Raramente posto articoli interi e senza commento, ma questo mi ha fatto un pò sorridere e non potevo non metterlo:
Se l'etero è un'icona gay (Il Manifesto) L'ultima accusa che arriva agli stilisti dagli Usa è quella di discriminare gli uomini eterosessuali. In una polemica aperta da «Straighten Out», una rubrica di gayandiesbian.aol.com, gli uomini eterosessuali si lamentano della crescente eterofobia che si sta manifestando negli ambienti omosessuali americani. E se la prendono con gli stilisti perché attraverso la moda hanno dato «potere e visibilità» agli uomini gay, costringendo anche gli etero ad adottare gli stessi stili e comportamenti per non sentirsi uomini-Neanderthal. Gli uomini gay, da parte loro, rispondono che gli etero sono affetti da una nuova sindrome, la Straight Guy Inferiority Complex, perché non riescono neanche a concepire il livello di apertura mentale a cui sono arrivati gli uomini omosessuali. Al che gli etero se la prendono anche con il marketing, accusato di pensare i prodotti più nuovi o tecnologicamente avanzati proprio per il mondo omosessuale e questo fa sì che alla fine i gay determinano cosa gli etero devono comprare. Poi arriva anche la punta di invidia, perché gli etero accusano i gay persino della maggiore libertà e facilità di pratica sessuale e come esempio danno i numeri sulla quantità di annunci personali che si possono trovare su Craigslist, per concludere che per gli uomini etero è più difficile fare sesso. Chiamati in causa, gli stilisti, che pure hanno paura di perdere una grossa fetta di mercato, hanno deciso di tornare a un abbigliamento più formale e meno vistoso, come si è visto in queste ultime sfilate di Milano. E hanno costruito un'immagine di uomo eterosessuale che in realtà è un'icona gay.
La Rai affronta il tema dell'omosessualità. Coppia gay in "Un medico in famiglia". (Repubblica.it) Improvvisamente non è più un tabù. Mentre nel Paese si discute di Pacs, anche la Rai affronta il tema dell'omosessualità. E lo farà nella fiction più rassicurante del piccolo schermo, "Un medico in famiglia". "Tv Sorrisi e Canzoni" in edicola lunedì anticipa in esclusiva che nella quinta stagione della celebre fiction, che vedremo in televisione a marzo, nascerà la prima coppia di fatto omosessuale del piccolo schermo, con tanto di bambina che vive con loro.
I protagonisti saranno Paolo Sassanelli, nella parte di Oscar, e Alessandro Bertolucci nelle vesti di Max, che si ritroveranno spalla a spalla nella vita professionale e in quella familiare. Entrambi dottori, Max è un nuovo personaggio e sarà un pediatra clown, vivranno con la figlia di Oscar, Agnese. E sembra sia già pronto un anello realizzato dall'oreficeria di Vittorio Pedonesi a Lucca per sancire un eventuale connubio tra Oscar e Max.
"Sì, possiamo dire che c'è una sorta di fidanzamento", conferma Paolo Sassanelli al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni. "Credo sia giusto che Oscar abbia un compagno. Per troppo tempo infatti, non ha avuto una vita sentimentale". Sassanelli non sembra temere la reazione del pubblico. "Qualcuno sarà forse disturbato, altri no. Oscar è un personaggio che mi ha dato molto. Pensate al paradosso: doveva sparire dopo le prime puntate, invece è cresciuto dentro la fiction. La soddisfazione di entrare nella famiglia più famosa della tv è grande anche per Bertolucci. "E' la terza volta che interpreto un personaggio gay. Conosco Paolo (Sassanelli) e con lui lavoro bene: per me entrare nel personaggio - prosegue Bertolucci - è stato a questo punto più semplice. Oltretutto è divertente cambiare rispetto alla propria natura. Certo, ci vuole impegno. E noi dobbiamo essere bravi a mettere in primo piano i sentimenti, anche perchè abbiamo la grande responsabilità di andare in prima serata su Raiuno. Credo però che il pubblico reagirà bene, perchè Oscar e Max sono due personaggi positivi". A marzo vedremo se questa coppia di fatto sarà anche in grado di mantenere alti gli ascolti di una delle fiction tv più amate dal pubblico italiano.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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