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martedì, ottobre 10, 2006
Dal Partito democratico al Partito Socialista.
Se sembra condivisibile e condivisa l'opinione che almeno per noi gay (aggiungerei "dissidenti" - quantomeno dalla linea politica dell'Arcigay) il Partito Democratico non sia "cosa nostra", a me sembra che debba esserlo altrettanto quella di trovarci una collocazione politica ben precisa. Si perchè il sottoscritto, e non solo, è convinto che ci sia bisogno di una lobby (politica) gay. Qualcuno sobbalza a sentire questo termine; io no, semplicemente perchè sono convinto che non gli debba per forza dare una connotazione negativa.
Se in parte mi convince l'idea che il nostro orientamento sessuale non debba imporre (anche) un limite alla nostra scelta politica, mi convince ancora di più l'idea che se non ci uniamo non riusciremo mai a dare peso ai nostri voti. E' facile dire che siamo vittime del Vaticano o dei vari partiti di ispirazione cattolica, essendo innegabile che il loro potere è condizionante, ma è allo stesso tempo innegabile che spesso questo sia un alibi. Possiamo e dobbiamo dare la colpa al sistema elettorale. Possiamo e dobbiamo però riconoscere che non abbiamo saputo "organizzarci" e reagire. Ma continuando così rischio di cadere nella retorica del passato e da campagna elttorale. E allora guardo al futuro.
Lo faccio prendendo ancora spunto dagli Stati Generali e questa volta dall'intervento di Imma Battaglia: "Secondo noi, di DGP, siamo riuniti qui perché ancora crediamo nell’eguaglianza e nella libertà come capisaldi del socialismo. Per questo la lotta per i pari diritti delle persone GLBT è una colonna portante nella costruzione di una società democratica, moderna, pluralista e socialista come vogliamo sia il nostro paese. Secondo noi oggi dobbiamo mettere questo comune obiettivo davanti ad ogni interesse. Dobbiamo tenere presente quanto sia importante, per noi tutti, fare un passo indietro rispetto a personalismi, punti di vista differenti su singoli aspetti, errori passati."
Io personalmente ci leggo un invito all'unità politica che credo non cozzi con la mia idea di lobby e ci leggo un invito a collocarsi nell'area socialista.
Lo scrivevo nel post precedente, un panorma politico italiano paradisiaco sarebbe composto da PD, PSE e/o Sinistra Europea (il panorama di centrodestra non so immaginarlo). Strano a credersi o anche solo a dirsi, ma forse bisogna ritornare al passato, ad un pentapartito di andreottiana memoria.
Ma quanto è realizzabile? Proviamo a pensare a chi, dell'attuale classe politica, potrebbe farlo.
Lo SDI di Boselli unendosi ai Radicali ed ispirandosi a Zapatero, Blair e Fortuna ci ha provato a richiamare all'unità i socialisti insiema a quella dei liberali . Qualcuno, compreso il sottoscritto, si è lasciato convincere; altri, a questo punto direi più lungimiranti, no. Se pensiamo che Boselli sta ancora lottando per ottenere il nulla osta all'ingresso dei socialisti (stralciandoli dai radicali) nel PD è chiaro di quale lungimiranza parlo. E non parlo con rancore o rinnegando il mio sostegno alla Rosa nel Pugno, continuo infatti a credere che il progetto si possa salvare. Parlo solo con banale realismo.
Le varie altre forze di eredità socialista sono così incapaci di rioganizzarsi tra di loro che a questo punto è per forza qualcunaltro che deve prendere le redini della situazione. I giornali di oggi mi suggeriscono un nome: Fabio Mussi.
Essendo dei DS sarebbe un fuoriuscito dal progetto del PD, quindi mai la preposizione del titolo è stata più azzeccata: "dal" come moto da luogo!
E' un progetto a dir tanto allo stato embrionale, ma comunque degno di fiduciosa attenzione.
Che spero gli tributino, insieme ad attivo sostegno, anche i vari Benedino, Zan, Concia e Grillini!
posted by Andreas Martini @ 5:14 PM  
15 Comments:
  • At 5:46 PM, Anonymous Anonimo said…

    non penso che imma si riferisse ad una area politica "socialista"...
    e poi, sto Mussi non lo abbiamo mai sentito parlare di nulla che abbia un minimo di attinenza con le "cose" GLBT... o sbaglio?

    insomma siamo nei casini piu neri che ci potessimo immaginare...

     
  • At 7:50 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Ammetto di poter aver mal interpretato ma solo perchè l'ho vista sostenitrice della Rosa nel Pugno e quindi forse con una base politica anche socialista.

    e' vero mussi non si è mai espresso sui temi glbt, ma anche per me che mi sono scelto questo punto di vista come quasi eslcusivo è a volte difficile portarlo avanti. Ho quindi ragionato più per il bene di tutti che non solo per quello di noi glt. Sicuro che un ispirazione al socialismo europeo faccia da garante su questi temi.

    Siamo nei casini più neri, ma sicuramente a prescindere da Mussi...

     
  • At 10:53 PM, Blogger MatrimonioGay said…

    Io direi che dobbiamo invece puntare a essere un movimento che, di per sè, non ha collocazione. Un movimento, quindi, che abbia come solo obbiettivo l'ottenimento della parità etero-gay e che perciò si organizza sempre più in massa ed è disposto a sostenere, anche elettoralmente e in campagna elettorale, solo quei Partiti che sono (e dimostrano concretamente di essere) per la parità etero-gay (apertura del matrimonio, apertura delle adozioni, apertura fecondazione, apertura legge mancino, massima tutela alle coppie sia etero sia gay extra-matrimoniali, ecc) e ferocemente contro qualsivoglia compromesso al ribasso nelle trattative di coalizione e nei vari dibattiti parlamentari. Solo costringendo chi vuole il nostro voto ad essere attivamente e quotidianamente pro-parità-piena-e-nulla-di-meno possiamo ottenere qualcosa, e sperare di ottenere un giorno sta benedetta parità. Altrimenti, saremo sempre quelli degni solo di pacche sulle spalle e eventuali riformine (vuote) del cacchio... perchè tanto, dicono, "qualunque cosa venga approvata, o anche se non viene approvato nulla, votano cmq per noi e la cosa finisce lì".

     
  • At 9:57 AM, Anonymous Anonimo said…

    Ah qua ci si anima... Dunque Mussi non è proprio il primo a sfilare per i Pacs, ma è sicuramente, per la sua storia, l'unico riferimento con Salvi, per creare questa benedetta sinistra europea (che secondo me non nascerà mai)...

    Poi :E' facile dire che siamo vittime del Vaticano o dei vari partiti di ispirazione cattolica, essendo innegabile che il loro potere è condizionante, ma è allo stesso tempo innegabile che spesso questo sia un alibi.
    Finalmente io e te ci stiamo incamminando su una direzione simile, ciò significa che solo dal continuo confronto nasce qualcosa e che anche da posizioni diverse si può arrivare a un raginamento comune. (certo, siamo vicini, ma no comment sul pentapartito di andreottiana memoria, non è proprio questa la mia idea di UNIONE)
    Ancora: equalmarriage a volte condivido le tue posizioni, ma stavolta, pur essendo un rifondarolo convinto ex ragazzo dei centri sociali, quest'attegiamento da femminista sessantottina , credo nn porti a nulla. Gli estremismi senza confronto portano esattamente alla parità che hanno ottenuto oggi le donne... Il discorso di peso e di lobby è più sottile della rivoluzione, ma ahimè oggi, più determinante!

     
  • At 11:08 AM, Blogger MatrimonioGay said…

    Rikkardino... non è estremismo, è semplicemente pretendere ciò che ci spetta e spingere il più possibile i Partiti a cui diamo il nostro voto a essere ostili al compromesso (occorre assumere l'atteggiamento del Vaticano per poter battere il Vaticano... non possiamo vincere, ma nemmeno un po', se a una potente lobby che spinge i politici a rigettare i diritti gay senza compromesso alcuno contrapponiamo una pseudo-lobby che, come fa ora, dice che i compromessi sulla pelle delle persone omosessuali vanno bene). Occorre costituire una lobby gay che sia "cattiva" e "intransigente", cioè l'esatta copia (in senso laico-libertario però) della lobby Vaticana.

     
  • At 2:10 PM, Anonymous Anonimo said…

    NO! bisogna smetterla con il vittimismo nei confronti del vaticano! La lobby gay deve avere un'identità di proposta e non per negazione !Io sono, piuttosto che io non sono! Basta paragonarci al Vaticano che fa il mestiere suo, tentando di imporgli dei paletti! Iniziamo noi a fare il nostro!

     
  • At 3:07 PM, Blogger MatrimonioGay said…

    Rikkardo... Il Vaticano è una LOBBY. Ed ha molta influenza sulla politica. E' a causa dell'influenza che questa lobby ha sulla politica italiana che noi siamo cittadini di serie b. Ora, noi possiamo cambiare le cose solo costituendo una LOBBY con forza uguale (se non superiore) e contraria rispetto a quella vaticana. E' questo ciò che ho voluto dire, non fare vittimismi o cose simili. Finchè siamo o saremo un movimento "costola" di questo o quel Partito, di questa o quell'area politica, andremo poco lontano o non ci muoveremo affatto.

    PS: Il Vaticano non fa il suo mestiere... non dovrebbe nemmeno esistere in quanto Stato (i regimi teocratici assoluti non sono ammissibili), La Chiesa cattolica non dovrebbe essere trattata in modo così privilegiato dallo stato italiano (vedi Patti Lateranensi, Concordato incluso) e non dovrebbe condizionare in tal modo la politica nazionale... in quanto per essere e continuare ad essere una democrazia è necessario che lo Stato italiano sia e si mantenga laico, cioè super partes rispetto a qualunque confessione e gerarchia confessionale. Laddove gli organi ecclesiastici fanno lobby ingeriscono, laddove i politici italiani si trovano a sottostare a tale lobby sottostanno a una situazione pervesa e anti-democratica che deve essere fermata al più presto.

     
  • At 3:21 PM, Anonymous Anonimo said…

    Identità di proposta? Eccola: Matrimonio!

     
  • At 4:52 PM, Anonymous Anonimo said…

    Ma quanta retorica...quanto qualunquismo...quanta faciloneria... Il Vaticano fa il suo mestiere e i patti lateranensi nonchè le sue revisioni sono stati frutto di momenti storici in cui politici lungimiranti hanno capito quanto la Chiesa istituzione avrebbe potuto, come ha fatto, per l'italia, specie dalla ricostruzione ad oggi. E troppo ancora ci sarebbe da dire. Quando dico che il Vaticano fa il suo mestiere lo dico da catto-comunista. Credo in uno stato laico, ma credo anche che il Papa in quanto guida debba esprimere una direzione. E' su questo terreno che occorre batterci. Convincere il maggior numero di persone e politici che la nostra direzione è diversa, migliore. Le censure sono una sciagura da qualsiasi parte provengano! Quando dici che Il Vaticano non dovrebbe esistere metti in campo gli stessi assoluti e assolutismi ideologici che mettono in campo gli integralisti, cattolici, islamici o di chissà cos'altro. Anch'io credo che finchè saremo una costola di un partito nn saremo considerati. Facciamo diventare la costola un corpo indipendente, cosciente, con membra diverse, ma consapevoli di una sola appartenenza. Poi vendiamoci al miglior offerente, ovvero quello che garantirà i nostri diritti!
    equal mi dispiace ma usi dei toni anacronistici, superati, o se nn lo sono che dovrebbero esserlo! Adesso è tempo di altro, partendo anche dal linguaggio, perckè la posta in gioco è il rischio che così disgregati, potremmo perdere qualsiasi forza e credibilità.

     
  • At 5:17 PM, Blogger MatrimonioGay said…

    Nelle mie parole non vedo nè qualunquismo nè faciloneria... ho esposto ciò che ritengo sia la realtà delle cose, e quello che secondo me occorre fare (pretendere la parità, costituendo una lobby che sia capace di battere quella vaticana la quale preme in senso opposto).

    Io credo in uno stato laico, non in uno Stato nel quale la Chiesa cattolica è trattata in modo speciale tanto da attribuirle addirittura uno Stato (il Vaticano è uno Stato... è innegabile... è un regime teocratico assoluto; in quanto tale non può essere considerato accettabile, nè ora nè mai) e dei Patti Lateranensi con tanto di Concordato (perchè mai non un'Intesa come si fa con le altre confessioni??!!). La realtà di oggi è frutto del passato, certo, ma ciò non è un buon motivo per conservarla così com'è. Il papa ha tutto il diritto di dire come la pensa, non ha il diritto di sfruttare la sua autorità spirituale che ha tra la popolazione e tra le coscenze spirituali dei parlamentari per tentare di ingerire negli affari legislativi di modo da rendere le leggi dello Stato italiano conformi ai dettami del cattolicesimo e alla pseudo-scienza vaticana, basata sulla "verità rivelata".

    Te dici che ora è tempo di altro, di un altro linguaggio... beh mi stupisce leggere ciò poichè fino ad ora abbiamo seguito proprio la strada che dici tu (non mi risulta che in questi decenni abbiamo mai costituito movimento-lobby che pretende la parità e che costituisce lobby in grado di battere la lobby vaticana e quindi di farsi veramente ascoltare da chi in politica bada principalmente alla convenienza mediatico-elettoralistica).

     
  • At 5:26 PM, Anonymous Anonimo said…

    Sulla possibilità della revisione dei patti potrei anche appoggiarti, ma sul fatto che il papa non usi la sua influenza, come la definisci te, per me cattolico è altro, sui fedeli è la censura di cui diecevo prima. Siamo noi che dobbiamo aumentare il numero di persone su cui avere influenza. SE IL TUO DISCORSO FOSSE PARITARIO SULLE QUESTIONI GLBT IL PAPA NN PARLA PIù, MA NEMMENO I GAY!
    Quando parlo di altro linguaggio nn mi riferisco alla creazione della lobby e via discorrendo, anzi è quella la nuova strada, ma mi riferisco alle tue frasi da barricate femministe degli anni 70
    "Il Vaticano non fa il suo mestiere... non dovrebbe nemmeno esistere in quanto Stato (i regimi teocratici assoluti non sono ammissibili)" questi sono i linguaggi che nn servono più. Ripeto no bisogna porre sul tavolo i propri assoluti e difenderli a denti stretti, bensì cercare la via della loro composizione.

     
  • At 6:22 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Avevo scritto un post per esternare un mio sogno, la nascita di un vero forte unico partito socialista europeista e finiamo a parlare di vaticano e anticlericalismo. Certo è anche colpa mia: con quella mia frase che Rikkardino ha citato nel suo commento... Proprio per questo intervengo cercando di essere equidistante tra le due posizioni che condivido entrambe ma entro certi limiti.

    Premesso che per me lobby e movimento unitario (quello auspicato durante gli stati generali) sono sinonimi, è che chiaro che questa non debba fondarsi SOLO sul anticlericalismo. Sarebbe commettere l'errore che ha fatto l'Unione che unita era solo nell'antiberlusconismo e per tutto il resto un melting pot di idee irrisolvibilmente contrastanti. Questo non significa ignorare il Vaticano, perchè d'altronde - e spero che su questo rikkardino convenga - rimane comunque il vero grande ostacolo alla libertà per molte persone. La mia idea di movimento/lobby è allora quella di un qualcosa che sia capace di costruire la propria forza e quindi il proprio peso politico su altre basi.
    Il Vaticano è una "forza" millenaria e tentare di sconfiggerla con un gay pride o facendo barricate pro matrimoni gay mi sembra utopistico, questo però non deve significare arrendersi, ma cambiare strategia!

    Sinceramente non mi va di addentrarmi nel vostro discorso che ha inglobato i patti lateranensi, il concordato etc... mi basta far capire che quello che auspico è che
    però Equalmarriage non posso che convenire che Rikkardino: le lotte importanti lotte femministe con i loro metodi e la loro retorica hanno avuto successo perchè il periodo storico era favorevole, tentare di usare gli stessi metodi di lotta nel 2006 mi sembra anacronistico anche a me! L'unica contingenza con il reale mi sembra la posizione iraniana che non riconosce israele in quanto stato! :-) (è chiaro che lo dico con ironia!!!)

     
  • At 6:35 PM, Anonymous Anonimo said…

    mmm ecco prendo il tuo commento come passo verso quella composizione degli assoluti di cui sopra...

     
  • At 6:56 PM, Blogger Andreas Martini said…

    Rikkardino, sinceramente, non capisco... credi che stia diventando assolutista?

     
  • At 7:01 PM, Blogger MatrimonioGay said…

    Io non dico di basare il nostro movimento sull'anti-clericalismo... dico che in quanto movimento-lobby gay dobbiamo pretendere, imporre!, la parità tra eterosesusali e gay. Quindi necessariamente l'apertura del matrimonio e delle adozioni. Per ottenere ciò dobbiamo essere sempre più un movimento di massa e "costringere" i politici a non obbedire più alla lobby vaticana; e questo lo si può fare solo costituendo una lobby che sia in grado di quantomeno pareggiare, ma io spero anche di battere (quindi di essere più conveniente, attraente di) quella vaticana. I nostri consensi i nostri voti e il nostro appoggio in campagna elettorale li devono deiserare e se li devono sudare e stra-sudare. Non è più tollerabile che certi partiti o certe aree politiche li percepiscano come "scontati" o cmq di poco conto rispetto a quelli della Chiesa cattolica.

    Quanto a quelloc he ho detto sull'esistenza del Vaticano, io non ho detto queste cose intendendo dire che il movimento gay deve portarle avanti come base per la sua lotta... ho semplicemente detto il mio pensiero (la non-laicità dello Stato italiano e l'esistenza di regimi teocratici assoluti non sono cose che possono essere considerate ammissibili).

     
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About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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