al contrario di molti non mi sono finora cimentato nel Fantagoverno o Totoministri che dir si voglia. Non lo farò nemmeno ora perchè sono presenti ancora lacune: dei tanti importanti nomi della politica italiana conosco poco quelli che lavorano dietro le quintee che più di altri meriterebbero la guida di un Ministero, in generale conosco poco le peculiarità anche dei nomi più famosi della politica italiana. Farlo ora sarebbe poi quantomeno poco profetico, sembra ormai tutto deciso e credo che la lista finale che Prodi proporrà riserverà ben poche sorprese. Ma un commento credo sia opportuno farlo soprattutto ora che sembrano decise le sorti di quel partito che io con il mio blog ho amorevolmente e forse troppo incondizionatamente sostenuto: la Rosa nel Pugno. come al solito il tutto da un punto di vista particolare, quello gay o meglio dal punto di vista delle aspettative di un gay che come tanti è stato stregato dai radicalsocialista. Prodi dopo un incontro ieri con Pannella e Villetti ha bocciato la candidatura di Emma Bonino alla Difesa e, cosa orse ancora più grave, ha espresso forti dubbi sulla possibilità di ridistribuzione dei seggi al Senato con l'assegnazione di 8 senatori eletti tra Rosa nel Pugno ed altri.
Come lasciato intendere è stata la RnP stessa a proporre la Bonino alla Difesa, dopo che Prodi in un incontro con lei e Boselli aveva chiesto che fossero loro a fare la proposta e lui successivamente l'avrebbe vagliata. A me già dall'inizio questa mossa che oserei definire paracula del futuro Premier, anche senza ragioni concrete, mi puzzava un pò. Non pretendo di aver profetizzato, ma visti i risultati. sia ben chiaro la partita non è chiusa e tra l'altro l'avversario della Bonino, Mastella, oggi su Corriere.it è assegnato alle Infrastrutture e la Difesa non è proprio pronosticata. La trattativa sembra ancora aperta ma sembra sempre meno avverabile che Prodi accetti la proposta. Ha forse in mente un altro ministero per Emma? Accetterebbe a questo punto la RnP la controproposta?
Di certo non ho io le risposte, ma torniamo all'ottica gay. La Rosa nel Pugno ha puntato tutta la campagna elettorale proprio su quei temi che sono subito stati causa di scontro con il resto della coalizione: diritti civili (PaCS) e scuola pubblica. Rispecchiando in questo le peculiarità delle due formazioni che la compongono: i diritti della persona per la parte radicale e la scuola pubblica per i socialisti (e la laicità per tutti e due?). Perchè allora rispondere a Prodi con un ministero che poco ha a che fare con i suddetti temi? sicuramente è più prestigioso di tanti altri e soprattutto se dal punto di vista socialista si sarebbe dovuto puntare all'Istruzione, dal punto di vista Radicale a cosa? forse alla sanità (ricordiamoci l'impegno sulla ricerca scientifica)? o "accontentarsi" delle Pari Opportunità? Possibiltà, quest'ultima, non ancora del tutto esclusa nonostante il no a ministeri senza portafoglio, tipo quello sempre ancora possibile per le Politiche Comunitarie. Mi viene comunque da pensare o forse sono quasi certo che giocare una carta del tutto diversa sia stata vera e comprensibile strategia politica una sorta di "auto critica": siamo troppo scomodi lì se proponiamo altro è più probabile che accettino.
Con Emma Bonino, per la quale auspico un ruolo molto importante, alla Difesa che impronta si darebbe alla politica radicalsocialista? che fine farebbe l'impegno sui temi sopra elencati?
E se tutto finisse in una totale esclusione? Pannella preannuncia l'uscita e villetti un pò più diplomaticamente risponde che bisogna aspettare. Sembrerebbe quasi che solo la componente radicale (9 deputati) abbandonerebbe Prodi e la rimanente componente socialista comunque rimarrebbe con lui. I Radicali, come molti prevedono, potrebbero ribussare alla porta della CdL. Se non mi disturberebbe un uscita dalla coalizione e quindi un voto di non-fiducia a Prodi (anzi forse lo auspicherei!) mi deluderebbe invece un riavvicinamento alla parte più omofoba della politica italiana.
I 18 deputati della RnP non sono determianti in Parlamento ma meglio non determinati che conniventi ad una destra omofoba. Se era arduo cambiare anche la parte più cambiabile della scena politica italiana lo sarebbe ancora di più con quella sicuramente non "convertibile". Mi sto dimostrando più anti-cdl di quanto lo sia in realtà ma ho creduto nel progetto RnP proprio per la scelta del partner, veder cambiate anche le basi mi lascerebbe contrastato.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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