E' morto questa mattina l'Abbè Pierre, che forse pochi conoscono, ma basta leggere quello che dicono di lui Repubblica.it (che gli dedica l'attuale notizia d'apertura) e Corriere.it, per capire chi ma soprattutto quanto abbiamo perso:
Sempre su posizioni progressiste, ha sostenuto le unioni gay e ammesso di aver fatto l'amore con una donna dopo l'ordinazione. Chirac: "Impersonava la bontà"
Nell'ottobre 2005, fece scalpore per l'ammissione di un rapporto sessuale con una donna dopo l'ordinazione e per il suo appoggio alle unioni omosessuali.
...l'Abbè Pierre confessava di aver "conosciuto l'esperienza del desiderio sessuale e del suo rarissimo soddisfacimento", si schierava a favore del matrimonio dei preti e dell'ordinazione delle donne, criticando fortemente l'attuale Papa e il suo predecessore che confondevano in materia motivi sociologici con motivi teologici. E ammetteva anche le "alleanze" (non i matrimoni) omosessuali.
E' proprio il caso di dirlo, sono sempre i migliori quelli che se ne vanno.
Sinceramente, se la questione italiana fosse incentrata solo su una deriva terminologica, purché gli effetti restassero gli stessi, non avrei problemi a sostenere un'ALLEANZA gay. Dato che gli ostacoli sono tutt'altri, politici, economici e di controllo del pensiero, il messaggio dell'Abbé Pierre non trova recepimento alcuno in questo Paese di merda dove noi viviamo. Qu'il puisse reposer en paix.
Ma infatti che L'abbè possa aver fatto quella distinzione terminologica non mi stupisce. E' la malizia con cui il Corriere la fa che indica quanto si voglia controllare l'opinione ed il pensiero
Ciao a tutti! Arieccomi qua a "guastarvi" un po' le feste sulla questione del riconoscimento delle coppie gay :-) eheh :-)
Il Corsera credo abbia fatto bene a illustrare in quei termini, te andreas la deninisci malizia, il pensiero dellAbbe Pierre. In effetti, lui non era affatto per i matrimoni tra omosessuali.
A me questa non risulta affatto una questione puramente astratta di terminologia o, come dire, accademica: è una questione molto molto importante, concreta, evidente, sostanziale. L'Abbe Pierre infatti, al di là delle sue probabili buone intenzioni, promuoveva un modo di pensare e di legiferare che seleziona i gay dal resto dell'umanità, li esclude ingiustamente dal matrimonio, li ghettizza in una unione diversa, li priva dello status (unico nel suo genere, ineguagliabile, anche in quanto radicato e universalmente oltre che istantaneamente compreso in qaunto indicante fusione amore e famiglia) di uniti in matrimonio; un modo di pensare e legiferare che, in quanto tale, tratta i gay da persone indegne di essere considerate e trattate allo stesso livello di tutte le altre, persone indegne di vivere senza essere selezionate dal resto della gente, escluse, recintate, private di uno status unico e delle conseguenze relazionali, sociali, intime, psicologiche, che tale status dà... che insomma marchia i gay come persone di seconda classe, di serie b... appunto inferiori.
O no?
Sì alle unioni registrate aperte a tutti, etero e gay. Sì all'apertura del matrimonio.
Tra l'altro ieri sera al tg1 gli hanno dedicato a malapena una velina EN PASSANT, dato che era formalmente schierato contro il papato. Ho messo il tg di France2 su TV5 alle 20.30, sembrava fosse morto il Papa...
L'Abbè Pierre ha rappresentato nel benne o nel male la faccia più umana della chiesa. Molti sacerdoti hanno più che la proverbiale pagliuzza in un occhio l'intera muraglia cinese. Lui ha quantomeno messo in chiaro le sue idee. La chiesa dovrebbe iparare molto da questa persona, soprattutto capire che le regole sono fatte per le persone e non le persone per seguire le regole e che quando queste non vanno più bene (per i tempi) vanno cambiate, senza aver paura che il mondo cada per ogni piccola novità. PS buon anno.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
I contenuti inediti (articoli, foto, video, etc.) di questo blog, che siano opera del suo autore, sono pubblicati sotto una licenza Creative Commons.
Se riprodotti altrove, la loro paternità va attribuita specificando il nome dell’autore e il titolo di questo blog, e inserendo un link all’originale o citandone l’indirizzo.
I commenti e ogni altro contenuto inedito qui ospitato sono di proprietà dei rispettivi autori. I contenuti già editi altrove sono di proprietà dei detentori dei relativi diritti.
Sinceramente, se la questione italiana fosse incentrata solo su una deriva terminologica, purché gli effetti restassero gli stessi, non avrei problemi a sostenere un'ALLEANZA gay. Dato che gli ostacoli sono tutt'altri, politici, economici e di controllo del pensiero, il messaggio dell'Abbé Pierre non trova recepimento alcuno in questo Paese di merda dove noi viviamo.
Qu'il puisse reposer en paix.