Se anche Playboy, presidio medicopsicologico spesso usato per convertirci, ci ha "scoperti" allora è proprio il caso che tutti si portino al passo con i tempi. E' tempo quindi anche per la "ruiniana di ferro", Paola Binetti, di confrontarsi con noi. E' del 26 marzo la notizia che la Binetti e Bobba (ex presidente delle Acli), soprendentemente candidati con il centrosinistra (quota Margherita), scrivono una lettera agli elettori cattolici per rassicurarli sulla non deriva anticattolica della sinistra. Il nemico è sempre quello: «C’è la sensazione - spiega Binetti - che la presenza della Rosa nel pugno possa rappresentare un’aggressione a valori come la vita e la famiglia. E questo potrebbe spingere tanti cattolici a votare per il centrodestra, pur turandosi il naso». Dopo questa lettera il solerte compagno di listone Grillini si rivolge ai due e li invita a fare chiarezza sul tema unioni di fatto. Ovvero chiede che i due ruiniani dicano cosa intendono loro per coppie di fatto, di quali diritti si sta parlando per loro. Comincia però ricordando il successo del suo impegno e di quello dell'Arcigay: È bizzarro che le unioni di fatto siano diventate una delle cinque questioni più importanti di questa campagna elettorale e che tutti, ma proprio tutti, ne parlino, ogni giorno (e non è difficile prevedere che se ne pari fino al 9 aprile)...
Da quando ha vinto la linea Rutelli, Grillini i suoi colleghi diessini ed i suoi colleghi di Arcigay non hanno perso occasione di ricordarci che è grazie al loro impegno che i PaCS sono nell'agenda politica e tra i primi cinque temi dibattuti è grazie a loro quindi che si parla di coppie di fatto, etero ed omo, nel programma dell'Unione. Se ne parla "male", in modo insoddisfacente, ma se ne parla. L'offensiva cattolica poteva portare all'esclusione della questione è invece il "compromesso" è stato trovato. Ma siamo così sicuri che giunti agli sgoccioli di questa squallida campagna elettorale si possa dire che i PaCS (per estensione i diritti civili) siano rimasti tra le "cinque questioni più importanti" e che "tutti" ne abbiano parlato "ogni giorno"? Certo anche i due Leaders massimi ne hanno parlato ma mai in occasioni (mediatiche) ufficiali e comunque, diciamolo, soprattutto Prodi è stato il meno chiaro ed il più cerchiobottista. Forse muoverò una critica esagerata ma credo sia opportuno far notare che in nessuno dei due confronti TV si è parlato di PaCS e coppie di fatto. Certo gli intervistatori non hanno fatto domande precise ma qualche assist c'è stato. Anche nell'ultimo dell'altro ieri Sorgi ha fatto una domanda su vita e famiglia riferendosi alle parole del Papa. Ed il Papa si riferiva anche alle "nuove famiglie". Solo loro non vi hanno fatto riferimento. Forse così importante la questione per loro non lo è. Sono convinto che se il confronto fosse avvenuto per le elezioni spagnole, tedesche o inglesi, il tema sarebbe stato affrontato.
Ma torniamo all' "invito" di Grillini a Bobba e Binetti:
...ma, nessuno, se si esclude il sottoscritto e pochi altri, si misura con l’“elenco” dei diritti effettivamente da scrivere in una legge.
[omissis]
A noi, per esempio, piacerebbe molto sapere se la dottoressa Binetti e il dottor Bobba sono, o meno, d’accordo sulla reversibilità delle pensione, sulla possibilità di prendere decisioni per il partner eventualmente in coma, sul mantenimento dell’affitto in caso di scomparsa del convivente, sull’accesso ai bandi di edilizia popolare, sull’accesso al welfare state per condizioni di inabilità (per esempio assegno di accompagnamento) e così via.
Ma cos'è la casa del Grande Fratello, quando i concorrenti litigano sulla lista della spesa? Tutte le belle parole, anche di Grillini, sul valore culturale dei PaCS che fine hanno fatto? Dopo ogni intervento anti unioni civili di Ruini e fedeli l'amico Grillini è sempre stato pronto a rispondere ricordando che dal punto di vista socio culturale sono un iniezione di vitalità e non tolgono niente a nessuno, nemmeno alla famiglia tradizionale ed ora che si fà? si riduce tutto ad un elenco? E' qui che si rende lapalissiana la sconfitta. Ed a questo punto non parlo solo di Arcigay e DS, parlo di tutto l'associazionismo , parlo dell'appiattimento che tutte le associazioni hanno subito. Ma lascio altri commenti a dopo.
La risposta della Binetti (di Bobba non si hanno più tracce) arriva dopo un paio di settimane e comunque indiretta, tramite un'intervista a La Provincia:
Restano però i punti complessi e controversi come la situazione delle coppie di fatto e degli omosessuali. Come giudica il programma di Prodi in questo ambito? Non posso ignorare la realtà delle coppie di fatto e degli omosessuali. Sarebbe antistorico e sciocco. L'Unione parla di tutela dei diritti individuali e io sono d'accordo. Del resto, il popolo italiano, molto più saggio di quanto si pensi, ha comprensione e accettazione verso tali situazioni.
Anche Bobba già nella lettera ai cattolici aveva ribadito:
Sui Pacs, ad esempio, Bobba afferma che l´Unione «ha alla fine recepito le posizioni di Rutelli». Cioè, tutela dei diritti individuali per le convivenze «senza arrivare a nuove forme contrattuali diverse dal matrimonio». Pur accorgendosi, la Binetti, come Playboy, dell'anacronismo, non risponde all'invito di Grillini. E non elenca niente. Si fida di Prodi e forse si fiderà dei suoi ripetuti richiami ai diritti elementari, e quindi nella lista della spesa per lei bastano pane e latte. Tutto il resto, direbbe un leghista, sarebbero eccessive pretese dei "culattoni".
L'Italia ha comprensione ed accettazone verso tali situazioni. Ma di cosa stiamo parlando? Ma dobbiamo ancora sopportare di questo tipo di insinuazioni?
Non ho più nemmeno tanto la forza di ripetere accuse e critiche a Grillini, ai DS, a Gayleft, all'Arcigay e non credo ci sia più bisogno di argomentare: ha vinto Rutelli e la sua linea. Il programma, la candidatura di Binetti e Bobba e i "diritti elementari" di Prodi ne sono la dimostrazione. Ha vinto quindi l'ingerenza vaticana.
Hanno perso i DS che hanno deciso di fare il listone unico con la Margherita. Ha perso Prodi che al contrario del suo pay off elettorale non si è dimostrato serio nell'affrontare la questione.
Hanno perso soprattutto Grillini, la sua Gayleft e la sua Arcigay: hanno perso con il loro appiattimento sui DS, hanno perso dimenticando il vero valore della "battaglia per i PaCS", hanno perso cioè quando hanno iniziato a parlare di "elenco dei diritti", hanno perso quando non hanno saputo fare autocritica e hanno perso soprattutto quando sono accondiscesi a stare nelle stesse liste dei ruiniani.
Ma la maggiore sconfitta è ancora ideologico culturale: hanno perso quando insieme ai cattolici di sinistra ed insieme a tutta l'altra sinistra anche quella estremista non hanno saputo capire il valore aggiunto, politico e culturale, della presenza nella loro coalizione della Rosa nel Pugno. Grillini non ha mai smesso di voler insegnare a Ratzinger e Ruini che i PaCS sono un valore aggiunto per la società, ma non ha mai voluto insegnare ai suoi "compagni" l'importanza di avere una forza radicale e socialista, con tutto ciò a cui rimandano questi termini, come alleata. La squallida e bieca guerra interna che gli hanno fatto ha dimostrato tutta la loro "coglionaggine" (ormai va di moda sto termine, lasciatelo usare pure a me).
Hanno vinto, lasciatemelo dire, tutti quelli che hanno creduto da subito e crederanno nell'alternativa che la Rosa nel Pugno rappresenta sulla strada della battaglia culturale, e ripeto culturale, per la vera soluzione dei problemi dei gay.
Basta liste della spesa, voglio, e spero tanti altri vogliano, vero e pieno riconoscimento dei diritti dei gay concedendo identità giuridica alla coppia e non ai suoi componenti. Io in quanto gay non credo di aver bisogno che mi sia dia identità giuridica, la futura coppia che formerò si! Questo sarebbe più di una legge ad hoc, comunque necessaria, contro la discriminazione per orientamento sessuale, un vero primo passo avanti verso la piena accettazione ed il primo vero riconoscimento alla dignità delle persone glbt.
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Non so Grillini come fa a avere il coraggio di presentare a noi come un "successo" una situazione in cui "si parla molto" di Pacs. Se non erro le nostre lotte sono per il raggiungimento dei Pacs, e in futuro di Matrimonio Civile e adozioni... non perchè l'Italia si metta a cianciare delle nostre coppie. A me non me ne frega un cavolo se si ciancia o meno sulle nostre coppie, mi frega che almeno una coalizione si impegni ufficialmente a riconoscere giuridicamente le coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali, e perciò le tuteli pubblicisticamente, e il più presto possibile a eliminare l'esclusione delle coppie gay da Matrimonio Civile adozioni e procreazione medicalmente assistita (facendo ovviamente seguire gli impegni dai fatti).
Concordo con te, Andreas, sul fatto che parlare di Pacs come di un qualcosa legato solo a un "elenco della spesa" di diritti materiali ha danneggiato, e anche molto, l'intera lotta. Ove si parla di Pacs per le coppie di fatto, e soprattutto ove si parla di permettere ai gay di entrare nell'istituzione Matrimonio, la questione delle conseguenze immateriali conta molto... fa la differenza, sul dibattito nascente oppure in corso e quindi inevitabilmente sull'esito della lotta.