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martedì, gennaio 10, 2006
Da "Philadelphia" ad oggi...
Philadelphia, che per caso ho trovato oggi su rete4, uscì nel lontano 1993. Da allora sono passati 13 anni.
13 anni fà J. Demme (regista) e R. Nyswaner (sceneggiatore) proponevano al grande pubblico un grande tema d'attualità, l'Aids.
Il primo caso di Aids fu diagnosticato nel 1981. A 12 anni dalla sua scoperta la malattia era ancora legata agli omosessuali, non a caso fu denominata la peste o cancro gay. Quindi inevitabilmente il film parla esplicitamente di gay e della loro accettazione nella scoietà moderna.
Quanto l'Aids e l'omosessualità avevano influito sul licenziamento di un promettente e brillante avvocato? Essendo un film ispirato ad un caso vero, lo si può considerare come uno dei primi casi documentati di mobbig o meglio discriminazione sul luogo di lavoro.
Quanto è cambiato in tredici anni? Sicuramente, e lo dicevo citando il mio vissuto, l'accettazione che la società ha dei gay è notevolmente migliorata. Tutto ciò in capo sociale, ma in campo legislativo?
Nello stesso anno dell'uscita di Philapelphia viene emanata in Italia la "legge Mancino" che inasprisce la pena per quei reati alla cui base ci sono quelle discriminazioni già individuate nella Costituzione all'art. 3 ed in altre leggi precedenti del 1970, 75, 77 e 91. A questo punto la legislazione italiana tutela i propri cittadini contro discriminazioni per sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e status sociale.
Nel 2001, l'on. Titti De Simone (Prc) propone, come prima firmataria, la modifica delle suddette leggi sostituendo la dicitura "sesso" con "identità di genere" ed aggiungendo le discriminazioni per orientamento sessuale.
La proposta, a quanto si legge sulla scheda personale dell'onorevole De Simone, è ferma da quel dì alla Commissione I Affari Costituzionale. Mai arrivata in discussione alla camera quindi... chissà perchè! (ma siamo sicuri che con una maggioranza di centrosinistra sarebbe almeno arrivata in discussione alla Camera?)
Alla luce dei fatti - 111 persone glbt uccise nel decennio 1990-2001 (dal libro Omocidi ) - è una pretesa troppo grande?
Sicuramente la minaccia di un aggravante della pena non eviterebbe il continuare di questa catena di "omocidi" ma quantomeno farebbe sentire più tutelati dalla legge migliaia di persone glbt.
Mi sembra di poter dire già da ora che la società cambia, accetta le diversità, ma la legge al contempo non progredisce e non tutela le vittime di ignobili discriminazioni.
Mi chiedo però quanta importanza e quanto impegno il movimento glbt ha dato a questa piccola modifica di legge! Si parla tanto di unioni civili, pacs e matrimoni... e si dimentica, forse, che la legislazione italiana è carente di una tutela sociale che io definirei di base per le persone glbt!

E le tutele in campo lavorativo?

Cercherò di risponderò alla prossima "puntata"....
posted by Andreas Martini @ 1:17 AM  
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Name: Andreas Martini
Home: Roma, Italy
About Me: Andreas Martini è uno pseudonimo, ma non sono "una velata": sono visibile dappertutto, ma per scelte diverse, anche politiche, non lo sono su questo blog e nella rete. 26enne, 100% orgoglioso abruzzese, 100% innamorato di Roma, la città che dal 2000 mi ha adottato. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista praticante. Il mio blog è il mio impegno nella lotta per i diritti civili glbt. C'è anche attivismo vero: sono iscritto all'associazione di ispirazione socialista Rosa Arcobaleno e alla Federazione dei Giovani Socialisti.
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