Ragionare e fare considerazioni a mente fredda, quando ormai i riflettori sono spenti, ha un pro ed un contro: contro c'è sicuramente la facilità di esprimere un giudizio con il senno di poi ma, allo stesso tempo, permette di non passare come presuntuosi saccenti, pronti a dire "ve l'avevo detto io". Venerdì scorso, il giorno prima della manifestazione promossa dalla sinistra radicale, avevo semplicemente detto che non avrei partecipato e criticato la strumentalizzazione, a modi minestrone, operata dalla stessa macchina promotrice. Andrea Maccarrone mi ha fatto notare che strumentalizzazione non c'è stata essendo Aurelio Mancuso e Rossana Praitano promotori insieme ad altri della manifestazione. A parte notare l'ambigua dichiarazione di Mancuso, che leggo sul blog di Marco Mazzei:
Domanda: Legalità, ambiente e pace, ma soprattutto precarietà e diritti civili: qualcuno ha definito la manifestazione di sabato 20 ottobre il Family Day della sinistra. Perché Aurelio Mancuso ha aderito?Risposta: Non ho aderito alla manifestazione, ma l’ho promossa insieme ad altre quattordici persone appartenenti ad aree diverse e anche lontane della sinistra sociale.
Mazzei commenta così: si può promuovere qualcosa alla quale poi non si aderisce? E lo si può fare a livello personale mentre si è però il rappresentante di un’organizzazione come Arcigay?
(Allo stesso modo, se non sbaglio, Rossana Praitano ha aderito come singola ma non come associazione) Dicevo a parte considerare questa schizofreniza ambiguità, a freddo, con i "risultati" in mano, ribadisco quello che ho già scritto: la manifestazione era incentrata esclusivamente sui temi del lavoro, delle politiche economiche in questo campo e quindi, in generale, sulla precarietà. Per poi aggiungerci, per raccogliere consensi più ampi, i diritti civili e la laicità. Cito ancora il caustico Marco Mazzei: Significa andare schiantarsi in una manifestazione tutta politica - tutta di una sola parte politica, dove reciteremo il ruolo dell’amico gay che un po’ tutti sono contenti di avere per poter far finta di essere davvero interessati al tema dei diritti.
Così è stato, risultati alla mano. Tutti i giornali hanno parlato di quel milione di persone e ne parlano anche oggi a distanza di giorni. Avete letto, sulle maggiori testate, riferimenti ai diritti civili o alla laicità? A parte i giornalisti delle testate promotrici prima o dopo qualcuno ha specificato che la manifestazione era anche su quei temi? Avete visto manifesti di partito su quei temi? A tutte le domande la risposta è no. Si è parlato del tema principale e giustamente più interessante, ovvero della precarietà. Si è parlato della sinistra che torna ad essere un movimento di piazza da un milione di partecipanti. Aggiungo amaramente: abbiamo portato noi glbt, quasi da soli, un milione di persone in piazza e non ci hanno cagato se non, a mala pena, il giorno dopo e pretendiamo che lo facciano quando la manifestazione è tutta sul lavoro? Allora quanto meno si riaprì anche solo sommessamente il dibattitto sui Dico-Cus ora nemmeno questo, salvo una breve dichiarazione della Pollastrini intervenutà ad una iniziativa piemontese sulle pari opportunità, quindi assolutamente non "stimolata" dalla manifestazione del 20 ottobre. Per carità, non critico la scelta di Mancuso e Praitano di farsi promotori di una manifestazione sul welfare. In quanto presidenti di grandi associazioni glbt non devono occuparsi esclusivamente di temi legati, strettamente, alla nostra comunità. Anzi, ben venga che si impegnino, ad ampio raggio, su varie questioni legate alla società civile. Ma da qui a volerci far credere che era una manifestazione incentrata sui diritti civili mi sembra veramente demagogico.
Name: Andreas Martini Home: Roma, Italy About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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