Caro direttore, le scrivo in merito alla "questione gay" all'interno dei Ds e del futuro Partito democratico, aperta sul suo giornale dalle lettere di Andrea Benedino, Alessandro Zan, Anna Paola Concia e indirettamente anche dall'onorevole Franco Grillini. La portavoce di GayLeft paragona gli omosessuali diessini a tante particelle di sodio lasciate sole e inascoltate in una bottiglia d'acqua.
Non stento a crederle. Le riesco quasi a sentire tante simpatiche voci gridare: «yuuu c'è nessuno?». Simpatiche nella pubblicità, ma non nella realtà. La realtà è fatta di silenzi assordanti e di vane attese di una risposta. E non parlo solo di indifferenza diessina ma anche di gran parte delle altre forze che compongono l'attuale maggioranza, eccezion fatta per la Rosa nel Pugno che, però, è una particella di sodio in un'altra bottiglia.
Stare con Salvi e Mussi. La presa d'atto di questa inaccettabile realtà di Paola Concia è da apprezzare, ma sicuramente non lo è la sua reazione, quella sorta di ricatto morale alla "navicella" del Pd che prevede "senz'anima". Pare quasi moralista. Il Partito democratico, così come lo si immagina ora, un'anima ce l'avrà e molto probabilmente cattolica. Su questo altare saranno quasi sicuramente vittime immacolate, ma nessuno li obbliga. Parlo in terza persona perché non iscritto, al contrario dei suoi corrispondenti, ai Ds. Almeno una valida alternativa esiste e non è certamente la "provocazione" grilliniana, i Lib-Dem, ma quella corrente guidata da Salvi e Mussi che intende distaccarsi per creare un partito socialista di ispirazione europea. E il socialismo europeo mi fa pensare a Zapatero, alla Royal, a Wowereit. Questa soluzione non offre, per ora, risposte sicure, ma quantomeno valutiamola, dedichiamole tempo, piuttosto che perderlo in una inutile battaglia contro i "muri di gomma"
Strada senza uscita. Continuare su questa strada, che a mio modesto avviso è senza uscita, rischia di portare non solo alla sconfitta dei gay diessini o aspiranti "democratici", ma anche di tutti noi altri che non ci riconosciamo in questa linea politica. Significherebbe cioè una sconfitta generale nella battaglia per i diritti civili. E visto che i suoi corrispondenti oltre, o meglio, prima di essere diessini sono esponenti di spicco dell'Arcigay, dovrebbero preoccuparsi di rappresentare tutta la comunità glbt (gay, lesbiche, bisessuali e trans) italiana a prescindere dall'appartenenza partitica.
Andreas Martini
Ps. se qualcuno trova il link sul Riformista me lo segnala, please!
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
I contenuti inediti (articoli, foto, video, etc.) di questo blog, che siano opera del suo autore, sono pubblicati sotto una licenza Creative Commons.
Se riprodotti altrove, la loro paternità va attribuita specificando il nome dell’autore e il titolo di questo blog, e inserendo un link all’originale o citandone l’indirizzo.
I commenti e ogni altro contenuto inedito qui ospitato sono di proprietà dei rispettivi autori. I contenuti già editi altrove sono di proprietà dei detentori dei relativi diritti.