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domenica, giugno 18, 2006
Trova le differenze
Si avvicina il Pride romano. La parata si terrà infatti il 24 giugno, sabato prossimo.
Lo facevo notare ieri in diretta su ReteGay: la titolarità dell'organizzazione del Roma Pride, checchè ne dica Fabrizio Marrazzo, presidente id Arcigay Roma, appartiene al Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Per quanto poi si organizzi con il contributo e sostegno di tutto nella Capitale non esiste un Comitato Organizzatore, come per esempio quello di Torino. L'organizzazione è quindi in mano di Rosanna Praitano e dei suoi soci.

Come ogni manifestazione, anche questa ha il suo manifesto politico. Quello scritto dal Mieli si riassume in tre richieste fondamentali:

- una legge quadro antidiscriminatoria per omosessuali e transessuali, nel solco della Comunità Europea, che intervenga nei più svariati ambiti applicativi, modifichi le norme in materia di lavoro emanate dal centro-destra , comprenda la problematica sulla piccola soluzione e soprattutto ponga le basi per una piena cittadinanza della persona omosessuale o transessuale. (omissis)

- il matrimonio aperto agli omosessuali con un intervento normativo identico a quello spagnolo. (omissis)

- una normativa leggera rivolta alle singole persone che, scegliendo di vivere in una coppia di fatto anziché contrarre matrimonio, possano trovare soluzioni ad alcune problematiche, attualmente ingabbiate da una legislazione esclusivamente incentrata sull'istituto matrimoniale. (omissis)

Ora passiamo alla seconda vignetta. Ieri, come preannunciato, durante la conferenza stampa che ha preceduto il Torino Pride, la Rosa nel Pugno ha ufficializzato la presentazione di tre progetti di legge:

- estensione dell'istituto del matrimio alle persone gay;

- legge di maggior tutela per le persone transessuali;

- regolamentazione delle unioni civili.

Trovate le differenze. Almeno una c'è!
posted by Andreas Martini @ 5:11 PM  
12 Comments:
  • At 7:46 PM, Anonymous Anonimo said…

    Se posso, io vado dal Pride di Roma. Finalmente un documento politico che pretende il Matrimonio! Era ora!!

    PS: differenza 1 = il manifesto politico pride di roma prevede una legge anti-discriminatoria, che nelle tre proposte RnP non c'è; differenza 2 = la RnP propone cambio nome e sesso senza intervento, mentre il manifesto politico del pride di roma nomina la piccola soluzione; differenza 3 = la RnP propone adozioni congiunte e procreazione assistita congiunta alle coppie gay, mentre il manifesto politico del pride di roma, sebbene si richiami alla riforma spagnola, scrive solamente frasi molto generiche e imprecisate sull'omogenitorialità; differenza 4 = nel merito delle unioni di fatto il manifesto politico del pride pretende diritti alle singole persone e, cosa che non hai riportato, il PACS (dato per morto dal Mario Mieli nei gg scorsi; inserito per insistenza dell'arcigay di roma?), mentre la RnP propone la creazione di unioni registrate avanzate che vanno di gran lunga oltre i Pacs.

     
  • At 10:05 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Quindi molto meglio la RnP che il Mario Mieli! :-) ma non ci voleva questo manifesto per capirlo.

    Volevo far notare altro ;)

     
  • At 11:51 AM, Anonymous Anonimo said…

    http://villag.blogspot.com/2006/06/gay-pride-da-100mila-e-lode.html#comments

     
  • At 4:35 PM, Anonymous Anonimo said…

    -
    Cosa, Andreas?
    -

     
  • At 6:22 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Marco pensa alle ultime politiche e pensa allo schieramento del Mario Mieli. Guarda ora la vicinanza dei loro "programmi". tutto qui.

     
  • At 4:41 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ok, :-)

    Comunque... era ora che qualcuno cominciasse a rivendicare anche il matrimonio. Il matrimonio matrimonio, non l'apartheid del pride torinese. Come facciamo a sperare che prima o poi nella politica italiana spunti qualche zapatero se non nemmeno sappiamo cosa ci spetta, se nemmeno noi diciamo "quella cosa ci spetta"?? L'Italia non cambierà mai se nemmeno noi la punzecchiamo e la stimoliamo a cambiare finalmente cominciando a dire "toc toc, noi siamo persone allo stesso livello di tutte le altre e perciò pretendiamo uguale trattamento"?

     
  • At 5:35 PM, Blogger Andreas Martini said…

    MArco credo che ora sia tu a cantare vittoria troppo presto, come io (di proposito!!!!) feci con la Bindi. Un manifesto come quello del mieli o il PdL della RnP cambieranno poco e niente tant'è che la de simone già parlo ad inizio scorsa legislatura di matrimonio e poi ritirò la proposta.

    Io al contrario dei politici di centrodestra di zapateri o zapateristi in italia non ne vedo! o meglio ci sono (vedi i rosapugnoni) ma non in ruoli chiave!

     
  • At 6:00 PM, Anonymous Anonimo said…

    Beh no, Andreas... non canto vittoria, so bene che le cose sono complicatissime da cambiare. Però, il fatto che ad es. un gruppo importante come il Mario Mieli cominci a rivendicare il matrimonio mi sembra già un bel passo avanti. Un passo avanti per ora non seguito dalla stragrande maggioranza del resto del movimento omosessuale italiano.

    PS: la De Simone non ha mai proposto il matrimonio: nella scorsa legislatura ha proposto le unioni registrate ghetto alla scandinava, non le nozze gay vere.

     
  • At 7:15 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Marco il mieli è un gruppo importante? Manco i romani sanno che è il mario mieli. Migliaia di persone a Muccassassina e non sanno manco chi la organizza!

    Comunque ti prego trova un sinonimo di ghetto o eliminalo ogni tanto... sto termine lo stra(b)usi! :-)

     
  • At 1:37 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ghetto è la parola più appropriata... se preferisci lo alternerò a parole come:

    - apartheid;

    - segregazione;

     
  • At 4:22 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Evita tutte e tre le parole! ;)

     
  • At 4:32 PM, Anonymous Anonimo said…

    No, è la realtà... è inutile e anzi controproducente far finta che le cose non siano così. O rivendichiamo la fine della discriminazione omofobica o ne diventiamo complici e anzi artefici rivendicando la continuazione della discriminazione omofobica e la legittimazione e l'alimentazione dell'omofobia attraverso la ghettizzazione dei gay in unioni-apartheid come quelle lì. Non so te, ma io ho già scelto da che parte stare. Penso di aver scelto bene.

     
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Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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