Questo è un commento che ho lasciato sul blog di Cristiana, è in risposta a quello di un altro lettore ma è anche un pò il sunto delle considerazioni dopo la giornata di ieri in Consiglio comunale, ma arriveranno anche nuove più ampie riflessioni:
Il pollice verso di Battaglia (capogruppo PD) per indicare il voto contrario all’odg della sinistra (che non aveva molto di diverso dal suo) è il simbolo di come si sia giocata ieri la partita.Senza contare il voto contrario su tutte le delibere. Comunque, the grull, è lampante che anche nel PD attualmente i glbt sono messi da una parte in silenzio, anzi no li fanno parlare…. ma poi?Tieni a mente l’immagine con cui ho iniziato questo commento!Forze politiche che convintamente sostengono le politiche glbt e la laicità dello stato esistono, credo che si debba sceglierne una,confluire in essa e sostenerla in massa come movimento.Ma questo, ahimè, è impensabile. Perchè il nostro movimento non è una lobby, non ha una strategia politico-partitica, è troppo legato ad interessi ed ideologie individuali. Invitare alla pazienza direi che è quasi offensivo. Il cambio generazionale rispetto alla classe politica c’è stato, non c’è stato invece nessun cambio e nessuna novità nel panorama politico. E’ il Pd che non rappresenta nulla di nuovo, se non a parole!Il processo di cambiamento che tu immagini è già in atto da anni e negarlo mi sembra demagogico. Si potrà giustamente dire che l’impegno politico di molti glbt non abbia portato risultati politici, ma non si può dire che non ci siano stati dei cambiamenti culturali nel nostro paese. Uscire dal Pd non è un passo indietro è una scelta di coerenza. Anche con un numero maggiore di rappresentanti glbt al suo interno la sua deriva centrista e clericale era inevitabile perchè scritta nel suo DNA. La Binetti quasi da sola conta più del gruppetto gay (friendly). Tant’è che lei rimane calma al suo posto, i gay invece devono alzare la voce (e rimanere comunque inascoltati).Credere che si potesse dare un indirizzo diverso era lecitissimo, quasi apprezzabile, prendere atto della sconfitta è doverso.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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OT
So che già lo sai, ma leggiti anche la mia considerazioncina iniziale:
http://www.anellidifumo.ilcannocchiale.it/post/1729075.html