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venerdì, ottobre 06, 2006
I miei scambi epistolari.
PREMESSA
Incaponitomi sull'argomento e sulla sua mancata divulgazione, ho iniziato ad inviare il mio post a tutte o quasi le associazioni presenti sabato.

Anche se l'ho scritto già altrove ci tengo a ribadire che non ho la minima pretesa di giudicare il mio un pezzo di alto valore giornalistico ma semplicemente degno di essere "distribuito" affinchè non morisse subito il dibattito aperto lo scorso sabato.
Ho detto dibattito, non processo! Perchè, come ho scritto a Mauro Cioffari, la giornata - purtroppo E fortunatamente - ha preso una piega diversa da quella immaginata dai promotori, ma ha aperto una questione sulla battaglia politica che si vuole portare avanti in futuro: PaCS e/o matrimonio?
LO SCAMBIO
Dopo la premessa i fatti. Tra gli altri ho inviato il mio post al presidente e segretario di Arcigay nazionale, alla segreteria di Arcilesbica nazionale, ad Alessandro Zan (referente PaCS per Arcigay), Paola Concia e Andrea Benedino (Arcigay-lesbica - Gayleft), con questa email di
accompagnamento:

Vi invio per conoscenza quanto ho scritto a proposito degli Stati Generali GLBT.
Ci tengo a precisare che non sono iscritto o legato a nessuna delle 40 associazioni che erano presenti. Il mio impegno nel movimento gay lo svolgo quasi prettamente con il mio blog, da cui naturalmente non ricevo profitti, ed è quindi un impegno prettamente "giornalistico", anche se
partecipo a molte manifestazioni per interesse e piacere personale.
Scrivendo ho cercato di essere il più possibile oggettivo ma non ho fatto nulla per evitare che trasparissero le mie opinioni personali o, diciamo, il mio "schieramento". Forse è per questo che almeno un sito di informazione gay non ha voluto pubblicarlo, pur essendo uno dei pochi
resoconti della giornata fatti nell'immediato.


Un vostro intervento e/o commento/critica sarebbe molto gradito.
Vi ringrazio per l’attenzione e per l'eventuale disturbo

Andreas

L'unico che fino ad ora si è preso la briga di rispondermi è Andrea Benedino. Pubblico, con il consenso dell'interessato, il nostro scambio epistolare:

Benedino. Non ho capito a che titolo ci hai inviato questo tuo commento. Forse a titolo di "claque", alla pari della definizione che hai dato dei rappresentanti dei circoli Arcigay presenti in sala?
Guarda, condivido solo una cosa del tuo articolo: il titolo. E' stato un processo. Un processo di cui non si avvertiva francamente il bisogno..Come ho detto a molti compagni ed amici in questi giorni, sono sconfortato ed amareggiato dalla grandissima capacità autolesionistica
del nostro movimento.
Andrea

Martini. A titolo di conoscenza, come ho scritto. Tu e Paola Concia non siete citati è vero ma l'ho inviato a un pò tutti i membri più importanti dell'Arcigay/lesbica Nazionale ed a quasi tutte le altre associazioni presenti.
Puoi dirmi che l'ho fatto per pubblicità, ma personale. Non faccio da claque a nessuno infatti ho specificato che non sono iscritto a nessuna associazione. A dire il vero ad una si... ho la tessera Unoclub!
Non si tratta poi di condividere il mio articolo che è puramente un resoconto. Non so se qualcuno dei tuoi compagni e amici abbia visto e sentito qualcosa di diverso.
Forse non era l'occasione giusta per un processo, ma dire che non se sentiva il bisogno è come voler dire che AG non ha peccati... e credo qualcuno dopo sabato, oggettivamente, bisogna riconoscerglielo invece.
Credo sia più autolesionista trincerarsi che aprire un dibattito!

Grazie ancora per l'attenzione
Andreas

B. Scusami non volevo essere cafone nè apparirlo. E' che credo che sabato abbia dimostrato solo che c'è una parte di movimento per nulla interessata a fare qualcosa di concreto e del tutto concentrata a fischiare i falli agli altri. Peraltro questa parte di movimento è quella per lo
più collaterale con Rifondazione (non tu, mi sembra, a giudicare dal tuo sito) che non è esente da responsabilità rispetto ai risultati mancati nel programma dell'Unione, come giustamente ha ricordato Cristina nel suo intervento sabato (e Cristina è di area Rifondazione, così come io -
iscritto DS - non risparmio alcuna critica al mio partito, anzi!!). Se proprio vogliono fischiare dei falli, aprano una discussione autocritica con i loro partiti di riferimento!! Questo per dire che non è che non ci sia bisogno di processi, ma che rischiamo di sbagliare ad identificare gli imputati..e poi francamente sarà per la confusione provocata dall'indegna gazzarra di sabato (cui per reazione ho in parte partecipato anch'io, lo confesso!!), ma mi sfuggono i capi d'imputazione..
Un abbraccio
Andrea

M. Io credo che dichiarare morti i PaCS come molti hanno fatto è una chiara autocritica. E al contrario di quello che dice Lo Giudice tutte le associazioni almeno fino al 14 gennaio e fino all'uscita del programma hanno creduto nei PaCS. Ma credo sia più realistico cercare di svoltare
che continuare a far credere che i PaCS ci saranno!
I capi d'accusa erano chiari e l'ho pure scritti nel mio post: servilismo/collateralismo, boicottaggio e demagogia!
Chissà perchè l'intervento che ha generato più gazzarre è stato quello della gramolini... per la serie (utilizzando uno stile di mussoliniana memoria) meglio antiomofobo che antifascista! Spero come Marcella che sia stata una cosa detta senza rifletterci sopra!
Per sdrammatizzare, io ero quello che ha fatto la standing ovation a Nicolino Tosoni e che ha gridato "forza pescara" quando ha parlato il Johnatan di pescara!
AndreaS

B. Beh almeno un punto in comune ce l'abbiamo. Io volevo proporre un ordine del giorno per acclamare Nicolino Tosoni portavoce unico del moviemnto..almeno così ci si divertiva!! Cmq al di là degli scherzi, i PACS sono ancora un punto di unità del movimento migliore del matrimonio.
Non è un caso che sia da parte del movimento lesbico che da una parte di quello antagonista (vedi l'intervento di Gigi Malaroda del Maurice di Torino) si dica che non ci si riconosce nel matrimonio. Stiamo attenti a nonbuttare via il bambino con l'acqua calda.
Andrea
M. votare nicolini rappresentante unico è si autolesionistico!

I Pacs o quel qualcosa che forse riuscirà ad approvare il Governo non
sono da buttare ma non vedo perchè ignorare la richiesta della
maggioranza (almeno secondo l'inchiesta di Andrea Pini) delle altre
associazioni: il matrimonio!

A questo punto il movimento separatista non vuole il matrimonio ma non vuole nemmeno i Pacs! Come usciamo dall'empasse? Scegliendo una linea comune e condivisa da tutti... non imponendo la linea che fino ad ora, scusami la franchezza, è stata dettata da Arcigay!

Mi piacerebbe pubblicare il nostro scambio di email sul mio blog, spero per te non ci siano problemi.

Andreas

B. Basta che fai capire che la mia proposta di Nicolino Tosoni portavoce unico era una provocazione ironica..non vorrei che nella confusione generale a qualcuno venisse in mente di prenderla sul serio. Comunque per la cronaca la parte di movimento che non si riconosce nel matrimonio, si riconosce pienamente nel PACS proprio in quanto istituto diverso. Al limite la mediazione è quella di proporre un istituto diverso ma equivalente (come in Gran Bretagna o in Germania tanto per fare due esempi concreti)..che peraltro è la linea della tanto bistrattata piattaforma del Pride di Torino, pienamente condivisa da Arcigay e Arcilesbica. Forse bisognerebbe rileggerla meglio.
Andrea
Come si vede ho pubblicato le email in versione integrale cioè anche con cose, diciamo, ironiche off-topic. Rispondo ora ad Andrea: prometto di rileggermi la piattaforma del TorinoPride!
posted by Andreas Martini @ 12:12 PM  
3 Comments:
  • At 7:31 PM, Blogger MatrimonioGay said…

    sono inorridito

    quella piattaforma è pro-apartheid, pro-cittadinanza di seconda classe. Uno schifo

     
  • At 12:38 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ciao Andreas,
    noto che Benedino, come la Gramolini di ArciLesbica, vogliono ricondurre il dissenso nel movimento come una contrapposizione politica partitica.
    L'Associazione Jonathan, non ha mai dichiarato la propria apparteneneza e tanto meno si può permettere di farlo visto che i propri iscritti coprono, per voto o ideologia, quasi tutti i partiti da destra a sinistra. Sarebbe pertanto impensabile dichiarare l'associazione vicina o collaterale a qualunque partito...
    E' questo il grande problema del movimento in questo periodo ed è questa la maggiore accusa fatta all'ArciGay...
    Ma nell'incontro non c'è stato solo dissenso ma tanto altro: proposte di conciliazione, di attività comuni e tanto altro, oltre ad un mea culpa quasi generalizzato sui fallimenti conseguiti...mea culpa che solo le "grandi associazioni" non hanno fatto ma che anzi, hanno sbandierato successi e vittimismo.
    E' stato, a nostro avviso, un incontro importante che ha permesso di conoscerci, di confrontarci e che speriamo porti ad altri incontri (magari con cadenza periodica) dove insieme si potrà costruire un percorso unitario da contrapporre a tutta la politica (noi pensiamo che il movimento sia una contrapposizione e non dipendenza alla politica).
    Le reazioni e i resoconti riportarti dagli esponenti di ArciGay e ArciLesbica, fanno notare che ancora una volta non vogliono ascoltare "l'altro" ma rivendicano solo ciò che loro vogliono (o che qualcuno ordina)... mentre tutti gli altri, che non aderiscono alle loro iniziative, sono solo estremisti, denigratori...
    Concludo ringraziandoti per il tuo resoconto (anche se "un tantino polemico") abbastanza aderente alla realtà.
    Ciao

     
  • At 2:06 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Ciao Marco,
    ho pubblicato lo scambio di email con Benedino proprio per rendere nota l'arroganza con cui rigettano le accuse che gli si fanno alle Arci.

    Dopo aver letto l'introduzione che la redazione di Gay.tv ha fatto al mio articolo un tantino polemico non posso che rigraziarti per aver collaborato alla sua "pulitura" e per il tuo intervento sul mio blog.

    Scusami se nell'invio del mio pezzo alle associazioni non ho incluso il Johnatan ma avvertito della prossima pubblicazione su gay.tv attendevo quella per inviarvelo.

    grazie
    Andrea

    P.S. cmq sono il uastarolo che ha gridato Forza Pescara! :-)

     
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Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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