della RnP ed è noto come tutti i radicalsocialisti siano a favore dell'indulto infatti hanno tutti votato a favore. Cioè non toglie che io mi permetta di essere contro.
P.P.S. obiezione, quella che faccio ai deputati e senatori glbt, da non prendere troppo sul serio, ma più che altro provocatoriamente. So benissimo che questo provvedimento avrà conseguenze ben più gravi dell'esempio fatto da me.
Esattamente come la detenzione fine solo a se stessa (e non principalmente a un recupero ver pieno totale e il prima possibile del reo, e del suo contesto sociale laddove esso sia la causa prima del reato), anche i provvedimenti atti a rimuovere una pena improvvisamente e senza assistenza psico-sociale a lungo programmata e individualizzata a disposizione del reo sono una bestialità e un pericolo x il reo stesso e x la società tutta.
Come già mostrano alcuni media, x esempio www.Tgcom.it, già se ne vedono gli effetti. Effetti che i soliti populisti destrosi e forcaioli non mancheranno di utilizzare contro quella marea di esseri umani ancora in carcere o che sono stati scarcerati e che ora cercano di vivere nella maniera più sana e onesta.
Il sovraffollamento carcerario è di certo una piaga e come tale va combattuto, perchè offende la dignità di molte persone. Fatto sta che la scarcerazione di massa non è per me un'alternatva valida. Per me andrebbero trovatre delle pene alternative alla detenzione carceraria, come gli arresti domiciliari o l'obbligo allo svolgimento di lavori di pubblica utilità, ma non la scarcerazione: se c'è un reato deve esserci una pena corrispondente.
Non posso che concordare con entrambi. Spesso non esplicito le mie argomentazioni per non uscire fuori dal seminato del mio blog. Ma ho dei validi commentatori lettori che lo fanno per me! :-)
P.S. Lavocelibera: volevo commentare sul tuo blog ma purtroppo non sono iscritto a libero!
Spero il mio blog ti sia piaciuto quanto il tuo è piaciuto a me… ho esteso la possibilità di lasciare commenti a tutti, anche ai non iscritti a libero.
io so solo che "studio aperto" sta facendo una campagna anti-indulto urlando ai quattro venti quanto sia vergognoso che i criminali siano tornati in libertà e molti altri abbiano avuto sconti di pena. per questo, e per molti altri motivi, io sono favorevole all'indulto! ;)
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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Esattamente come la detenzione fine solo a se stessa (e non principalmente a un recupero ver pieno totale e il prima possibile del reo, e del suo contesto sociale laddove esso sia la causa prima del reato), anche i provvedimenti atti a rimuovere una pena improvvisamente e senza assistenza psico-sociale a lungo programmata e individualizzata a disposizione del reo sono una bestialità e un pericolo x il reo stesso e x la società tutta.
Come già mostrano alcuni media, x esempio www.Tgcom.it, già se ne vedono gli effetti. Effetti che i soliti populisti destrosi e forcaioli non mancheranno di utilizzare contro quella marea di esseri umani ancora in carcere o che sono stati scarcerati e che ora cercano di vivere nella maniera più sana e onesta.