Eletto, con una maggioranza di voti discutibile, il Presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano. Non sto qui a parlare della sua figura politica, non sto qui a disquisire se sarà super partes o meno, se sarà il Presidente di tutti o meno, ma con un sorriso sulle labbra commento quello che più attiene ai temi di questo blog: la reazione della comunità gay all'elezione di Napolitano.
Proprio nel post precedente a questo dicevo che la comunità è estremamente divisa e quindi ci saremmo dovuti aspettare più di un comunicato e invece intervengono solo Grillini e Lo Giudice a nome dell'associazione che dovrebbe rappresentare la maggioranza dei gay italiani, l'Arcigay.
Ma c'era proprio bisogno di questi comunicati stampa? Non credo proprio che Napolitano debba essere legittimato dagli omosessuali italiani, che a dirla francamente politicamente contano poco o niente! Diciamo che era un modo per dire qualcosa anche quando non necessario.
A onor del vero il neo Presidente un contatto diretto con la nostra comunità ce l'ha avuto: "Nel 1997 - ricorda Lo Giudice - una delegazione di Arcigay fu ricevuta dall'allora ministro degli interni Napolitano, a cui sottopose la piaga delle violenze antigay e dei cosiddetti omocidi, i frequenti assassini omofobi di persone omosessuali, per lo più anziane. Da lì ebbe inizio una collaborazione fra Arcigay e il Ministero, che si interruppe con l'insediamento del governo Berlusconi". Ma basta questo per considerarlo nostro "amico"?
Grillini ribadisce la di lui forte cultura laica e liberale dei diritti.
E' stato fermamente laico anche Ciampi (bellissimo il discorso in occasione della visita di Ratzinger al Quirinale) e non mi sembra che le cose in Italia siano andate benissimo anche quando diede il buon esempio votando ai referendum sulla fecondazione assistita.
La differenza tra i due è che il neo eletto è un ex comunista apertamente schierato e questo dovrebbe garantire maggior difesa contro le ingerenze vaticane. A confermare i maggiori timori per un colle troppo rosso è l'invito che prontamente Benedetto XVI ha fatto a Napolitano affinchè difenda i valori cristiani - tornando subito dopo a dire il suo forte no a coppie omosessuali ed unioni civili*.
Saluto anche io il nostro nuovo Presidente e gli auguro un bellissimo settennato, ma rimango comunque convinto che nemmeno questa rondine farà primavera!
* Mi ero ripromesso di non parlare dell'ennesimo discorso omofobico di papa Ratzinger, bast questo breve accenno. |
Napolitano è meglio di D'Alema, perché ci sarà meno "do ut des", con lui Presidente.
E' però peggio di Anna Finocchiaro, perché avevamo bisogno come il pane di una donna di mezza età, competente e di sinistra, come PdR. Ma meglio di niente, Andreas, che vuoi che ti dica.